Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
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archimedes
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Delle parti dell' Architettura. </
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s.000798
">Cap. III.
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s
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main
">
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s
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s.000799
">LE parti dell' Architettura ſono tre Edificatione, Gnomonica, Machinatione.
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lb
/>
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="
italics
"/>
Tempo è che io ſatisfaccia hormai alla promeſſa di eſponere le parti della Architet
<
lb
/>
tura: però con quella breuità, che mi ſarà conceſſa iſprimere intendo tutta la forma
<
lb
/>
intiera, & unita dell' Architettura, & dimoſtrare ordinatamente le parti ſue, ac
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lb
/>
cioche ſi rinchiuda ne i termini ſuoi tutto il corpo di quella. </
s
>
<
s
id
="
s.000800
">Il ſapere non è altro che conoſcere
<
lb
/>
gli effetti per le proprie cauſe. </
s
>
<
s
id
="
s.000801
">ogni effetto è fatto da alcuna coſa, di qualche coſa, ad alcun fine,
<
lb
/>
con alcun modo, & forma. </
s
>
<
s
id
="
s.000802
">Quello, che fa è detto agente; la coſa di che ſi fa, è chiamata Mate
<
lb
/>
ria: quella à cui s'indrizza, è detta Fine; quella, che compie, & rende perfetta in eſſere è nomi
<
lb
/>
nata forma. </
s
>
<
s
id
="
s.000803
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s
>
<
s
id
="
s.000804
">Noi dello agente artificioſo, quale egli
<
lb
/>
ſi ſia, & di che conditione eſſer debbia gia detto hauemo quando & l'ufficio, & le uirtù dello
<
lb
/>
Architetto narrammo. </
s
>
<
s
id
="
s.000805
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s
>
<
s
id
="
s.000806
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<
lb
/>
materia, & del fine. </
s
>
<
s
id
="
s.000807
">Et per piu chiara intelligenza in ſomma dicemo, che ad imitatione delle co
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lb
/>
ſe naturali, conſideramo nelle artificiali due coſe. </
s
>
<
s
id
="
s.000808
">L'una è lo eſſere, l'altra il bene eſſere. </
s
>
<
s
id
="
s.000809
">cerca
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lb
/>
lo eſſere conſideramo la materia, la forma, & il compoſto dell' una & dell' altra. </
s
>
<
s
id
="
s.000810
">circa il bene eſ
<
lb
/>
ſere conſideramo gli adornamenti, & gli acconciamenti delle coſe. </
s
>
<
s
id
="
s.000811
">Et perche molti ſtrumenti ci
<
lb
/>
biſognano per componere la materia con la forma, però è neceſſario trattare de gli inſtrumenti, &
<
lb
/>
delle machine. </
s
>
<
s
id
="
s.000812
">& la ragione delle ſopradette coſe in tal modo ſi eſpone. </
s
>
<
s
id
="
s.000813
">L'arte quanto puo imita
<
lb
/>
la natura: Et queſto adiuiene per che il principio dell' arte, che è lo intelletto humano, ha gran ſi
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lb
/>
miglianza col principio, che muoue la natura, che è una intelligenza. </
s
>
<
s
id
="
s.000814
">dalla ſimiglianza delle
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lb
/>
uirtù, & de i principij naſce la ſimiglianza dell' operare, che per hora chiameremo imitatione. </
s
>
<
s
id
="
s.000815
">
<
lb
/>
Queſta imitatione ſi uede in tutte le Arti, ma molto maggiormente in quella che è giudice di tutte. </
s
>
<
s
id
="
s.000816
">
<
lb
/>
imitaremo adunque la natura nel
<
expan
abbr
="
trattamēto
">trattamento</
expan
>
dell' Arte. </
s
>
<
s
id
="
s.000817
">La doue l'Architettura cioè la ſcienza di
<
lb
/>
chiara la materia, la forma, & la compoſitione delle opere, & imitando la natura per l'occulta
<
lb
/>
uirtù del ſuo principio, procede dalle coſe meno perfette alle piu perfette: & prima pone le coſe in
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lb
/>
eſſere, & poi le adorna; percioche non ſi puo adornare quello, che non è. </
s
>
<
s
id
="
s.000818
">Ma perche il princi
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lb
/>
pio, che regge la natura, è d'infinita ſapienza, ottimo, & potentiſſimo, però fa le coſe ſue belle,
<
lb
/>
utili, & durabili: conueneuolmente lo Architetto imitando il fattor della natura deue riguarda
<
lb
/>
re alta bellezza, utilità, & fermezza delle opere. </
s
>
<
s
id
="
s.000819
">Trattando adunque della forma biſogna,
<
lb
/>
che egli ſappia ordinare, diſponere, miſurare, diſtribuire, ornare, & ſatisfare al diletto de gli
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lb
/>
occhi con bella, & gratioſa maniera. </
s
>
<
s
id
="
s.000820
">& per cio fare ſia egli inſtituito con quelle conditioni, che
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lb
/>
ſono contenute nel primo capo, & con quelle, che nel ſecondo ſi leggeno. </
s
>
<
s
id
="
s.000821
">Sotto nome di forma
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lb
/>
compreſi ſono i lineamenti, & i ſiti delle coſe, la doue ſi conſidera la ragione con tutte le ſue quali
<
lb
/>
tà, occulte, & manifeſte, buone, & ree; il piano, il compartimento di quello, la eleuatione del
<
lb
/>
la fronte, & de i lati, le apriture, i coperti, con ogni lor conditione, ammaeſtramento, & re
<
lb
/>
gola, come ſi dirà poi. </
s
>
<
s
id
="
s.000822
">Seguita quella conſideratione, che appartiene alla materia. </
s
>
<
s
id
="
s.000823
">ma prima, che
<
lb
/>
la materia ſia diſpoſta, & apparecchiata, biſogna conſiderare, che lo ingegno dell' huomo è im
<
lb
/>
perfetto, & di gran lunga inferiore allo intelletto diuino. </
s
>
<
s
id
="
s.000824
">& la materia (come ſi dice) è ſorda,
<
lb
/>
& non riſponde alla intentione dell' arte; Et però prima, che lo Architetto ſi dia à cominciar le
<
lb
/>
opere deue imitare lo agente naturale, il quale non opera ſe non ſecondo il ſuo potere; coſi farà
<
lb
/>
lo Architetto conſiderando l'opera, & la ſpeſa. </
s
>
<
s
id
="
s.000825
">Et perche la natura nelle coſe piu perfette, &
<
lb
/>
piu tempo, & piu diligenza ui mette però lo Architetto ha da penſar molto bene; & per fare piu
<
lb
/>
certa la riuſcita delle opere, col diſegno, & col modello ſi mouerà, prima udendo anche i meno eſper
<
lb
/>
ti, & laſciando raffreddare lo affetto, per dar luogo al giuditio, imiterà la natura, che contra il
<
lb
/>
ſuo fattore non opera coſa alcuna; però egli non cercherà coſe impoſſibili, & quanto alla mate-
<
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italics
"/>
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>
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archimedes
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