Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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chap
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s.008628
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481
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045/01/495.jpg
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certate queſte coſe egli fece rompere il muro da quella parte doue la machina doueua auui
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/>
cinarſi, & comandò in publico & in priuato, che quanto ciaſcuno haueſſe di acqua, di
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/>
ſterco, & di fango, per quella apertura fuſſe per li canali mandata dinanzi il muro. </
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s
id
="
s.008629
">poi
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/>
che adunque per lo ſpatio d'una notte gran copia d'acqua, di luto, & di ſterco fu in quel
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/>
luogo largamente inuiata, il giorno ſeguente accoſtandoſi la Torte, prima che al muro
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/>
auuicinaſſe nell'humida, & fangoſa uoragine di fermaiſi fu conſtretta, doue che nè andar
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/>
inanzi, nè tornar a dietro piu puote giamai. </
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s
id
="
s.008630
">Perche uedendo Demetrio eſſer ſtato dalla
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/>
ſapienza di Diogeneto ingannato, ſe ne tornò a dietro con l'armata ſua. </
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s
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="
s.008631
">Allhora i Rho
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/>
diani liberati dalla guerra per la ſolertia di Diogeneto publicamente lo ringratiarono,s&s
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/>
l'honorarono di tutti gli honori, & ornamenti. </
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s
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="
s.008632
">Diogeneto poi conduſſe quella machina
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/>
dentro la terra, & la poſe in publico con tale inſcrittione. </
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="
s.008633
">DIOGENETO DEL
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/>
LE SPOGLIE AL POPVLO HA FATTO QVESTO DONO. </
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s.008634
">
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/>
Et coſi nelle difeſe non tanto le machine, ma ſpecialmente i conſigli preparar ſi deono. </
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="
s.008635
">
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/>
Coſi a Chio hauendo i nemici ſopra le naui poſte le machine delle Sanbuche di notte tem
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/>
po quei da Chio gettarono nel mare dinanzi la muraglia terra, arena & pietre, & uolen
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do il dì ſeguente i nemici accoſtarſi con l'armata diedero nelli ſcagni, ch'eran ſott'acqua
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/>
nè puotero auuicinarſi al muro, nè tornar in dietro, ma iui con martelletti forate le naui
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/>
furono abbruciate. </
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="
s.008636
">Coſi Appolonia eſſendo aſſediata, & penſando i nemici d'entrar per
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/>
le caue nella terra ſenza ſoſpetto, eſſendo queſto ſtato auuertito dalle ſpie, & fattone
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/>
auuertiti gli Appolinati, turbati dalla triſta nouella per la paura hauendo biſogno di confi
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/>
glio non poteuano ſaper del certo da che parte i nemici haueſſero a sboccare: allhora Tri
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/>
fone Aleſſandrino, che iui era Architetto fece fare dentro le mura molte caue, & cauan
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/>
do la terra uſciua fuori della muraglia meno d'un tiro d'arco, & in tutti que uacui attacca
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/>
ua ſoſpeſi molti uaſi di rame, di queſti in una di quelle foſſe, che era dirimpetto alla caua
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/>
fatta da nemici per le percoſſe de ferramenti i uaſi appiccati cominciarono a ſonare, dal
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che fu poi compreſo, che da quella parte i nemici cauando penetrar uoleuano dentro le
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/>
mura, coſi conoſciuti i termini, fece apparecchiar uaſi d'acqua bogliente, & di pece ſo
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/>
pra'l capo de nemici, & di ſterco humano, & di arena cotta rouente, & la notte poi fece
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/>
dal diſopra moltí fori, & da quelli di ſubito mandando in giu ammazzò tutti i nemici, che
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erano in quella caua. </
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="
s.008637
">Simile auuertimento fu quando ſi combatteua Marſiglia; & piu di
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/>
trenta caue ſi faceuano, delche ſoſpettando quei di Marſiglia tutta la foſſa ch'era inanzi la
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/>
muraglia cauarono con piu alta cauatione di modo, che tutte le caue de nemici sboccaro
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/>
no nella detta foſſa, ma la doue non ſi poteua far la foſſa, dentro le mura fecero un bara
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/>
tro profondiſsimo, & fecero come una piſcina dincontra a quella parte, doue ſi faceuano
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/>
le caue, & quella di acque de pozzi, & del porto empirono, & coſi sboccando la caua di
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ſubito aperte le Nari una gran forza d'acqua mandata, leuò di ſotto i ſoſtegni, & i ripari,
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/>
per il che tutti quelli, che ui erano dentro dalla ruina della caua furono oppreſsi. </
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="
s.008638
">Simil
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/>
mente quando contra gli iſteſsi ſi faceua un'argine dirimpetto al muro, & di alberi taglia
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ti iui poſti s'inalzaua l'opera da i guaſtatori, mandando dalle Baliſte ſtanghe di ferro inſuo
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cate fecero abbruciare tutta la munitione, & quando la teſtuggine Arietaria s'accoſtò al
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la muraglia per batterla, calarono un laccio, col quale ſtrignendo l'Ariete, & uoltando
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/>
un'argana col timpano ſoſpeſo tenendo il capo di quello non laſciarono che l'Ariete toc
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/>
caſſe il muro; & finalmente con martelli boglienti a colpi di Baliſta tutta quella machina
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/>
ruinarono. </
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="
s.008639
">Et coſi queſte città con la uittoria, non con machine, ma contra la ragione
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/>
delle machine per ſolertia de gli Architetti furono liberate. </
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="
s.008640
">Io ho ridotto a ſine in que
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/>
ſto uolume quelle ragioni, che io ho potuto eſpedire delle machine ſi al tempo di guerra
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/>
come al tempo di pace, & che io ho ſtimato eſſer'utiliſsime. </
s
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<
s
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="
s.008641
">Ma ne i primi noue io ho
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lb
/>
preparato quanto apparteneua a ciaſcuna maniera, & ad ogni parte, accioche tutto il cor-</
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p
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subchap2
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chap
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archimedes
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