Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1der quello, che egli dice. io eſponerò la mente ſua piu facilmente, che ſi puo. Per drizzare adun
que
la machina ſi ferma il piede di eſſa ad un palo, ouero ad altra coſa ſtabile, accioche la machi
na
ui punti dentro.
Alla testa ſi legan non meno di due funi, accioche una uada dalla deſtra, l'al
tra
dalla ſiniſtra & queſte credo io che da Vitr. antarie, & da Creci protoni, & da i marinari
ſartie
dette ſono: ſtendeſi poi per la lunghezza della machina un'altra fune, la quale s'inuefte in
una
taglia di ſopra, & un'altra di ſotto: dapoi questo è alquanto diſcoſto l'argana, o il molinel­
lo
, al quale ſi riporta la fune predetta, che da noi codetta ſi chiama, ſi come la taglia da piedi,
è
nominata paſtecca.
tirandoſi adunque ſopra il molinello, & uolgendoſi quella fune, ſi drizzerà
la
machina apuntandoſi al palo, & drizzata, che ſarà, ſi reggerà poi al piacer noſtro con le fu­
ni
, che ſaranno dalla deſtra, & dalla ſiniſtra, perche ammollando l'una, è tirando l'altra, ſi pie
gherà
doue ſarà biſogno.
Ma perche le dette funi biſogno hanno di eſſere raccommandate ad al
cuna
coſa, però douemo cauare una foſſa quadrata molto a fondo: iui ſi ſtende uno traue, al qua­
le
ſi annoda la fune, che eſce dal ſuolo, ſopra queſto tronco attrauerſati ſono de gli altri pezzi
ſopra
i quali ſi calca la terra, & coſi teniranno bene: uero è che pare, che Vitr. uoglia, che a
que
pali, che eſceno della terra, ſi attacchi una taglia, credo queſto per ammollare piu commoda
mente
le funi.
Ma l'ordimento de i menali, & delle taglie ſi ſarà al modo ſopradetto.
Diuna machina ſimile alla ſopr apoſta a cui ſi com
metteno
coſe maggiori mutato ſolo il moli­
nello
in un Timpano.
Cap. IIII.
MA ſe porre in opera uorremo coſe di maggior peſo, o grandezza, non douemo
fidarci
de molinelli: ma ſi come il mol nello nelle orecchie è contenuto, co­
ſi
in queſto caſo biſogna, che nelle orecchie u'entri un perno, nel mezo del
quale
ci ſia un Timpano, che alcuni ruota, i Greci Ampheureſin, altri Peri­
trochio
detto hanno, & in queſte machine le taglie uanno ad un'altro modo: perche & di
ſotto
, & di ſopra hanno due ordini de raggi, & in tal modo il menale ſi fa trapaſſare nel
foro
della taglia di ſotto, che i due capi ſieno eguali quando la fune ſarà ſteſa, & iui lungo
la
taglia inferiore attorchiata una cordicella, et legate amendue le parti della fune ſieno con
tenute
in modo, che non poſsino uſcire dalla deſtra, dalla ſiniſtra: fatto queſto i
capi
della fune ſi riportano alla taglia di ſopra nella parte eſteriore, & ſono mandati giu
dal
d'intorno de'raggi inferiori di quella & ritornano di nuouo a baſſo, & s'inueſteno nel
la
taglia diſotto a raggi dalla parte interiore, & ſi riportano dalla deſtra, & dalla ſiniſtra
al
Timpano che è nel perno, & iui ſi annodano: dipoi d'intorno al Timpano un'altra fune
ſi
riporta all'argana.
queſta uoltata a torno riuolgendo il Timpano, & il perno, fa che le
funi
legate al perno ſi ſtendino parimente, & coſi dolcemente ſenza pericolo leuano i pe­
ſi
.
Ma ſe la machina hauerà un Timpano maggiore, o nel mezo, o in una eſtremità cal­
candoui
in eſſo gli huomini, ſenza la manifattura dell'argana potrà hauer.
effetti piu
eſpediti
.

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