Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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chap
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subchap1
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subchap2
>
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p
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main
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s.008423
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pagenum
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467
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045/01/481.jpg
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italics
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ſa & ſerra (dirò coſi) per tutto, & copre il canone; queſta è detta il ſommiero, & ba tanti
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lb
/>
fori nella ſoperficie ſua di ſopra, quanti ſono i fori fatti ne i canali, & ſi ſcontrano beniſſimo; que
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lb
/>
ſti fori ſono fatti ſecondo il numero delle canne, che ſuonano, le quali canne ſtanno dritte ne i buchi
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lb
/>
del ſommiero;
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expan
abbr
="
hauēdo
">hauendo</
expan
>
noi adunque i canali ſorati, & la tauola forata
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abbr
="
cō
">com</
expan
>
<
expan
abbr
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riſpondēti
">riſpondenti</
expan
>
fori: Interpone
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lb
/>
mo alcune regole tra la tauola, & i canali, le quali paſſano da un lato all'altro, & ſono ſimilmente
<
lb
/>
forate con fori riſpondenti alli fori del canale, & del ſommiero; ma ſono fatte in modo, che
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expan
abbr
="
calcãdo
">calcando</
expan
>
i
<
lb
/>
loro man chi, che uenghino in fuori ſi poſſino riuolgere, & col ſuo
<
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abbr
="
uolgimēto
">uolgimento</
expan
>
facciano rincontrare
<
lb
/>
i loro buchi
<
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abbr
="
cō
">com</
expan
>
i buchi de i canali, & del ſommiero, accioche il fiato poſſa uſcir alle
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abbr
="
cãne
">canne</
expan
>
dell'orga
<
lb
/>
no. i manichi uer
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amēte
">amente</
expan
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ſono come catenazzi in forma di tre membri. </
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s.008424
">
<
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abbr
="
Hãno
">Hanno</
expan
>
queſti manichi attacca
<
lb
/>
ti alcune anella, nelle quali ſi ſerrano le lenguelle di tutti i detti
<
expan
abbr
="
strumēti
">strumenti</
expan
>
, cioè di tutti i taſti; queste
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lb
/>
lenguelle erano come pendole, o di duro corno, o di lamette, & erano per ordine lungo lo strumen
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lb
/>
to diſposte, & collocate obliquamente, fatte in forma di foglia di porro, i Greci le chiamano Spa
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lb
/>
telle, Vitr. dalla forma loro le chiama lenguelle. </
s
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s
id
="
s.008425
">A i capi loro erano attaccate alcune funi pic
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lb
/>
ciole, o catenelle, le quali ſi legauano a i manichi delle regole, le quali eſſendo toccate & depreſ
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lb
/>
sè tirauano per le funi i capi delle lenguelle, & contra la piega loro le uolgeuano, che poi laſciati
<
lb
/>
i manichi ritornauano al ſuo luogo, & uolgendo le regole faceuano, che i lor buchi uon ſi incon
<
lb
/>
trauano piu con i buchi del canale, & del ſommiero, ſi come toccandoſi, que manichi le regole ſi
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lb
/>
uolgeuano, & riportauano i buchi all'incontro uno dell'altro, & quelle regole al modo, che ſi
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lb
/>
uſa ſi chiamano taſti.
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main
">
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s.008426
">Ma a i moggetti ſono le canne continuamente congiunte con i capi di legno, che per
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lb
/>
uengono alle nari, che ſon nella caſſetta, nelle quali ſono le animelle tornite, & iui poſte
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lb
/>
affine, che riceuendo la caſſetta il fiato, otturando i fori non lo laſcino piu tornare: coſi
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lb
/>
quando ſi alzano le ſtanghe, i manichi tirano a baſſo i fondi de i moggetti, & i delfini, che
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lb
/>
ſono ne i fuſaioli calando nella boccai cembali riempieno gli ſpatij de i moggetti, & i ma
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lb
/>
nichi alzando i fondi dentro i moggetti per la gran forza, & per lo ſpeſſo battere, otturan
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lb
/>
do i fori, che ſono ſopra i cembali, fanno andar per forza lo aere, che iui è per lo calcare
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lb
/>
coſtretto, nelle canne, per le quali egli ua ne i capi di legno, & per le ſue ceruici nell'ar
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lb
/>
ca, ma per lo forte mouimento delle ſtanghe il fiato ſpeſſo compreſſo entra per le apertu
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lb
/>
re de i bocchini, & empie i canali di uento. </
s
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<
s
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="
s.008427
">Di qui naſce, che quando i taſti toccati con
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lb
/>
le mani ſcacciano, & ritirano continuamente le regole otturando i fori di una, & apren
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lb
/>
do a uicenda i fori dell'altra, fanno uſcire i ſuoni ſecondo le regole muſicali con molte ua
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lb
/>
rietà di moduli, & d'harmonie. </
s
>
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s
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="
s.008428
">Io mi ho forzato quanto ho potuto, che una coſa oſcu
<
lb
/>
ra chiaramente ſia ſcritta. </
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>
<
s
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="
s.008429
">Ma queſta non è ragion facile, nè eſpedita da eſſer capita ſe non
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lb
/>
da quelli, che in tali coſe ſono eſſercitati. </
s
>
<
s
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="
s.008430
">Ma ſe alcuno per gli ſcritti hauerà poco inte
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lb
/>
ſo, quando conoſceranno la coſa come ella ſta ueramente, ritroueranno il tutto eſſer ſta
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lb
/>
to ſottilmente, & curioſamente ordinato. </
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s.008431
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I moggetti hanno le lor canne congiunte dalle bande, le quali canne ſi riferiſceno nel tramog
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/>
gio, perche in eſſo portano il fiato: hanno queſti moggetti le lor animelle prima nel fondo poſte di
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lb
/>
dentro uia, per le quali ſi tira lo aere, come per buchi de i mantici, dapoi dal piede doue ſono at
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lb
/>
taccate le canne nella bocca loro hanno ancho le altre animelle, che s'apreno, accioche quando
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lb
/>
l'aere è tirato ne i moggetti, & poi calcato con i fondelli le animelle del fondo ſi chiudino, &
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lb
/>
quelle delle canne ſi aprino, & lo aere entri nelle fiſtule, che uanno al tramoggio, le quali deo
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lb
/>
no eſſer con i capi loro ſtagnate nel tramoggio, come ſi è detto della machma di Cteſibio. </
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<
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s.008432
">Al
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lb
/>
zando adunque le ſtanghe, che hanno le catene, che ſoſtentano i cembali entranti ne i moggetti,
<
lb
/>
ſi aſſorbe l'aere per le animelle di ſotto, & calcando poi l'aere è ſpinto per le canne nel tramog
<
lb
/>
gio, & aſcende per la canna del tramoggio alla caſſetta, & ui entra dentro. </
s
>
<
s
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="
s.008433
">apronſi i bocchi
<
lb
/>
ni, che Epiſtemi ſono detti da Vitr. dalla caſſetta a i canali, ne i quali entra lo aere, ma non pri
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lb
/>
ma egli ua a far ſuonare le canne, che non ſi tocchi con le dita i taſti, cioè i manichi delle regole,
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chap
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archimedes
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