1doſi, le ſtelle non hanno le ſalite ſopra terra: & però le loro figurationi per lo impedimen
to della terra non ci ſono manifeſte. Di queſto ci dà inditio la ſtella di Canopo, che a
queſte parti non è conoſciuta, come ſi ha per relatione di mercanti, che alle eſtreme par
ti dello Egitto, & a quelle, che ſono ui cine a gli ultimi termini della terra ſtati ſono.
to della terra non ci ſono manifeſte. Di queſto ci dà inditio la ſtella di Canopo, che a
queſte parti non è conoſciuta, come ſi ha per relatione di mercanti, che alle eſtreme par
ti dello Egitto, & a quelle, che ſono ui cine a gli ultimi termini della terra ſtati ſono.
Si eſcuſa Vitr. perche non ha posto tutte le constellationi, & figure, douendo parlarne come
ſi deue, ſenza hauere alcun riſpetto al ſuo Orizonte, & alla inclinatione del cielo, che è nelle re
gioni di qua dallo Equinottiale: & dice hauer uoluto trattare di quelle imagini, & d quelle
stelle, che ci ſono note per gli orti, & occaſi loro, dicendo che ne ſono alcune, che mai non ſi le=
uano, & alcune che mai non tramontano. & prende l'argomento dalla stella detta Canopo. la
quale è una stella posta nel ſeguente remo della naue, coſi nominata dall'Iſola Canopo, doue pri
ma fu conoſciuta. Quelli che ſi parteno dalla Arabia Petrea uerſo l'Azania per dritto naui
gando al meriggie uanno contra la stella Canopo, che in que luoghi è nominata ca allo. & ſi
chiama in quella lingua ſuhel. cioè incendio, & queſto per la moltitudine, & grandezza del ſuo
ſplendore, & de i ſuoi raggi. Questa riſplende (come dice Plinio) alla Iſola Traprobana. Era
questa stella al tempo di Tolomeo in gradi dieciſette, min. dieci di Gemini. ha di latitudine Meri
diana gradi ſettantacinque, & di declinatione gradi cinquantauno, min. trentaquattro. Questa
stella non ſi uede in Italia. a Rhodi è uiciniſſima all'Orizonte un quarto di ſegno, pare alzata
in Aleſſandria, & coſi piu s'inalza a gli habitanti uerſo le parti meridiane. Ma chi uoleſſe ſa
pere quali ſiano quelle stelle, che ſi poßino uedere ſott o la inclination del cielo, doue ſono, fac
cia una tauola dello Aſtrolabio, alla ſua eleuatione di polo, & nel centro di eſſa ponga uno pie
de della ſesta & l'altro allarghi fino all'Orizonte, & faccia uno circolo, quel circolo ſarà il mi
nore, che ſi poſſa uedere ſopra l'Orizonte, & quello che è fuori forza è che ſia ſotto l'O
rizonte. Quattro ſtelle poſte in croce ſono ſegni dell'altro polo. delle quali ne fa mentio
ne Dante nel primo capo del purgatorio. doue chiama il ſito ſettentrionale uedouo, perche è
priuo di mirarle. Queſte quattro ſtelle ſono in una macchia come è la uia galatea, non ſono poſte
nelle imagini predette, nè meno nel zodiaco; i nauiganti le chiamano crociere, & quella del pie
de è maggiore & piu riſplendente delle altre. per quella ſi conoſce quale è la teſta, & quali ſo
no le braccia della croce, & quando il piede è ſu l'orlo dell'orizonte, & che il capo è drit
to, il piede ſta appartato dal polo gradi trenta, da queſta ſi prende l'altezza dell'altro polo, &
ſi piglia in modo che ſe l'altezza, che di eſſa ſi piglia ſarà di quella trenta, colui che la piglia ſarà
nello equiuottiale: ſe piu di trenta, quel di piu ſta appartato dalla equinottiale, alla parte di Ostro:
ſe meno, quel tanto ſta appartato dalla linea alla parte di Tramontana, come è ſtato da i nauigan
ti di que mari oſſeruato, conclude poi Vitr.
ſi deue, ſenza hauere alcun riſpetto al ſuo Orizonte, & alla inclinatione del cielo, che è nelle re
gioni di qua dallo Equinottiale: & dice hauer uoluto trattare di quelle imagini, & d quelle
stelle, che ci ſono note per gli orti, & occaſi loro, dicendo che ne ſono alcune, che mai non ſi le=
uano, & alcune che mai non tramontano. & prende l'argomento dalla stella detta Canopo. la
quale è una stella posta nel ſeguente remo della naue, coſi nominata dall'Iſola Canopo, doue pri
ma fu conoſciuta. Quelli che ſi parteno dalla Arabia Petrea uerſo l'Azania per dritto naui
gando al meriggie uanno contra la stella Canopo, che in que luoghi è nominata ca allo. & ſi
chiama in quella lingua ſuhel. cioè incendio, & queſto per la moltitudine, & grandezza del ſuo
ſplendore, & de i ſuoi raggi. Questa riſplende (come dice Plinio) alla Iſola Traprobana. Era
questa stella al tempo di Tolomeo in gradi dieciſette, min. dieci di Gemini. ha di latitudine Meri
diana gradi ſettantacinque, & di declinatione gradi cinquantauno, min. trentaquattro. Questa
stella non ſi uede in Italia. a Rhodi è uiciniſſima all'Orizonte un quarto di ſegno, pare alzata
in Aleſſandria, & coſi piu s'inalza a gli habitanti uerſo le parti meridiane. Ma chi uoleſſe ſa
pere quali ſiano quelle stelle, che ſi poßino uedere ſott o la inclination del cielo, doue ſono, fac
cia una tauola dello Aſtrolabio, alla ſua eleuatione di polo, & nel centro di eſſa ponga uno pie
de della ſesta & l'altro allarghi fino all'Orizonte, & faccia uno circolo, quel circolo ſarà il mi
nore, che ſi poſſa uedere ſopra l'Orizonte, & quello che è fuori forza è che ſia ſotto l'O
rizonte. Quattro ſtelle poſte in croce ſono ſegni dell'altro polo. delle quali ne fa mentio
ne Dante nel primo capo del purgatorio. doue chiama il ſito ſettentrionale uedouo, perche è
priuo di mirarle. Queſte quattro ſtelle ſono in una macchia come è la uia galatea, non ſono poſte
nelle imagini predette, nè meno nel zodiaco; i nauiganti le chiamano crociere, & quella del pie
de è maggiore & piu riſplendente delle altre. per quella ſi conoſce quale è la teſta, & quali ſo
no le braccia della croce, & quando il piede è ſu l'orlo dell'orizonte, & che il capo è drit
to, il piede ſta appartato dal polo gradi trenta, da queſta ſi prende l'altezza dell'altro polo, &
ſi piglia in modo che ſe l'altezza, che di eſſa ſi piglia ſarà di quella trenta, colui che la piglia ſarà
nello equiuottiale: ſe piu di trenta, quel di piu ſta appartato dalla equinottiale, alla parte di Ostro:
ſe meno, quel tanto ſta appartato dalla linea alla parte di Tramontana, come è ſtato da i nauigan
ti di que mari oſſeruato, conclude poi Vitr.
Del giramento del mondo intorno la terra, & della diſpoſitione de i dodici ſegni, &
della parte Settentrionale, & meridiana, delle ſtelle, come egli ſia perfetto, ne ho dato
ammaeſtramento. imperoche dal girare del mondo, & dal contrario mouimento del So
le ne i ſegni, & dalle ombre fatte da Gnomoni, al tempo de gli equinottij, ſi trouano le
ragioni de gli analemmi. Ma le altre coſe, cioè, che effetti habbiano i dodici ſegni, &
le cinque ſtelle, & il Sole, & la Luna, quanto appartiene alla ragione della Aſtrologia, ſi
deono concedere a i diſcorſi de i Caldei. imperoche è proprio loro il diſcorſo de i naſci
menti, perche poſſono & le antipaſſate, & le future coſe dalle ragioni delle ſtelle far ma
nifeſte. & le loro inuentioni, che hanno laſciate in iſcritto, dimoſtrano con che ſolertia,
& con che acutezza d'ingegno, habbiano ragionato, & quanto grandi ſiano ſtati quelli,
che dalla natione Caldea ſono uenuti. il primo fu Beroſo, che nell'Iſola, & nella città di
Coo ſedeſſe, & iui apriſſe le ſcole, inſegnando la loro diſciplina. Dapoi fu lo ſtudente
Antipatro, & Archinapolo, ilquale non dal punto del naſcimento, ma dalla concettione
laſciò manifeſte le ragioni delle natiuità. Ma delle coſe naturali Thalete Mileſio, Anaxa
gora Clazomenio, Pithagora Samio, Xenofane Colophonio, Democrito Abderita, con
della parte Settentrionale, & meridiana, delle ſtelle, come egli ſia perfetto, ne ho dato
ammaeſtramento. imperoche dal girare del mondo, & dal contrario mouimento del So
le ne i ſegni, & dalle ombre fatte da Gnomoni, al tempo de gli equinottij, ſi trouano le
ragioni de gli analemmi. Ma le altre coſe, cioè, che effetti habbiano i dodici ſegni, &
le cinque ſtelle, & il Sole, & la Luna, quanto appartiene alla ragione della Aſtrologia, ſi
deono concedere a i diſcorſi de i Caldei. imperoche è proprio loro il diſcorſo de i naſci
menti, perche poſſono & le antipaſſate, & le future coſe dalle ragioni delle ſtelle far ma
nifeſte. & le loro inuentioni, che hanno laſciate in iſcritto, dimoſtrano con che ſolertia,
& con che acutezza d'ingegno, habbiano ragionato, & quanto grandi ſiano ſtati quelli,
che dalla natione Caldea ſono uenuti. il primo fu Beroſo, che nell'Iſola, & nella città di
Coo ſedeſſe, & iui apriſſe le ſcole, inſegnando la loro diſciplina. Dapoi fu lo ſtudente
Antipatro, & Archinapolo, ilquale non dal punto del naſcimento, ma dalla concettione
laſciò manifeſte le ragioni delle natiuità. Ma delle coſe naturali Thalete Mileſio, Anaxa
gora Clazomenio, Pithagora Samio, Xenofane Colophonio, Democrito Abderita, con