Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
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1567
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archimedes
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384
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la ruota, benche ſia egualmente ueloce, nientedimeno per la grandezza del giro, che ella
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ha da fare, ponerà molto piu tempo in fornire il corſo ſuo. </
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s
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s.007099
">Simigliantemente le ſtelle,
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lb
/>
che uanno contra il corſo del Mondo, di loro proprio mouimento fanno i proprij giri,
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ma uolgendoſi il cielo con ſoprauanzi ſono riportate in dietro per la quottidiana circu
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/>
latione del tempo. </
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s.007100
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Quello che dice Vitr. in queſto luogo è facile, & bello, & è ſtato uſurpato da i poſteriori per da
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re ad intendere il contrario mouimento delle ſpere de i pianeti.
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">
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s.007101
">Ma che ſiano delle ſtelle altre temperate, altre feruenti, altre fredde; queſta pare, che
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ſia la ragione, che ogni fuoco ha la ſiamma ſua che aſcende il Sole adunque abbrucian
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/>
do con i raggi ſuoi la parte etherea, che ha di ſopra, la fa rouente.
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Rouente, cioè come
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ferro, che bogliente eſce dal fuoco.
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s.007102
">In que luoghi ha la ſtella di Marte il ſuo corſo: & però quella ſtella ſi fa feruente dal
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corſo del Sole. </
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s
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s.007103
">Ma la ſtella di Saturno, perche è proſsima alla eſtremità del mondo, &
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/>
tocca le congelate parti del cielo, è grandemente fredda: & da queſto procede, che do
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uendo Gioue traſcorrere tra queſta, & quella, dal freddo, & dal calore di quelli, come nel
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mezo, tiene effetti conuenienti, & ſommamente temperati. </
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s.007104
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Tutta uia Vitr. ua ragionando da Architetto, però non è, che ci affatichiamo in contradirgli,
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hauendo per certo, che nè freddo, nè caldo, nè qualità ſimile, nè paßione, ſia in que' celeſti, & lumi
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noſi corpi, i quali ſono ſtimati di fuoco, perche riſplendeno; ma in uero ſono inalterabili, & impati
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/>
bili, nè, perche riſplendono, ſi deue ſtimare, che ſiano di fuoco. </
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s.007105
">Imperoche molti animali, & molte
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ſcorze d'alberi, & molte squame di peſci riluceno a merauiglia, nè però hanno in ſe fuoco alcuno. </
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s.007106
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/>
Et ſe quella ſtella è detta feruente, & queſta fredda, non è ſe non, perche
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expan
abbr
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hãno
">hanno</
expan
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uirtù di produrre qua
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/>
giu ſimili effetti. </
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s.007107
">La doue lo influſſo non è altro, che occulta qualità de i corpi celeſti, che non puo
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eſſer impedita da alcuno corpo trapoſto.
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s.007108
">Io ho eſpoſto, come ho da mici precettori hauuto, della zona ornata de i dodici ſegni,
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/>
& delle ſette ſtelle, & della loro contraria fatica, con che ragione, & con che numeri paſ
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/>
ſano di ſegno in ſegno, & finiſceno il corſo loro. </
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s
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="
s.007109
">Hora io dirò, come creſca, & ſcemi
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/>
la Luna, in quel modo, che da i maggiori ci è ſtato laſciato. </
s
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s
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="
s.007110
">Beroſo, che dalla citta, ouero
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/>
dalla natione de i Caldei uenne in Aſia, & fece paleſe la diſciplina de Caldei, coſi ha con
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/>
fermato. </
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s
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="
s.007111
">che la Luna è da una metà come una palla lucente & acceſa, & dall'altra è di co
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/>
lore celeſte, & quando ella facendo il ſuo giro, ſottentra al cerchio del Sole allhora è da
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/>
i raggi & dallo impeto del calore attratta, & fatta rouente: perche il ſuo lume ha pro
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/>
prietà col lume del Sole: & come richiamata, & riuolta riguarda le parti di ſopra al
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lb
/>
lhora la parte della Luna ci appare oſcura, imperoche per la aſsimiglianza dello aere, non
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lb
/>
è rouente: & quando ſta a perpendicolo de i raggi del Sole diceua Beroſo, che tutta la
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/>
parte luminoſa era ritenuta uerſo la parte di ſopra, & allhora ſi chiamaua prima Luna. </
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s
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="
s.007112
">ma
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/>
poi che paſſando piu oltre ella andaua alle parti Orientali del cielo abandonata dalla for
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/>
za del Sole. </
s
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s
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="
s.007113
">La eſtrema parte della ſua chiarezza con molto ſottil filo mandaua a terra il
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/>
ſuo ſplendore: & coſi per quella cagione era detta ſeconda Luna. </
s
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s
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s.007114
">& continuando ogni
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/>
giorno a rimettere, & rilaſciare il ſuo giramento, era detta Terza, & Quarta Luna. </
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s.007115
">Ma
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/>
nel ſettimo giorno ſtando il Sole a Leuante, & tenendo la Luna le parti di mezo tra Le
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/>
uante, & Ponente, perche con la metà per lo ſpacio del Cielo è diſtante dal Sole, ſimilmen
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lb
/>
te hauerà la metà della ſua chiarezza riuolta alla terra. </
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s.007116
">Ma quando tra'l Sole, & la Luna
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/>
ſarà la diſtanza di tutto lo ſpa cio del cielo, & che il Sole tramontando riguarderà il cer
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/>
chio della naſcente Luna, perche ſarà molto diſtante da iraggi del Sole, rilaſciata nel
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/>
quarto decimo giorno, manderà lo ſplendore da tutta la ruota della faccia ſua. </
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s.007117
">& ne i ſe
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/>
guenti giorni continuamente ſcemando alla perfettione, & compimento del meſe Luna
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/>
re, con i ſuoi giri, & con eſſer riuocata dal Sole, ſottentrerà col corſo ſuo la ruota, & i </
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archimedes
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