Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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                  pi, planisferi, torqueti, hemicicli, balle, horologi, & inſtrumenti, che gia tante centinaia d'anni
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                  ſouo ſtate ritrouate, & pure con nuoui argomenti, & titoli, & aggiunte di poca importanza ſi
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                  danno in luce, come proprie, & non piu imaginate da altri: & tant'oltre è andata la inuidia,
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                  ouero la ſuperbia di alcuni, che ſe bene hanno inteſo mirabilmente le ragioni delle coſe, però
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                  ſtudioſamente hanno uoluto con oſcuri modi, & uie intricate dimoſtrare ouero adombrare per dir
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                  meglio, la cognitione Gnomonica. </s>
                  <s id="s.007592">& hanno leuato il diletto, che ſi ha nello imparare, & nella
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                  facilità, anzi hanno con le loro difficultà ſcacciato i lettori delle opere loro: & quello, che han­
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                  no deſiderato ſommamente, che cra di acquiſtar credito di ſapere con la oſcurità dello inſegnar,
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                  non hanno conſeguito: non è per queſto, che non douemo hauere molte gratie a quelli, che hanno
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                  dato molti auuertimenti, & che hanno uſato modi facili, accioche gli huomini, che non hanno
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                  tempo di ſtudiare, & che non ſono ſpeculatiui poſſino eſſercitare, & uſare nelle occorrenze loro
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                  queſte inuentioni. </s>
                  <s id="s.007593">Ripigliando adunque il mio diſcorſo, & stando fermo nelle uie di Tolomeo,
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                  & del predetto Commandino, quanto piu facilmente potrò, farò manifeſto tutto quello, che apar­
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                  tiene alla deſcrittione, & all'uſo dello Analemma. </s>
                  <s id="s.007594">laſciando (come ho detto) le dimostrationi
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                  mathematice ad altri. </s>
                  <s id="s.007595">Non ha dubbio, che il Sole in tempi, & hore diuerſe, ſi ritroua in ſiti
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                  & altezze diuerſe. </s>
                  <s id="s.007596">non uedemo noi la estate, che per due, o tre hore egli ſta tra Leuante & Tra
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                  montana, la mattina, & per tanto ſpacio ſta tra Ponente, & Tramontana le ultime hore del gior
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                  no? </s>
                  <s id="s.007597">non uedemo ancho il Sole in alcune hore eſſere tra Leuante, & mezo dì, & alcune tra'l me­
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                  zo dì & il Ponente: hora piu alto, hora piu baſſo? </s>
                  <s id="s.007598">però ſe uogliamo far conoſcere il ſuo uero ſito,
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                  (ilche è neceſſario per ſapere gli effetti, che egli fa mandando iraggi ſuoi per la cima del Gnomo­
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                  ne fin a i piani oppoſti,) biſogna imaginarſi molte linee, diuerſi circoli, ſi fermi come mobili,
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                  & diuerſi anguli, accioche per quelli, come per craticole de pittori, ſi dia ad intendere la poſitio­
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                  ne, & il ſito del raggio ſolare: & perche a uoglia noſtra potemo fare gli horologi in diuerſi
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                  piani poſti diuerſamente, come in terra, in muro, & dritti, & piegati, cioè ne i piani Orizontali, uer
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                  ticali, meridiani detti di ſopra: però è neceſſario ſapere quali circoli, quali linee, & quali angu­
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                  li ci ſerueno ad un piano, & quali ad un'altro. </s>
                  <s id="s.007599">la doue poſti quelli tre piani imaginati, che ſono
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                  termini fermi, biſogna che ne imaginamo tre altri, che ſi muouino ciaſcuno ſopr a il ſuo diametro,
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                  di modo che ſia un'Orizonte fermo, & un Orizonte mobile, & un uerticale ſimilmente, & un
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                  meridiano fermi, & un'uerticale, & un meridiano mobile, & che l'Orizonte mobile ſi uolga ſopra
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                  il diametro del Orizonte fermo come ſopra un perno, & coſi il uerticale, & il meridiano mobili ſi
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                  girino d'intorno i diametri de i loro fermi. </s>
                  <s id="s.007600">gia ſapemo quali ſiano i diametri di que piani, perche il
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                  diametro dell'Orizonte ua da Leuante a Ponente, il diametro del uerticale ua dal punto, che ci
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                  ſta ſopra, a quello, che ci ſta ſotto, & il diametro del meridiano è la linea meridiana iſteſſa. </s>
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                  adunque l'Orizonte ſi ha da girare biſogna, che una met à di eſſo ſi alzi ſopra terra, & l'altra ſi
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                  abbaſſi. </s>
                  <s id="s.007602">ſe il uerticale ſi ha da mouere, biſogna che una metà di eſſo uadi inanzi, & l'altra in die­
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                  <s id="s.007603">ſe'l meridiano ſi ha da mouere, biſogna che una metà ſi pieghi uerſo l'Orizonte, & l'altra me
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                  tà aſcenda. </s>
                  <s id="s.007604">Fatto queſto fondamento, poniamo il Sole in ſirocco alto da terra gradi quaranta,
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                  facciamo, che l'Orizonte mobile laſci il fermo, & ſi alzi tanto, che egli tocchi il centro del corpo
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                  del Sole. </s>
                  <s id="s.007605">facciamo anche che il uerticale mobile ſi faccia tanto inanzi laſciando il fermo, che an­
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                  cho egli tocchi il Sole; & finalmente facciamo, che il meridiano mobile ſi abbaſſi fin tanto, che
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                  ancho egli tocchi il Sole con la ſua circonferenza al modo de gli altri: certo è, che tutti que
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                  piani mobili ſi taglieranno in quel punto, doue eſſi tagliano il Sole, cioè in quel punto, dalquale il
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                  Sole manda il ſuo raggio. </s>
                  <s id="s.007606">hora uediamo, che effetti facciano que circoli, che ſimuoueno, & a che
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                  fine ſi ſono imaginati: & prima ſi dica in che conuengono tutti: dico che conuengono in queſto,
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                  che partendo ciaſcuno dal ſuo fermo piano corriſpondente inſieme col Sole fanno due anguli
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                  l'uno di linee dritte, l'altro de i piani di que circoli, cioè ciaſcuno mobile col ſuo fermo fa un'an­
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                  gulo. </s>
                  <s id="s.007607">& perche gli anguli ſi miſurano dalla circonferenza, però altra circonferenza ſarà com­
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                  preſa ſotto gli anguli fatti dalle linee dritte, altra da gli anguli fatti da i piani di que circoli,
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