Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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molto bene ce lo dimoſtra.
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s.000760
"> Queſto è conſumato o per ſtanza, o per conſuetudine, o per
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natura: per ſtanza, quando a Gioue folgoratore, al Cielo, al Sole, & alla Luna ſi fanno
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gli edifici ſcoperti, & all'aere. </
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s
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s.000761
">Percioche noi uedemo le forme, & gli effetti preſenti
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nello aperto, & lucente mondo. </
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s.000762
">A Minerua, & a Marte, & ad Hercole ſi fanno i tem
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/>
pij di maniera Dorica: percioche a queſti Dei per la uirtu loro ſi conuiene fare le fabri
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che ſenza delicatezze, & tenerezze. </
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s.000763
">Ma a Venere a Flora, & alle Ninfe delle fonti ſe ſa
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/>
ranno fatte l'opere Corinthie, pareranno hauere conueniente proprietà; perche a que
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ſti Dei per la loro tenerezza l'opere ſottili, & floride, ornate di foglie, & di uolute pa
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reranno accreſcere il debito ornamento. </
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s.000764
">Ma a Giunone, a Diana, al Padre Baccho, &
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/>
a gli altri Dei che ſono di quella ſimiglianza facendoſi i lauori Ionichi, egli ſi hauerà ri
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guardo alla uia di mezo: percioche & dalla ſeuerità della maniera Dorica, & dalla delica
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tezza della Ionica ſarà la loro proprietà moderata. </
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s.000765
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Dalle parole di Vitr. il prudente Architetto puo trarre molti belli documenti cerca il Decoro,
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& gli adornamenti, che conuengono alle fabriche de i noſtri tempi. </
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s.000766
">Imperoche ſe bene noi non
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hauemo i Dei falſi, & buggiardi, non manca però l'occaſione di ſeruare il Decoro nelle chieſe
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conſecrate a i ueri amici del uero Dio, & anche alla Maieſtà di quello; & come che molti ſono,
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& differenti nello ſplendore di diuerſe uirtuti, come le ſtelle del cielo differenti ſono in chiarez
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za; egli ſi può bene uſare ogni maniera conueniente, & propria a gli effetti di ciaſcuno. </
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s.000767
">L'Au
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/>
ſterità de i ſanti, che nella uita ſolitaria ſi ſono macerati in digiuni, uigilie, & orationi ricer
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/>
ca ſodi, & inculti lauori. </
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s.000768
">La ſemplicità, & purità Virginale i piu gentili, & delicati: & ſimil
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mente la moderata uita ricerca la temperatura dell'una, & dell'altra parte. </
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s.000769
">Ma non ſi deue cre
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dere, che ſolamente habbiano ad eſſere tre maniere di opere, perche Vitru. ne habbia tre ſole
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/>
numerate. </
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s.000770
">percioche egli ſteſſo nel quarto libro al ſettimo cap. ui aggiugne la Toſcana, & dice
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anche che ui ſono altre maniere, & i moderni ne fanno, & la ragione lo richiede, per fare differen
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/>
za da i nostri ſanti alli Dei falſi de gli antichi, & è in potere d'uno circonſpetto & prudente Ar
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chitetto di componere con ragione di miſure molte altre maniere, ſeruando il Decoro, & non ſer
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uendo a ſuoi capricci. </
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s.000771
">Ma le tre ſopradette maniere ſono le piu nominate.
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s.000772
">Ma alla conſuetudine in queſto modo ſi exprime il decoro. </
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s.000773
">quando alle parti di dentro
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de gli edificij magnifiche ſi daranno l'entrate, & i neſtibuli conuenienti, & belli, percio
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/>
che non ſarà di decoro, & ornamento, ſe le parte interiori ſaranno fatte con eleganza, &
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le intrate baſſe, & uergognoſe. </
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s.000774
">Simigliantemente ſe ne gli Architraui Dorici ſi ſcolpi=
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/>
ranno nelle cornici i dentelli, ouero ſe ne i capitelli puluinati, o ne gli architraui Ionichi
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/>
ſaranno cauati gli Triglifi. traportandoſi da un'altra ragione le proprietà in altro lauoro, ſi
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offenderà il uedere, per eſſer prima la uſanza altrimenti. </
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Proprio è nel gocciolatoio Ionico ſcolpire i dentelli; queſti ſe nella opera Dorica ſaranno trapor
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tati, come fece colui il quale fabricò il Theatro, che Auguſto fece fare in nome di Marcello ſuo ni
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/>
pote, offenderà gli occhi aſſuefatti ad altra ueduta: ſimilmente farà colui, il quale ne gli architra
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/>
ui Ionichi farà i membretti canelati, che ſi chiamano Triglifi. percioche queſti ſono proprij della
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maniera Dorica, come Vitr. ci dimoſtra nel quarto libro. </
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s.000776
">Io laſcio al luogo ſuo la dichiaratio
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/>
ne di molti uocabuli, per non ritardare la intentione di chi deſidera ſapere ordinatamente.
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s.000777
">Il decoro naturale ſarà, ſe prima per fabricare tutti i Tempij ſi farà elettione di luo
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/>
ghi ſommamente ſani, & delle fonti delle acque idonee, in quelle parti, doue ſi hanno a
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/>
fare le ſacre caſe ſaranno eletti; Et ſpecialmente dopo ad Eſculapio, alla Salute, & a que
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/>
gli dei, per le medicine de i quali molti infermi pare, che ſiano riſanati; perche quando i
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/>
corpi ammalati ſaranno traportati di peſtilente in luogo ſano, & dalle fonti ſalubri ſaran=
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/>
no loro le buone acque recate, molto piu preſto ricouereranno la ſanità, & coſi auenirà che
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dalla natura del luogo, l'opinione della diuinità con grandezza, & credito ſi faccia maggio
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re. </
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s.000778
">Appreſſo le dette coſe, il decoro naturale ſarà, ſe per le ſtanze, oue ſi dorme, & per </
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archimedes
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