Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
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archimedes
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pieni ſono piu ſicure. </
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s
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s.001077
">imperoche nè gli arieti, nè le mine, nè altre machine li poſſono fare
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offeſa. </
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s
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="
s.001078
">Ma non in ogni luogo ſi ricerca lo argine, ma ſolamente la doue dal di fuori da luo
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/>
go alto a piè piano, ſi puo uenire ad oppugnare la città. </
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s
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="
s.001079
">Et però in tali luoghi biſogna
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lb
/>
prima cauare le foſſe di larghezza, & di altezza grandiſsima. </
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="
s.001080
">Dapoi deue il fondamento
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/>
della muraglia eſſer depreſſo, & calcato tra lo alueo della foſſa, & fatto di quella groſſez
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/>
za, che egli poſſa ſoſtenere il carico dell' opera terrena. </
s
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="
s.001081
">& ancora dalla parte della ſabrica
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/>
di dentro uerſo la terra, egli ſi deue fare il fondamento per ampio ſpatio diſtante da quel
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/>
di fuori di modo, che le compagnie poſsino come in ordinanza, nelle difeſe formarſi ſo
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pra la larghezza dello argine. </
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s
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="
s.001082
">Quando adunque ſaranno fatte le fondamenta coſi diſtanti
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/>
l'uno dall' altro, allhora ſarà biſogno di farne dell' altre per lo trauerſo, che congiunte ſia
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/>
no col fondamento di fuori, & col fondamento di dentro diſpoſte come pettini a guiſa de
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i denti di ſiega. </
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="
s.001083
">perche quando in queſta maniera ſarà fabricato, & fondato il muro, ſe
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/>
ne hauerà queſto commodo, che la grandezza del peſo in picciole parti compartita, non
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/>
calcando con tutto il carico ſuo, non potrà per modo alcuno ſcacciare, o ſpignere le fonda
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menta. </
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="
s.001084
">Ma della muraglia, di che materia fare ſi conuenga, non ſi deue in queſto luogo al
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/>
trimenti determinare: perche non ſi puo per tutto hauere quella copia di coſe, che ſi diſi
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dera: ma doue ſaranno i ſaſsi di lati, & anguli eguali, & di piana ſuperficie, che quadrati
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/>
ſi chiamano, ouero il ſelice, ouero il cemento, ouero il mattone cotto, o crudo, queſte
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coſe ſi deono uſare: perche non ſi puo in tutte le parti del mondo, & in tutte le nature de i
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luoghi, accioche i muri durino eternamente ſenza difetto adoperar quello, che copioſa
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/>
mente uiene in Babilonia, doue in luogo di calce, & di arena, ſi uſa il bitume liquido, &
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di quello, & di cotto mattone è fatto il muro della città. </
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La città è ouero in terra, ouero in acqua. </
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s.001086
">ſe in terra, o in piano, o in monte, o parte in piano
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/>
& parte in monte. </
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s.001087
">Del fabricare nell' acqua Vitr. ne parlerà nel quinto libro, doue ragiona de i
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porti. </
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s.001088
">Biſogna auuertire nel fabricare delle città nell' acque, che il creſcere delle acque non le fac
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/>
cia danno; che ſi facciano belli pallazzi ſopra l'acque, & ponti, che habbiano del grande. </
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s.001089
">& ſe
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non ſono difeſe dal ſito, & dalla difficultà de i uadi, biſogna farui le fortezze, & le mura, & aſ
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/>
ſicurare anche il porto, con catene, come ſi dirà al ſuo luogo. </
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="
s.001090
">ſe la città ſarà in terra, & in altez
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/>
za, & in luoghi di precipit ij, come pare, che Vitr. uoglia, nel primo modo di fortificare ſenza ar
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/>
gini, ella ſarà piu ſicura, perche difficilmente il nimico la potrà aſſaltare, per la ſalita difficile,
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/>
& hauerà le ſcoperte commode, & chi la difenderà, ſarà ſopra l'auantaggio: & quelle città, che
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/>
haueranno del piano, & del monte, haueranno de i commodi, che hanno le città del mon
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/>
te, & doueranno hauere delle prouiſioni, che hanno le città in piano. </
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="
s.001091
">Deue in
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/>
quelle eſſer un luogo forte nella piu alta parte, per ſtare i caualieri della città, quan
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/>
do ci fuſſero cittadini di mala uolontà, o che i nimici haueſſero occupato la terra. </
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s
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="
s.001092
">per
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/>
che queſti luogi ſpeſſo aſpettando il ſoccorſo ſicuramente intertengono il nimico, & ſo
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/>
no occa ſione della ricuperatione delle città. </
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s
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="
s.001093
">Se adunque la città ſarà in piano, &
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/>
come dice Vitruuio, ſe egli ſi potrà andare a piede piano, biſognerà fargli gli ar
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/>
gini, le foſſe, le contraſcarpe ſecondo le regole di ſopra, & quelli riſpetti, che ha poſti
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/>
Vitruuio nel fondar le torri, & farle alte, & che ſportino in fuori, & che ſiano aperte
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/>
di dentro, & che habbiano precipitij, & che tenghino i defenſori, & che ſi poſſino ſeparare le
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/>
entrate, & impedire la preſa loro, applicarle al modo noſtro di fare i baloardi, & i caualieri,
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/>
& le altre difeſe, pigliando quello, che farà per noi. </
s
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s.001094
">Et però Vitru. nel dare i precetti della
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/>
fortificatione ha cominciato dalle Torri, come quelle, che principalmente ci difendino, & ſia
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/>
no à noi come ſcuto, & a nimici come offeſa, & propugnaculo, dal quale, & il nimico ſia tenu
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lb
/>
to lontano, & la muraglia ſia guardata, & anche la parte di dentro ſia ſicura. </
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s.001095
">Ma in queſta
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/>
materia naſceno de i dubbij. </
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s
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s.001096
">L'uno è che ſe le torri ſono tanto larghe, & groſſe di muraglia, che
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lb
/>
poſſino tenere corpo di gente alle difeſe, ſe bene quelle traui, che dice Vitr. ſaranno preſto getta-
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emph.end
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archimedes
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