Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1chiamiamo raggio) ritorni a drieto ogni dì un grado; & perche Vitru. uuole, che nel Timpano,
che dimoſtra l'aſcendere, & diſcendere de i ſegni ſopra la terra, ſiano ſegnati i giorni de i meſi, li­
quali per eſſere trecentoſeſſant acinque, ha fatto nella circonferenza del detto Timpano, o Ruo­
ta, che chiamiamo noi trecentoſeſſantacinque denti partiti egualmente, come dice Vitru.
& co­
me uuole eſſo Autore, gli ha poſto nel mezo il ſuo cardine, che ſerue per maſchio, & femina; &
di poi ha formato un'altro Timpano, o pur ruota (come dicemo noi) della grandezza della ſo­
pradetta, & nel coltello, o circonferenza ſua, che uolemo dire, ha fatto denti trecentoſeſſantaſei,
deſtinti di egual portione; & queſta ruot a ha anchor lei il ſuo cardine maſchio, & femina, il­
quale non è coſi detto da Vitr. ſenza gran conſideratione: & nel foro di queſto perno entra il per­
no principale confitto, & ſtretto di modo che girando ditto perno per uirtù della tempra dell'ac­
qua ſi giri queſta ruota con eſſo lui come ſe fuſſero una coſa medeſima; & dipoi nel perno di que­
ſta ruota, ſi pone la ruota, nella qual ſon ſegnati i giorni di ciaſcun meſe, & i ſegni celeſti; le­
quali ruote, girando il perno, girano inſieme in un rocchello moſſo da dette ruote, & gir ando
continuamente di compagnia, quella che ha un dente di piu reſta ogni dì un grado in drieto, il
134[Figure 134]

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