Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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chap
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subchap1
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subchap2
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367
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Cominciauano gli antichi l'anno dal ſoleſtitio del uerno, che uiene di Decembre; queſto chia
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mauano bruma. </
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s.006736
">auuertirono a quel tempo che ſul mezo dì l'ombra del Gnomone era piu lunga,
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che ne gli altri tempi nel mezo dì; però concludeuano, che a quel tempo il Sole fuſſe piu baſſo. </
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s.006737
">
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/>
Deſcriuendo adunque nel piano de i circoli & drizzando i Gnomoni, cioè ſtili da ombre ſopra il
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piano tirauano linee da i deſcritti circoli alla punta dello ſtile, & continuando quelle linee rap
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preſentauano l'ombre fin ſul piano proportionando l'ombre con lo ſtile, il quale perche ſtaua ad an
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goli dritti ſopra il piano. </
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s.006738
">però ſi chiama Gnomone, & coſi di giorno in giorno ſul mezo dì pren
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deuano la altezza del Sole, che dal tempo della bruma al tempo della ſtate ogni giorno piu s'in
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nalzaua, & coſi concludendo l'altezza del Sole meridiana, ne faceuano nel piano la deſcrittio
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ne, & il diſegno moſtrando in terra gli effetti del Cielo; queſta deſcrittione era detta Analem
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ma, che è come uno ripigliamento del corſo del Sole, per formarne gli horologi, ſecondo la diuer
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ſità de i paeſi. </
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s.006739
">Prendeuano le altezze del Sole, & le ombre meridiane, perche il circolo meri
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diano è piu certo, & piu oſſeruabile, che gli altri. </
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s.006740
">Ma perche nella diffinitione dello Analem
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ma Vitr. ha detto,
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è ſtato ritrouato lo effetto nel mondo.
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però per queſta occaſione egli di
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chiara, che coſa è Mondo.
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s.006741
">Mondo è un grandiſsimo concetto della natura di tutte le coſe, & il Cielo figura
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to di ſtelle. </
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s.006742
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Due coſe abbraccia il mondo, la prima è il Cielo, la ſeconda è tutto quello, che dal Cielo è
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compreſo, la doue i moderni nella diuiſione della sfera hanno detto la regione elementare, & la
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celeſte. </
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s.006743
">Era neceſſario porui il cielo, perche nel cielo ſono posti i corpi luminoſi, i raggi de i qua
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li fanno gli effetti nel Mondo: il Mondo adunque è un grandiſſimo, & ſommo concetto di tutte le
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coſe, perche è perfetto, & quella coſa è perfetta a cui niente manca, & niente ſe le puo aggiu
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gnere. </
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s.006744
">Al Mondo adunque perche è fatto di tulta la materia, perche abbraccia ogni coſa, per
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che ha principio, mezo, & fine, perche contiene, & non è contenuto, ſi conuiene il nome di per
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fetto: il che Vitr. gli attribuiſce, dicendo, conceptio ſumma, perche ſe è ſomma oltra di quello
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non ſi troua coſa, & in quello il tutto è compreſo. </
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s.006745
">Il Mondo adunque è ungrandiſſimo abbrac
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/>
ciamento di tutte le nature, sì di quelle, che ſono atte a patire, & ariceuere qualche impreſſione
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come ſono gli elementi, & i miſti perfetti, & imperfetti, sì di quelle, che hanno uirtù di fare, &
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d'influire, come ſono i corpi celeſti. </
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s.006746
">Et queſte nature ſono una dentro l'altra, accioche queſta ce
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/>
ra mondana poſſa eſſer formata dalle forme celeſti, che Vitr. dice. </
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s.006747
">Cielo di ſtelle figurato, del
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quale egli ragionando dice.
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s.006748
"> Queſto cielo continuamente ſi uolge d'intorno la terra, & il
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/>
mare, per gli ultimi cardini del ſuo perno, che aſſe è nominato. </
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s.006749
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Laſcia Vitr. la prima parte della diffinitione del mondo, perche non fa per hora al propoſito:
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/>
Et tratta della ſeconda, che è il Cielo. </
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s.006750
">Et in poche parole dice molte coſe, che ſi dichiareranno
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/>
diſtintamente. </
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s.006751
">Che il cielo ſi muoua egli è manifeſto al ſenſo, per la mutatione del luogo, che fan
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/>
no i corpi celeſti, che mai non ſi fermano. </
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s.006752
">E anche notiſſimo, che il mouimento ſia circolare d'in
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/>
torno il mare, & la terra, & che ſi uolga ſopra un perno imaginato ne i cardini ſuoi. </
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s.006753
">Perche
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ſe il cielo abbraccia ogni coſa, ogni luogo, ogni ſpatio, ſe altrimenti ſi moueſſe, che in giro, o
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/>
non fuſſe di forma circolare, certamente laſciarebbe fuori di ſe o ſpatio, o uoto; il che non è ra
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/>
gioneuole. </
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s.006754
">Oltra di queſto molti altri accidenti ſono, per li quali noi uenimo in cognitione, che
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/>
il cielo ſi giri a tondo, & che ſia di figura ſimile al ſuo mouimento, de i quali ne ſono pieni uolu
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lb
/>
mi, & ſe ne ſanno eſperienze con gli inſtrumenti. </
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s.006755
">Et perche noi uedemo un continuo mouimento
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/>
per un uerſo, però c'imaginamo due ſtabiliſſimi punti oppoſti per diametro, da i quali imaginamo,
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/>
che paſſi per lo centro una linea, & quelli punti ſono detti cardini, perche quaſi come ſopra i
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lb
/>
ſuoi cardini il cielo ſopra quelli ſi uolge. </
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s.006756
">Queſti cardini ſi chiamano poli da'Greci. </
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s.006757
">ma la linea
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/>
imaginata, che dall'uno all'altro cardine paſſa per lo centro del Mondo, è detta aſſe o perno. </
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s.006758
">I
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/>
cui eſtremi ſono i cardini, o poli del Mondo. </
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s.006759
">Ma cio che di punti, di linee, & di circoli nel cielo ſi
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/>
dice, tutto è detto per maggior dichiaratione, & non perche ueramente ſi trouino nel cielo come
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