Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1ranno diuerſi punti nel piano i quali legati inſieme faranno le antedette linee, ſecondo il ſito di
que circoli, & la diuerſità de i tagli del piano.
Gettati queſti fondamenti, & bene conſiderati
potremo ſicuramente andare alla deſcrittione dello Analemma, & perche nella deſcrittione de
gli Analemmi ci ſono alcuni circoli, che ſono communi, alcuni proprij: dirò quali ſiano, & co­
me s'intendino, & che oſficij habbino.
Però per ragionarne con quella facilità, che ſi puo mag
giore: dico, che ognuno da ſe s'imagini di ſtare in piedi nel mezo d'una campagna larghiſſima ha
uendo gli occhi uolti drittamente al mezo dì, & ſtia con le mani in croce: certo è che la ſiniſtra
dimoſtrerà il Leuante, la deſtra il Ponente, et dietro alle ſpalle hauerà la Tramontana: imaginia­
mo, che quel piano doue egli ſta dritto nel mezo, ſi eſtenda d'intorno tanto, che peruenghi alla
circonſerenza del cielo, certo è, che egli diuiderà il mondo in due parti eguali, & l'una parte ſa
rà di ſopra quel piano, & l'altra ſotto.
Queſto piano adunque ſi chiama Orizonte, cioè termi­
natore, perche termina gli hemiſperi, & diuide quello, che è ſopra da quello, che è ſotto.
Ima­
ginian o poi un'altro piano circolare, che la ſua circonferenza cominci dalla ſiniſtra al punto di
Leuante, & ci uenga al punto, che ci ſta ſopra la teſta, peruenga alla deſtra al punto di Ponente,
& paſſando di ſotto per lo punto, che ſta oppoſto al punto, che ci ſta ſopra la teſta, fin che giu­
gna al punto di Leuante, doue cominciò: queſto piano ſi chiama uerticale, la cui proprietà è di ſe
parare la parte Settentrionale dalla parte del mezo dì, come l'Orizonte partiua la parte di ſotto
da quella di ſopra.
Imaginiamo finalmente, che dalla parte doue ſono uolti gli occhi, dal punto
dell'Orizonte ſi leui la circonferenza d'un'altro piano, & paſſi per lo punto, che ci ſtaſopra il ca
po, & cada a Tramontana al piano dell'Orizonte dietro le noſtre ſpalle, & giriſotto la terra fin
che ritorni al luogo doue ſi moſſe, queſto circolo ſi chiama Meridiano, la cui proprietà è di ſepa­
rare la parte di Leuante, da quella di Ponente.
Queſti tre piani circolari Orizonte, Verticale,
& Meridiano ſi tagliano inſieme con anguli giusti; l'Orizonte col Meridiano ſi taglia ne i punti
eſtremi dell'Orizonte dinanzi, & di dietro a noi: l'Orizonte col uerticale ſi taglia ne i punti di Le
uante, & di Ponente dalla deſtra, & dalla ſiniſtra: il Verticale col Meridiano ſi taglia ne i puu­
ti oppoſti, de i quali uno ci ſta ſopra la teſta, l'altro nella parte di ſotto all'hemiſpero.
Queſte
imaginationi ſono facili, & quaſi ſenſibili, & ſi fanno per ponere certi termini, da i quali par­
tendoſi, ouero a i quali uicinandoſi il Sole ſappiamo dargli il ſuo ſito per uedere, che effetti egli
faccia con i raggiſuoi dando ne i Gnomoni, & mutando l'ombre di tempo in tempo, & d'hora in
hora.
Hanno i marinari le iſteſſe, o ſimili imaginationi nelle diuiſioni de i uenti, & nel drizza­
re de i lor uiaggi.
Hauendo noi adunque inteſo gli officij, & le propriet à di queſti tre piani circo
lari, & ſapendoſi a che fine ſono imaginati, conoſceremo, che tuttitre ſono neceſſarij, & com­
muni nelle deſcrittioni di tutti gli Analemmi per la fermezza, & ſtabilità de i termini, che
hanno.
Oltra di queſto è da ſapere, che ſi come queſti tre piani ſi tagliano ad anguli dritti,
coſi i loro diametri imaginati ſi tagliano ad anguli dritti, nel centro del mondo.
Et
qui due coſe ſono da eſſer conſiderate con merauiglia.
L'una è che non ſi puo ritrouare
piu di tre linee, o diametri, che cadino a ſquadra in un punto l'una ſopra l'altra: &
per queſta ragione, ſi pigliano i tre predetti piani con i loro diametri nelle deſcrittioni de gli Ana­
lemmi, come coſe determinate: l'altra coſa è, che la diuina prouidentia con diuina proportione
ha poſto il Sole in ſito, & diſtanzatanto conueniente, che gli inſtrumenti, de i quali l'huomo ſi
ſerue per miſurare le coſe del cielo, ſenza notabile diuerſità ci preſtano quell'uſo come l'huomo fuſ
ſe nel centro del mondo: coſi imaginiamo, che la punta del Gnomone ſia nel centro del mondo.

Ma torniamo al propoſito.
Di queſti diametri adunque il taglio, che fa l'Orizonte col Meridiano, ſi
chiama ſestione o taglio Meridiano.
& quello, che fa il Meridiano col Verticale, ſi chiama Gno­
mone per la detta ragione: ma quel taglio, che fa l'Orizonte col Verticale, ſi chiama ſestione equi
nottiale, perche iui ſi tagliano l'Orizonte, il Verticale, & l'Equinottiale, che ſono tutti tre de i
circoli maggiori della ſpera.
Queſte conſiderationi adunque, con quelle de i tagli del cono ci da­
ranno le regole di fare gli horologi in qualunque piano, con qual ſi uoglia ſorte di hore, uolti in

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