Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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In queſta parte Vitr. è difficile, non concorda con gli altri, & forſe è ſcorretto il testo. Pli­
nio
che ſuole pigliare le facciate intiere da Vitr. in queſta parte è tutto diuerſo.
Vitr. pone i pia­
neti
neceſſitati tardare, gli ſcioglie dalla neceſſità, & quaſi slegandoli uuole, che pareggino con
la
uelocità del corſo quel uiaggio, che haurebbeno fatto, ſe ſempre fuſſe stato loro conceſſa la
libertà
di caminare.
ci dichiara (come ſi conuiene) con approuate dimostrationi, donde na­
ſce
questa neceßità, & donde uegna la loro libertà: però neceſſario ci pare di darne alquanto di
lume
con quelle coſe, che dopo Vitr. con belli fondamenti ſono ſtate da gli ſtudioſi delle coſe ritro­
uate
.
& però la neceßità ci conduce a fare quello, che uoleuamo fuggire. Dichiareremo adunque
alcuni
termini, che fanno al propoſito nostro.
& ſono queſti. Epiciclo, Deferente, Eccentrico, Con­
centrico
, Giogo, opposto al Giogo, lunghezza media dello Eccentrico, lunghezza media dello
Epiciclo
, Stato, Ritorno, Progreſſo, Argomento, Agguagliamento.
Epiciclo adunque è quello,
che
da Tolomeo ſi chiama circolo della diuerſità, che è una picciola ſpera imaginata come aggiun
ta
alla ſpera maggiore, che coſi uuole dire la parola Greca; d'intorno la cui circonferenza uoglio
no
gli Astronomi, che ſi uolga il corpo del pianeta, il cui centro è nella circconferenza della ſpe­
ra
che porta il pianeta, ouero lo Epiciclo uerſo Oriente, detto Deferente, il qual deferente, non
ha
lo isteſſo centro, col centro del mondo, & però egli ſi chiama Eccentrico, cioè fuori del centro.
ſi come ſi chiama concentrico quel circolo, che ha lo isteſſo centro con quello del mondo. però uo­
lendo
noi nel piano formare lo Epiciclo, & il Deferente: imaginiamo il centro.
c. dal quale na­
ſce
una linea, l'altro capo dellaquale ſia a, & ſia lo a. centro dello Epiciclo.
Faccia que­
ſto
capo.
a. un giro perfetto, ſtando fermo l'altro nel punto. c. dico che formerà nel piano
una
ſuperficie, laquale ſi fa per la circonferenza del Deferente.
coſi forma il Sole la Eclittica,
che
è come Deferente del Sole, dallaquale ſono diſtanti i Deferenti de gli altri pianeti, & piega­
no
da i lati.
& la isteſſa linea prolungata fin alla concaua ſoperficie del primo cielo, diſegna in
quella
una circonferenza dello isteſſo nome.
il centro dello Epiciclo è ſempre nella circonferenza
del
Deferente posto adunque un piede del compaſſo nel punto a. & allargato l'altro fin che
tocchi
il centro del pianeta.
d. girando ſi a torno ſi farà lo Epiciclo. Stando adunque le gia
dette
coſe, non è alcuno, che non ueda, che la circonferenza del Deferente, & la circonferenza
dello
Epiciclo non ſiano d ſegualmente distanti dal centro del mondo.
f. Dapoi gli Astronomi
hanno
trouato diuerſi uocaboli alle parti dello Epiciclo, ſecondo le distanze loro dal centro del
mondo
.
uolendo con quelle dimoſtrarci, come ſi ſalua la diuerſità delle apparenze, la doue quel
punto
, che è nella circonferenza del Deferente, o dello Epiciclo piu rimoto dal centro del mon­
do
, chiamano auge, che uuol dire ſommità; & però Cicerone lo chiama Iugum.
& quel punto, che
per
diametro s'oppone al giogo, nominarono, l'oppoſto del giogo.
Et perche al Sole non danno Epi
ciclo
, ma Deferente, però quel punto, che nel Deferente ſarà oppoſto al giogo, ſimilmente ſi chia­
merà
, l'oppoſito del giogo.
Giogo, cima, auge, abſides ſono parole d'una iſteſſa coſa. Lunghezza
media
dello Eccentrico è la metà del Diametro.
Lunghezza media dello Epiciclo è lo ſpacio,

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