Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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chap
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subchap1
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subchap2
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403
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ranno diuerſi punti nel piano i quali legati inſieme faranno le antedette linee, ſecondo il ſito di
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que circoli, & la diuerſità de i tagli del piano. </
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s.007481
">Gettati queſti fondamenti, & bene conſiderati
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potremo ſicuramente andare alla deſcrittione dello Analemma, & perche nella deſcrittione de
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gli Analemmi ci ſono alcuni circoli, che ſono communi, alcuni proprij: dirò quali ſiano, & co
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me s'intendino, & che oſficij habbino. </
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s.007482
">Però per ragionarne con quella facilità, che ſi puo mag
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giore: dico, che ognuno da ſe s'imagini di ſtare in piedi nel mezo d'una campagna larghiſſima ha
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uendo gli occhi uolti drittamente al mezo dì, & ſtia con le mani in croce: certo è che la ſiniſtra
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dimoſtrerà il Leuante, la deſtra il Ponente, et dietro alle ſpalle hauerà la Tramontana: imaginia
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mo, che quel piano doue egli ſta dritto nel mezo, ſi eſtenda d'intorno tanto, che peruenghi alla
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circonſerenza del cielo, certo è, che egli diuiderà il mondo in due parti eguali, & l'una parte ſa
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rà di ſopra quel piano, & l'altra ſotto. </
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s.007483
">Queſto piano adunque ſi chiama Orizonte, cioè termi
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natore, perche termina gli hemiſperi, & diuide quello, che è ſopra da quello, che è ſotto. </
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s.007484
">Ima
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ginian o poi un'altro piano circolare, che la ſua circonferenza cominci dalla ſiniſtra al punto di
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Leuante, & ci uenga al punto, che ci ſta ſopra la teſta, peruenga alla deſtra al punto di Ponente,
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& paſſando di ſotto per lo punto, che ſta oppoſto al punto, che ci ſta ſopra la teſta, fin che giu
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gna al punto di Leuante, doue cominciò: queſto piano ſi chiama uerticale, la cui proprietà è di ſe
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parare la parte Settentrionale dalla parte del mezo dì, come l'Orizonte partiua la parte di ſotto
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da quella di ſopra. </
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s.007485
">Imaginiamo finalmente, che dalla parte doue ſono uolti gli occhi, dal punto
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dell'Orizonte ſi leui la circonferenza d'un'altro piano, & paſſi per lo punto, che ci ſtaſopra il ca
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po, & cada a Tramontana al piano dell'Orizonte dietro le noſtre ſpalle, & giriſotto la terra fin
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che ritorni al luogo doue ſi moſſe, queſto circolo ſi chiama Meridiano, la cui proprietà è di ſepa
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rare la parte di Leuante, da quella di Ponente. </
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s.007486
">Queſti tre piani circolari Orizonte, Verticale,
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& Meridiano ſi tagliano inſieme con anguli giusti; l'Orizonte col Meridiano ſi taglia ne i punti
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eſtremi dell'Orizonte dinanzi, & di dietro a noi: l'Orizonte col uerticale ſi taglia ne i punti di Le
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uante, & di Ponente dalla deſtra, & dalla ſiniſtra: il Verticale col Meridiano ſi taglia ne i puu
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ti oppoſti, de i quali uno ci ſta ſopra la teſta, l'altro nella parte di ſotto all'hemiſpero. </
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s.007487
">Queſte
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imaginationi ſono facili, & quaſi ſenſibili, & ſi fanno per ponere certi termini, da i quali par
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tendoſi, ouero a i quali uicinandoſi il Sole ſappiamo dargli il ſuo ſito per uedere, che effetti egli
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faccia con i raggiſuoi dando ne i Gnomoni, & mutando l'ombre di tempo in tempo, & d'hora in
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hora. </
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="
s.007488
">Hanno i marinari le iſteſſe, o ſimili imaginationi nelle diuiſioni de i uenti, & nel drizza
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re de i lor uiaggi. </
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="
s.007489
">Hauendo noi adunque inteſo gli officij, & le propriet à di queſti tre piani circo
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lari, & ſapendoſi a che fine ſono imaginati, conoſceremo, che tuttitre ſono neceſſarij, & com
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muni nelle deſcrittioni di tutti gli Analemmi per la fermezza, & ſtabilità de i termini, che
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hanno. </
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s.007490
">Oltra di queſto è da ſapere, che ſi come queſti tre piani ſi tagliano ad anguli dritti,
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/>
coſi i loro diametri imaginati ſi tagliano ad anguli dritti, nel centro del mondo. </
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s.007491
">Et
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qui due coſe ſono da eſſer conſiderate con merauiglia. </
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s.007492
">L'una è che non ſi puo ritrouare
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piu di tre linee, o diametri, che cadino a ſquadra in un punto l'una ſopra l'altra: &
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per queſta ragione, ſi pigliano i tre predetti piani con i loro diametri nelle deſcrittioni de gli Ana
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lemmi, come coſe determinate: l'altra coſa è, che la diuina prouidentia con diuina proportione
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ha poſto il Sole in ſito, & diſtanzatanto conueniente, che gli inſtrumenti, de i quali l'huomo ſi
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ſerue per miſurare le coſe del cielo, ſenza notabile diuerſità ci preſtano quell'uſo come l'huomo fuſ
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/>
ſe nel centro del mondo: coſi imaginiamo, che la punta del Gnomone ſia nel centro del mondo. </
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s.007493
">
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/>
Ma torniamo al propoſito. </
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="
s.007494
">Di queſti diametri adunque il taglio, che fa l'Orizonte col Meridiano, ſi
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/>
chiama ſestione o taglio Meridiano. </
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s
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s.007495
">& quello, che fa il Meridiano col Verticale, ſi chiama Gno
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/>
mone per la detta ragione: ma quel taglio, che fa l'Orizonte col Verticale, ſi chiama ſestione equi
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/>
nottiale, perche iui ſi tagliano l'Orizonte, il Verticale, & l'Equinottiale, che ſono tutti tre de i
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/>
circoli maggiori della ſpera. </
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s.007496
">Queſte conſiderationi adunque, con quelle de i tagli del cono ci da
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/>
ranno le regole di fare gli horologi in qualunque piano, con qual ſi uoglia ſorte di hore, uolti in
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emph.end
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archimedes
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