Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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Concordance
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archimedes
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chap
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subchap1
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subchap2
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p
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356
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italics
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no di lati eguali, ſcnza dubbio haueranno i lati proportionali. </
s
>
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s
id
="
s.006580
">Adunque, ſi come nelle prime
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lb
/>
parallele hanno proportione tra ſe a e. ad a g. coſi hanno b e. ad e f. & ſi come a c.
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lb
/>
ad e g. ſi hanno nelle ſeconde parallele, coſi f e. ad e h. & di nuouo come nelle prime f
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lb
/>
e. ad e h. coſi g e. ad c i. ma nelle ſeconde parallele come g e. ad e i. coſi b c. ad
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lb
/>
e d. ſono adunque continue proportionali b c. e f. h e. e d. per la iſteſſa ragione ſi di
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lb
/>
moſtra, che ſono continue proportionali, anche a b. f g. h i. d c. perche ſi come ſi ha b
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lb
/>
e. b f. coſi ſi ha a b. ad f g. & come f e. ad e h. coſi f g. ad h i. & come h
<
lb
/>
e ad e d. coſi h i. à c d. </
s
>
<
s
id
="
s.006581
">Date adunque due dritte linee a b. & c d. ritrouato baue
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lb
/>
mo due di me zo continue proportionali, che ſono, f g. & h i. ilche era nostra intentione di
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lb
/>
fare. </
s
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<
s
id
="
s.006582
">Queſta è la opinione di Eratoſthene cerca la dimoſtratione: & ſe bene egli uuole, che la li
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lb
/>
nea a b. & la c d. ſiano ad angoli dritti ſopra la linea b d. non è però, che non ſegua la
<
lb
/>
iſteſſa concluſione in qualunque modo l'una, & l'altra linea cada ſopra la linea b d. pure che
<
lb
/>
amendue facciano angoli ſimiglianti, & ſiano per ſimili cadimenti egualmente diſtanti: perche
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lb
/>
tutto è fondato ſopra queſta ragione, che, di quelli triangoli, che hanno gli angoli eguali, i lati ſo
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lb
/>
no proportionali. </
s
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s
id
="
s.006583
">In ſomma ſe noi uorremo trouare piu di due linee proportionali tra le due da
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lb
/>
te a b. & c d. biſognerà ſecondo il ſopradetto modo formare piu linee parallele, sì delle
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lb
/>
prime come delle ſeconde. </
s
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s
id
="
s.006584
">Ma lo inſtrumento col quale ſi poſſa formare coſi bella proua ſecon
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lb
/>
do Eratoſthene è queſto. </
s
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s
id
="
s.006585
">Piglia una piana di legno, o di rame piu lunga, che larga di figura qua
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lb
/>
drangulare, & d'angoli dritti. </
s
>
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s
id
="
s.006586
">& ſia per eſſempio la tauola a b d c. aeconeia poi tre lamet
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lb
/>
te ſopra di quella di q ualche materia ſoda ſottile, & polita, che ſiano quadrangolari, & di an
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lb
/>
guli dritti, di modo, che una di quelle ſia ferma nel mezo della piana, ſi che non ſi poſſa mouere
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lb
/>
nè alla deſtra, nè alla ſiniſtra, & ſia quella. </
s
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s
id
="
s.006587
">e f g h. habbia poi queſta lamett a ne gli angoli
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lb
/>
ſuoi, ne i punti e. & f. fitte due regole con i ſuoi pironi in modo, che ciaſcuna ſi poſſa uolge
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lb
/>
re in ogni uerſo, & ſia una regola e m. & l'altra f n. ma l'altra lametta ſia K d e. che
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lb
/>
ſia con le teſte ſue in un canale nella piana ſi che poſſa ſcorrere uerſo la lametta e f g h. &
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lb
/>
anche a rimouer da quella, ſi che habbia i lati ſuoi paralleli al lato f h. della lametta ferma;
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lb
/>
tenga queſta lametta K d c. ſopra il punto
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K.
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una regola, che ſi poſſa uolgere & alzare,
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lb
/>
& abbaſſare, come le altre & ſia quella K o. & poſſa eſſer parallela con le altre re
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lb
/>
gole. </
s
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<
s
id
="
s.006588
">& i loro communi tagli, che fanno con la a g. f h. & l. </
s
>
<
s
id
="
s.006589
">ſiano nella iſteſſa dritta li
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lb
/>
nea, m n o l. ſimilmente la a m. ſia eguale alla d K. perche la a m. inſenſibilmente
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lb
/>
auanza la d K. </
s
>
<
s
id
="
s.006590
">Eſſendo queſte coſi ordinate tra due linee a b. & c d. ſi danno due di me
<
lb
/>
zo in continua proportione, che ſono e n, & f o. per le ſopradette ragioni. </
s
>
<
s
id
="
s.006591
">Ma ſe per ſorte
<
lb
/>
le due propoſte linee, come ſarebbe la s. </
s
>
<
s
id
="
s.006592
">& la t. allequali biſogno ſia ritrouarne due di mezo
<
lb
/>
in continua proportione, non ſaranno eguali a quelle linee, che ſono nello instrumento, a b &
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lb
/>
r d. facciaſi col mouere ſecondo il biſogno la lametta h d c. tirandola uerſo la lametta fer
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lb
/>
ma, o allargandola, & ponendola ſempre egualmente distante: facciaſi dico, che ſi come ſi ha la
<
lb
/>
s, alla t. coſi ſi habbia la a b alla r d. cioè ſe ſaranno la s, & la t tra ſe in proportio
<
lb
/>
ne doppia, o tripla, o ſeſquialtera, coſi ſiano tra ſela a b & la r d. perche alla a b. &
<
lb
/>
r d. che ſono nello instrumento ritrouate, ritrouate ſi ſono due di mezo proportionate, ſeguita,
<
lb
/>
che alla s & alla t. proposte trouate ſaranno due di mezo in continua proportione. </
s
>
<
s
id
="
s.006593
">Quanto
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lb
/>
piu adunque artificioſo ſarà lo inſtrumento, & ben fatto, tanto piu facilmente ciſeruirà a ritro
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lb
/>
uare le due proportionali; però le teste delle lamette, che ſi moueno entreranno ne i loro canali
<
lb
/>
aſſettate, & ſi moueranno dolcemente. </
s
>
<
s
id
="
s.006594
">Et ſe alcuno uorrà trouare piu di due linee proportio
<
lb
/>
nali, egli potrà con la aggiunta di piu regole, & lamette farlo commodamente. </
s
>
<
s
id
="
s.006595
">& questa è ſta
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lb
/>
ta la inuentione di Eratosthene. </
s
>
<
s
id
="
s.006596
">Biſogna però auuertire, che le regole ſiano lunghe, perche quan
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lb
/>
do biſogna allargare le lamette poſſino aggiugnere a i tagli delle linee, che ſi uorranno proportio
<
lb
/>
nare, & tocchino il lato ſuperiore dello instrumento, come e m, f x, K u. anzi per dir me
<
lb
/>
glio ſiano tanto grandi quanto ſarebbe la diagonale della lametta e f g h, ouero poco piu.
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archimedes
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