Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

List of thumbnails

< >
391
391
392
392
393
393
394
394
395
395
396
396
397
397
398
398
399
399
400
400
< >
page |< < of 520 > >|
1
Se il Sole ritiene piu feruore quando manda i raggi triangolari, ragione è (dice Vitr.) che a ſe
tiri
piu gagliardamente le ſtelle, & quelle raffreni dal corſo loro.
Ma perche ragione queſto auen
ga
, cioè che piu presto il Sole faccta queſto effetto nello ſpacio di cinque ſegni, ch'è lo ſpacio d'uno
lato
del triangolo (eſcludendo però il quinto ſegno) che dal ſecondo, ouer dal terzo, che ſono piu
uicini
, egli dimanda, & riſponde a ſe ſteſſo.
Et la proua è preſa dello effetto, dalla ragione, & dal
testimonio
di Euripide antico poeta.
Ma perche tutta queſta materia compreſa dalla ragione di
Vitr
. ci pare, che biſogno habbia di maggior chiarezza, però diremo quanto ſi ha da Plinio nel
ſecondo
libro, doue egli parla di queſta mutatione, della quale Vitr. in queſto luogo ne cerca la ra
gione
, & dice in queſto modo.
Del che ſeparatamente ſi deue renderne conto. Le ſtelle percoſ­
ſe
nella parte, che detto hauemo, & dal raggio del Sole triangolare, ſono ritenute, che non poſſono
tener
dritto il corſo loro, & dalla forza del catore ſono ſolleuate, ma questo non coſi preſto ſi
puo
comprendere dalla uiſta nostra, & però pare, che ſtiano, donde poi è ſtato preſo il nome di Sta
tione
.
Dapoi la forza dello iſteſſo raggio ua inanzi, & il uapore le forza tornare adietro, come
ripercoſſe
da quello.
Eſpone uno de moderni questo luogo, & dice. Dichiamo auanti, che altro
ſi
dica, la intentione di Plinio, In ſomma pigliando lo eſſempio dal monte Etna, iui ſi pone il uapo
re
del fuoco concetto nel fondo della terra, manda fuori le pietre affocate, coſi il Sole ſcaccia le
ſtelle
, che ſe gli trouano appreſſo i luoghi baſſi, & uicini alla terra: ma in queſta parte, queſto man
ca
allo eſſempio predetto, percioche alle pietre non ſoprauiene da luogo alto altro uapore, che le
faccia
ritornare al fondo, perche di natura loro diſcendeno: ma il Sole di nuouo ſoprauiene col ſuo
uapore
, & rincalza le ſtelle uerſo la terra.
Queſta ragione dice Plinio, eſſer ſua priuata, & non
di
altri, ſecondo che dice il predetto autore.
Ma poi pare, che egli ſi mar auigli di Plinio, perche
la
predetta opinione molto prima da Vitruuio nel preſente luogo è ſtata dichiarita.
Tanta diuer­
ſitàuiene
alle ſtelle, percioche i raggi del Sole in altro tempo ſottentrano, et ſcacciano quelle in alto,
& in altro tempo ſormontano, & quelle deprimeno a terra.
Queſta opinione dice il predetto, ſi
puo
con molte, & euidenti coſe rifiutare.
Tra le quali queſta ne è una, in che modo puo ſtare, che
il
Sole, che è piu baſſo alle ſpere delle ſtelle, ſoprauenga alle ſtelle, & le ſcacci, & le forzi a tornare;
che
ſe fuſſero tutte le ſtelle in una ſuperficie d'una ſpera, il Sole però ſtando preſſo terra nel naſce­
re
, o nel cadere, potrebbe tirare la ſtella, che fuſſe in alto, ouero nella ſua ſtatione.
Oltra di que­
ſto
, come ſi puo imaginare, che i corpi celeſti, che per natura hanno i mouimenti loro, ſiano all'im
perio
ſolo del Sole ſcacciati, & quello imperio non ſia moderato, ma uiolento?
coſa che eternamen
te
non potrebbe durare.
Appreſſo ſi aggiugne, che non ſi conuiene transferire a ſcacciamenti
fortuiti
, quelle coſe, che indubitatamente ſono riferite a que' giri, come a ſeſta ordinati.
Et però
molto
bene conuengono Plinio, & Vitruuio in queſto paſſo, & ua giu anche la dubitatione, &
la
ſolutione di Vitr. ſecondo i modi da noi eſpoſti di ſopra.

Text layer

  • Dictionary
  • Places

Text normalization

  • Original
  • Regularized
  • Normalized

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index