Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
Text
Text Image
Image
XML
Thumbnail overview
Document information
None
Concordance
Figures
Thumbnails
Page concordance
<
1 - 30
31 - 60
61 - 90
91 - 120
121 - 150
151 - 180
181 - 210
211 - 240
241 - 270
271 - 300
301 - 330
331 - 360
361 - 390
391 - 420
421 - 450
451 - 480
481 - 510
511 - 520
>
Scan
Original
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
<
1 - 30
31 - 60
61 - 90
91 - 120
121 - 150
151 - 180
181 - 210
211 - 240
241 - 270
271 - 300
301 - 330
331 - 360
361 - 390
391 - 420
421 - 450
451 - 480
481 - 510
511 - 520
>
page
|<
<
of 520
>
>|
<
archimedes
>
<
text
>
<
body
>
<
chap
>
<
subchap1
>
<
pb
pagenum
="
66
"
xlink:href
="
045/01/074.jpg
"/>
<
p
type
="
head
">
<
s
id
="
s.001379
">IL SECONDO LIBRODELL'AR CHIT ETTVRA
<
lb
/>
DIM. VITRVVIO.</
s
>
</
p
>
<
subchap2
>
<
p
type
="
head
">
<
s
id
="
s.001380
">
<
emph
type
="
italics
"/>
Proemio.
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.001381
">DINOCRATE Architetto conſidatoſi ne i ſuoi penſieri, & nella ſua ſo=
<
lb
/>
lertia, eſlendo Aleſſandro ſignore del mondo, ſi parti di Macedonia per
<
lb
/>
andare allo eſſercito, diſideroſo d'eſſere dalla maeſta regia commendato. </
s
>
<
s
id
="
s.001382
">
<
lb
/>
Coſtui partendoſi dalla patria, da i parenti, & da gli amici, ottenne lettere
<
lb
/>
di fauore drizzate a i principali, & potenti della corte, accioche per me
<
lb
/>
zo loro fuſſe piu facilmente introdotto. </
s
>
<
s
id
="
s.001383
">Eſſendo adunque benigna
<
lb
/>
mente da quelli raccolto, chieſe loro, che quanto prima lo conduceſſero ad Aleſſandro. </
s
>
<
s
id
="
s.001384
">
<
lb
/>
Quegli hauendoli promeſſo, erano alquanto tardi, aſpettando il tempo commodo. </
s
>
<
s
id
="
s.001385
">Di
<
lb
/>
nocrate penſando eſſere sbeffato da quelli, a ſe ſteſſo per aiuto ricorſe. </
s
>
<
s
id
="
s.001386
">Era egli di gran
<
lb
/>
de ſtatura, di gratioſo aſpetto, & di ſomma dignità, & bellezza. </
s
>
<
s
id
="
s.001387
">fidatoſi adunque di
<
lb
/>
queſte doti di natura, nell'albergo ſuo depoſe le ueſti, & di oglio tutto'l corpo ſi unſe, &
<
lb
/>
ſi coprì la ſiniſtra ſpalla di pelle di Leone, coronato di fronde di poppio, & tenendo
<
lb
/>
nella deſtra la claua, ſe ne andò uerſo il tribunale del Re, che teneua ragione. </
s
>
<
s
id
="
s.001388
">Hauen
<
lb
/>
do la nouità del fatto riuolto a dietro già tutto il popolo; Aleſſandro lo uidde, & mera
<
lb
/>
uigliandoſi commandò, che gli fuſſe dato luogo, accioche egli ſi faceſſe innanzi, & di
<
lb
/>
mandollo, chi fuſſe. </
s
>
<
s
id
="
s.001389
">Egli diſſe. </
s
>
<
s
id
="
s.001390
">Io ſon Dinocrate Architetto di Macedonia, che a te
<
lb
/>
porto penſieri, & forme degne della tua chiarezza: percioche io ho formato il monte
<
lb
/>
Atho in figura d'una ſtatua uirile, nella cui ſiniſtra io ho diſegnato le mura d'una gran
<
lb
/>
diſsima città, & nella deſtra un uaſo, che habbia a raccogliere l'acqua di tutti i fiumi,
<
lb
/>
che ſono in quel monte; accioche da quel uaſo ſi ſpandeſſero nel mare. </
s
>
<
s
id
="
s.001391
">Dilettatoſi
<
lb
/>
Aleſſandro della ragione della forma, ſubito dimandò ſe d'intorno ui fuſſero campi, che
<
lb
/>
poteſſero prouedere di grano al biſogno di quella città. </
s
>
<
s
id
="
s.001392
">Hauendo ritrouato, che non
<
lb
/>
u'era altra uia, che quella d'oltra mare; Diſſe. </
s
>
<
s
id
="
s.001393
">Io con attentione guardo al componi
<
lb
/>
mento di coſi bella forma, & di eſſa mi diletto: ma io conſidero, che ſe alcuno uorrà an
<
lb
/>
dare in quel luogo ad habitare, non ſia biaſimato per poco giudicio. </
s
>
<
s
id
="
s.001394
">perche ſi come
<
lb
/>
il fanciullo già naſciuto, non ſi puo ſenza il latte della nutrice alleuare, nè creſcere; co
<
lb
/>
fi la città ſenza poſſeſsioni, o frutti, che ui ſiano portati non puo ſoſtentarſi, nè mante
<
lb
/>
nerſi creſcendo ſenza copia di uettouaglia, nè eſſer frequentata, nè ſi puo il populo ſen=
<
lb
/>
za abondanza di uiuere conſeruare. </
s
>
<
s
id
="
s.001395
">per il che (ſi come io ſtimo) che ſi bel diſegno me
<
lb
/>
rita lode, coſi giudico douere eſſere biaſimato il luogo. </
s
>
<
s
id
="
s.001396
">Ma ben uoglio, che tu ſtia me
<
lb
/>
co: percioche io intendo di uſar l'opera tua. </
s
>
<
s
id
="
s.001397
">Dall hora in poi Dinocrate non ſi ſcoſtò
<
lb
/>
mai dal Re: & in Egitto lo ſeguitò. </
s
>
<
s
id
="
s.001398
">Hauendo iui ueduto Aleſſandro il porto per natura
<
lb
/>
ſicuro: lo egregio mercato, i campi d'intorno all'Egitto abondanti di grano, & le mol
<
lb
/>
te commodità del gran fiume del Nilo; commandò, che iui dal ſuo nome Aleſſandria ſi
<
lb
/>
fabricaſſe. </
s
>
<
s
id
="
s.001399
">Et per queſto Dinocrate dalla bellezza, & gratia del ſuo aſpetto, & gran
<
lb
/>
dezza del corpo, a quella nobiltà, & chiarezza peruenne. </
s
>
<
s
id
="
s.001400
">Ma a me o Imperatore la na
<
lb
/>
tura non ha dato la grandezza della perſona, & la età mi ha deformata la faccia, la infer
<
lb
/>
mità leuato le forze; la doue eſſendo io di tali preſidij abbandonato, ſpero per mezo del
<
lb
/>
la ſcienza, & de gli ſcritti a qualche grado di commendatione, & gloria peruenire. </
s
>
<
s
id
="
s.001401
">Ha-</
s
>
</
p
>
</
subchap2
>
</
subchap1
>
</
chap
>
</
body
>
</
text
>
</
archimedes
>