Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

Table of figures

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1& l'altezza eguale alla a. ſarà eguale al dato cubo b. & perche per la conſtruttione, le tre
linee ſono in continua proportione, cioè la e. la c. & la d. adunque per lo corolario del­
la decima nona del ſeſto, il quadrato, che uiene dalla c. al quadrato, che uiene dalla e. è co
me la c. alla d. cioè come la a. alla c. perche per la ſuppoſitione, ſi come ſi ha la a. al­
la c. coſi ſi ha la c. alla d. ma il quadrato, che uiene dalla c. è la baſa del cubo b. & il
quadrato, che uiene dalla e. è la baſa del parallelipedo, che ſi deue fare: adunque per la tren
teſima quarta dell'undecimo de gli elementi, il parallelipedo ſodo, che ha la baſa eguale al qua
drato e. & l'altezza eguale alla data a. è eguale al dato cubo b. il che biſognaua dimoſtra
re.
Qui biſognerebbe anchora andar uagando, & dimoſtrare, come diuerſe figure, & corpi ſi
mutano in altre forme, & come non ſolo ſi raddoppiano, ma ſi uanno triplicando, & multipli­
cando, ſe i principij dati fin qui non ci ſeriuſſero, però torneremo a Vitr. il qual dice.
Concioſia coſa adunque, che con ſi gran piaceri delle dottrine tali coſe ſiano ſtate auuer
tite, & naturalmente ſiano forzati di mouerſi per le inuentioni di ciaſcuna coſa, conſide­
randone gli effetti, mentre che io con attentione riguardo a molte coſe, io prendo non
poca ammiratione de i uolumi compoſti da Democrito d'intorno alla natura delle coſe,
& di quel ſuo commentario intitolato chirotonito.
nel quale anche egli uſaua lo anello, ſi
gillando con cera fatta di Minio quelle coſe, che egli haueua ſperimentate.
Io qui leggerei cirocinnauos, perche ciros ſignificaua la cera, & cinnauos le imagini, che ten
gono gli ſtatuarij dinanzi a gli occhi, coſi Democrito nella cera imprimendo le ſue iſperienze, per
ricordarſene, ſe le teneua dinanzi a gli occhi.
Et quelle note erano come commentarij, perche
commetteuano alla mente le iſperienze.
Plinio legge Cirocineta. Filandro interpreta, commen
tario di coſe ſcielte: a me pare miglior lettione quella, che io dico, perche Vitruuio medeſmo qua
ſi lo dichiara dicendo. {Nel quale egli uſaua lo anello ſigillando con cera tinta di minio, quelle co
ſe, le quali egli haueua ſperimentate.} Certo è che Democrito ſegnaua in cera roſſa le coſe pro­
uate, per tenerſele a memoria, coſi ſolemo noi nelle margini de libri ſegnare con qualche colore
le coſe ſcielte, per hauerle pronte.
Segue Vitr.
Le inuentioni adunque di quegli huomini non ſolamente ſono ſtate apparecchiate a
corregere i coſtumi, ma ancho alla perpetua utilità di ciaſcuno.
Ma il grido, & la gran­
dezza de gli Athleti in breue tempo con corpi loro inuecchia in modo, che nè quando
grandemente fioriſceno, nè dapoi nella poſterità poſſono queſti, come fanno le coſe pen
ſate da gli huomini ſaui con belli ammaeſtramenti giouare alla uita humana.
Ma non ſi
dando i debiti honori nè a i coſtumi, nè a i precetti de i ualenti ſcrittori, & guardando le
menti piu alto, che l'aere con i gradi delle memorie al cielo ſolleuate a forza fanno, che
eternamente non ſolo le ſententie, ma le imagini loro a poſteri ſiano conoſciute.
Et pe­
rò chi ha la mente adorna de i piaceri delle lettere, non puo non hauere nel petto ſuo con­
ſecrato, come di Dei, il ſimulacro di Ennio poeta: Et quelli che aſsiduamente prende­
no piacere de i uerſi di Accio, non tanto la uirtù delle parole, ma anche la figura ſua pare,
che ſeco habbiano preſente; & coſi molti, che dopo la memoria noſtra naſceranno, pare
ranno diſputare con Lucretio della natura delle coſe, come ſe egli fuſſe preſente: Et ſi­
milmente dell'arte del dire con Cicerone.
& molti de i poſteri ragioneranno con Varro­
ne della lingua latina.
Et molti amatori della cognitione diliberando con i ſaui de i Gre­
ci molte coſe, pareranno eſſer con quelli in ſecreti ragionamenti.
Et in ſomma le ſenten
ze de i buoni ſcrittori eſſendo in fiore ſtando i corpi lontani, quando ſono addotte ne i
conſigli, & nelle diſputationi hanno maggiore autorità, che quelle de i preſenti.
Per
il che io o Ceſare confidatomi in queſti autori, & preſi i loro ſentimenti, & conſigli ho
ſcritto queſti uolumi, & ne i primi ſette ho trattato de gli edificij, nell'ottauo delle acque
& in queſto delle ragioni de i Gnomoni, come ſtate ſono da i raggi del Sole nel mondo
per le ombre de i Gnomoni ritrouate, & con che ragioni ſi allungano, & accorciano dirò
chiaramente.

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