1ſa & ſerra (dirò coſi) per tutto, & copre il canone; queſta è detta il ſommiero, & ba tanti
fori nella ſoperficie ſua di ſopra, quanti ſono i fori fatti ne i canali, & ſi ſcontrano beniſſimo; que
ſti fori ſono fatti ſecondo il numero delle canne, che ſuonano, le quali canne ſtanno dritte ne i buchi
del ſommiero; hauendo noi adunque i canali ſorati, & la tauola forata com riſpondenti fori: Interpone
mo alcune regole tra la tauola, & i canali, le quali paſſano da un lato all'altro, & ſono ſimilmente
forate con fori riſpondenti alli fori del canale, & del ſommiero; ma ſono fatte in modo, che calcando i
loro man chi, che uenghino in fuori ſi poſſino riuolgere, & col ſuo uolgimento facciano rincontrare
i loro buchi com i buchi de i canali, & del ſommiero, accioche il fiato poſſa uſcir alle canne dell'orga
no. i manichi uer amente ſono come catenazzi in forma di tre membri. Hanno queſti manichi attacca
ti alcune anella, nelle quali ſi ſerrano le lenguelle di tutti i detti strumenti, cioè di tutti i taſti; queste
lenguelle erano come pendole, o di duro corno, o di lamette, & erano per ordine lungo lo strumen
to diſposte, & collocate obliquamente, fatte in forma di foglia di porro, i Greci le chiamano Spa
telle, Vitr. dalla forma loro le chiama lenguelle. A i capi loro erano attaccate alcune funi pic
ciole, o catenelle, le quali ſi legauano a i manichi delle regole, le quali eſſendo toccate & depreſ
sè tirauano per le funi i capi delle lenguelle, & contra la piega loro le uolgeuano, che poi laſciati
i manichi ritornauano al ſuo luogo, & uolgendo le regole faceuano, che i lor buchi uon ſi incon
trauano piu con i buchi del canale, & del ſommiero, ſi come toccandoſi, que manichi le regole ſi
uolgeuano, & riportauano i buchi all'incontro uno dell'altro, & quelle regole al modo, che ſi
uſa ſi chiamano taſti.
fori nella ſoperficie ſua di ſopra, quanti ſono i fori fatti ne i canali, & ſi ſcontrano beniſſimo; que
ſti fori ſono fatti ſecondo il numero delle canne, che ſuonano, le quali canne ſtanno dritte ne i buchi
del ſommiero; hauendo noi adunque i canali ſorati, & la tauola forata com riſpondenti fori: Interpone
mo alcune regole tra la tauola, & i canali, le quali paſſano da un lato all'altro, & ſono ſimilmente
forate con fori riſpondenti alli fori del canale, & del ſommiero; ma ſono fatte in modo, che calcando i
loro man chi, che uenghino in fuori ſi poſſino riuolgere, & col ſuo uolgimento facciano rincontrare
i loro buchi com i buchi de i canali, & del ſommiero, accioche il fiato poſſa uſcir alle canne dell'orga
no. i manichi uer amente ſono come catenazzi in forma di tre membri. Hanno queſti manichi attacca
ti alcune anella, nelle quali ſi ſerrano le lenguelle di tutti i detti strumenti, cioè di tutti i taſti; queste
lenguelle erano come pendole, o di duro corno, o di lamette, & erano per ordine lungo lo strumen
to diſposte, & collocate obliquamente, fatte in forma di foglia di porro, i Greci le chiamano Spa
telle, Vitr. dalla forma loro le chiama lenguelle. A i capi loro erano attaccate alcune funi pic
ciole, o catenelle, le quali ſi legauano a i manichi delle regole, le quali eſſendo toccate & depreſ
sè tirauano per le funi i capi delle lenguelle, & contra la piega loro le uolgeuano, che poi laſciati
i manichi ritornauano al ſuo luogo, & uolgendo le regole faceuano, che i lor buchi uon ſi incon
trauano piu con i buchi del canale, & del ſommiero, ſi come toccandoſi, que manichi le regole ſi
uolgeuano, & riportauano i buchi all'incontro uno dell'altro, & quelle regole al modo, che ſi
uſa ſi chiamano taſti.
Ma a i moggetti ſono le canne continuamente congiunte con i capi di legno, che per
uengono alle nari, che ſon nella caſſetta, nelle quali ſono le animelle tornite, & iui poſte
affine, che riceuendo la caſſetta il fiato, otturando i fori non lo laſcino piu tornare: coſi
quando ſi alzano le ſtanghe, i manichi tirano a baſſo i fondi de i moggetti, & i delfini, che
ſono ne i fuſaioli calando nella boccai cembali riempieno gli ſpatij de i moggetti, & i ma
nichi alzando i fondi dentro i moggetti per la gran forza, & per lo ſpeſſo battere, otturan
do i fori, che ſono ſopra i cembali, fanno andar per forza lo aere, che iui è per lo calcare
coſtretto, nelle canne, per le quali egli ua ne i capi di legno, & per le ſue ceruici nell'ar
ca, ma per lo forte mouimento delle ſtanghe il fiato ſpeſſo compreſſo entra per le apertu
re de i bocchini, & empie i canali di uento. Di qui naſce, che quando i taſti toccati con
le mani ſcacciano, & ritirano continuamente le regole otturando i fori di una, & apren
do a uicenda i fori dell'altra, fanno uſcire i ſuoni ſecondo le regole muſicali con molte ua
rietà di moduli, & d'harmonie. Io mi ho forzato quanto ho potuto, che una coſa oſcu
ra chiaramente ſia ſcritta. Ma queſta non è ragion facile, nè eſpedita da eſſer capita ſe non
da quelli, che in tali coſe ſono eſſercitati. Ma ſe alcuno per gli ſcritti hauerà poco inte
ſo, quando conoſceranno la coſa come ella ſta ueramente, ritroueranno il tutto eſſer ſta
to ſottilmente, & curioſamente ordinato.
uengono alle nari, che ſon nella caſſetta, nelle quali ſono le animelle tornite, & iui poſte
affine, che riceuendo la caſſetta il fiato, otturando i fori non lo laſcino piu tornare: coſi
quando ſi alzano le ſtanghe, i manichi tirano a baſſo i fondi de i moggetti, & i delfini, che
ſono ne i fuſaioli calando nella boccai cembali riempieno gli ſpatij de i moggetti, & i ma
nichi alzando i fondi dentro i moggetti per la gran forza, & per lo ſpeſſo battere, otturan
do i fori, che ſono ſopra i cembali, fanno andar per forza lo aere, che iui è per lo calcare
coſtretto, nelle canne, per le quali egli ua ne i capi di legno, & per le ſue ceruici nell'ar
ca, ma per lo forte mouimento delle ſtanghe il fiato ſpeſſo compreſſo entra per le apertu
re de i bocchini, & empie i canali di uento. Di qui naſce, che quando i taſti toccati con
le mani ſcacciano, & ritirano continuamente le regole otturando i fori di una, & apren
do a uicenda i fori dell'altra, fanno uſcire i ſuoni ſecondo le regole muſicali con molte ua
rietà di moduli, & d'harmonie. Io mi ho forzato quanto ho potuto, che una coſa oſcu
ra chiaramente ſia ſcritta. Ma queſta non è ragion facile, nè eſpedita da eſſer capita ſe non
da quelli, che in tali coſe ſono eſſercitati. Ma ſe alcuno per gli ſcritti hauerà poco inte
ſo, quando conoſceranno la coſa come ella ſta ueramente, ritroueranno il tutto eſſer ſta
to ſottilmente, & curioſamente ordinato.
I moggetti hanno le lor canne congiunte dalle bande, le quali canne ſi riferiſceno nel tramog
gio, perche in eſſo portano il fiato: hanno queſti moggetti le lor animelle prima nel fondo poſte di
dentro uia, per le quali ſi tira lo aere, come per buchi de i mantici, dapoi dal piede doue ſono at
taccate le canne nella bocca loro hanno ancho le altre animelle, che s'apreno, accioche quando
l'aere è tirato ne i moggetti, & poi calcato con i fondelli le animelle del fondo ſi chiudino, &
quelle delle canne ſi aprino, & lo aere entri nelle fiſtule, che uanno al tramoggio, le quali deo
no eſſer con i capi loro ſtagnate nel tramoggio, come ſi è detto della machma di Cteſibio. Al
zando adunque le ſtanghe, che hanno le catene, che ſoſtentano i cembali entranti ne i moggetti,
ſi aſſorbe l'aere per le animelle di ſotto, & calcando poi l'aere è ſpinto per le canne nel tramog
gio, & aſcende per la canna del tramoggio alla caſſetta, & ui entra dentro. apronſi i bocchi
ni, che Epiſtemi ſono detti da Vitr. dalla caſſetta a i canali, ne i quali entra lo aere, ma non pri
ma egli ua a far ſuonare le canne, che non ſi tocchi con le dita i taſti, cioè i manichi delle regole,
gio, perche in eſſo portano il fiato: hanno queſti moggetti le lor animelle prima nel fondo poſte di
dentro uia, per le quali ſi tira lo aere, come per buchi de i mantici, dapoi dal piede doue ſono at
taccate le canne nella bocca loro hanno ancho le altre animelle, che s'apreno, accioche quando
l'aere è tirato ne i moggetti, & poi calcato con i fondelli le animelle del fondo ſi chiudino, &
quelle delle canne ſi aprino, & lo aere entri nelle fiſtule, che uanno al tramoggio, le quali deo
no eſſer con i capi loro ſtagnate nel tramoggio, come ſi è detto della machma di Cteſibio. Al
zando adunque le ſtanghe, che hanno le catene, che ſoſtentano i cembali entranti ne i moggetti,
ſi aſſorbe l'aere per le animelle di ſotto, & calcando poi l'aere è ſpinto per le canne nel tramog
gio, & aſcende per la canna del tramoggio alla caſſetta, & ui entra dentro. apronſi i bocchi
ni, che Epiſtemi ſono detti da Vitr. dalla caſſetta a i canali, ne i quali entra lo aere, ma non pri
ma egli ua a far ſuonare le canne, che non ſi tocchi con le dita i taſti, cioè i manichi delle regole,