Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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                  Vitr. ci ha condotti a poco a poco a ritrouar la materia, & l'abondanza delle coſe, che uanno
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                  nel fabricare, & quaſi ci ha fatto naſcere dinanzi a gli occhi una coſa dall'altra con uno cui­
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                  dente ſucceſſo, & accreſcimento dell' Arte. </s>
                  <s id="s.001472">& ſi ha eletto non tutte le maniere del fabricare,
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                  perche le fabriche fatte dalle genti roze, o fatte per neceſſità ſono d'infinite ſorti, & lo infinito
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                  non cape ſotto la dottrina de i precetti: ma uuole trattar di quelle, che dalla ciuile uſanza, & per
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                  commodo, & per bellezza ſono degne di eſſer conſiderate, et inteſe.
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                  <s id="s.001473">Ma ſe alcuno uorrà diſputare dell'ordine di queſto libro penſando, che egli debbia eſ­
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                  ſere prepoſto a tutti gli altri: accioche egli non penſi, che io habbia errato, ne dirò la ra­
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                  gione. </s>
                  <s id="s.001474">Scriuendo io il corpo dell' Archittetura, io ho penſato di eſponere nel primo libro
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                  di che ammaeſtramenti, & diſcipline debbia eſſer ornata, & con certi termini preſinire
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                  le ſue maniere, & dire da che ella fuſſe naſciuta, & coſi quello, che fuſſe allo Architetto
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                  neceſſario iui io dimoſtrai. </s>
                  <s id="s.001475">& però nel primo libro io ho detto dell'officio dell' Arte; nel
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                  preſente io diſputerò delle coſe naturali della materia, che uſo elle habbiano nel fabricare,
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                  perche il preſente libro non dichiara onde naſce l'Architettura, ma d'onde ſono nate &
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                  con quali ragioni nodrite, & peruenute di grado in grado a queſta determinatione, & pe­
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                  rò in queſto modo al luogo, & ordine ſuo poſta ſarà la compoſitione di queſto uolume. </s>
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                  Come chi fabrica è tenuto rendere la ragione dell' ordine, che egli tiene, coſi chi compone
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                  un' opera, & inſegna un'arte, è obligato a dire perche prima, & perche poi habbia poſto le co­
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                  ſe in quell' arte contenute, per acquetar glianimi di chi fa fare le fabriche. </s>
                  <s id="s.001477">però Vitr. con grande
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                  humanità rende conto dell' ordine del preſente libro. </s>
                  <s id="s.001478">Et la ragione ſua in uirtù è queſta. </s>
                  <s id="s.001479">Non è
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                  conueniente trattare di alcuna coſa partitamente contenuta in un' Arte, prima, che egli ſi tratti
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                  de i principij di quell' Arte. </s>
                  <s id="s.001480">percioche niuno effetto è prima della cauſa ſua. </s>
                  <s id="s.001481">Se io adunque ( puo
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                  dir Vitr. ) trattato haueſſi prima della materia, che è trattatione particólare di queſt' arte, & non
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                  de i principij di tutta l'arte, io non hauerei uſato l'ordine, che ſi conuiene. </s>
                  <s id="s.001482">Il fine dello Architet
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                  to non ci ſarebbe ſtato manifeſto, coſa ſommamente neceſſaria, perche la cognitione del fine prece
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                  de ogni operatione. </s>
                  <s id="s.001483">Dapoi l'ufficio dello Architetto ſarebbe ſtato aſcoſo; i precetti dell'arte la­
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                  ſciate; La confuſione ci hauerebbe impedito il uero intendimento. </s>
                  <s id="s.001484">Meritamente adunque le coſe
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                  dette nel primo libro doueuano precedere a tutte le altre. </s>
                  <s id="s.001485">Ma perche il ſecondo libro contener
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                  debbia il trattamento della materia, ſimilmente è manifeſto. </s>
                  <s id="s.001486">perche la materia, è principio non
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                  dell' Architettura, perche l'Architettura non è fatta di legno, nè di pietra, ma delle coſe, che ſo
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                  no dall' Arti formate, & fabricate. </s>
                  <s id="s.001487">& è principio, & ſoggetto, nel quale ſi eſprime quello, che
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                  è nella mente dello Artefice, cioè l'ordine, la diſpoſitione, la diſtributione, la ſimmetria, la gra
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                  tia, & il decoro, & in ſomma, il perche, la ragione, il diſcorſo, la coſa ſigniſicante, come nel primo
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                  libro ſi dimoſtra. </s>
                  <s id="s.001488">Edunque al luogo ſuo il trattamento della materia. </s>
                  <s id="s.001489">Et ſi come nel primo li­
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                  bro s'è detto dell' origine dell' Arte, coſi nel ſecondo ſi tratta dell' origine del fabricare.
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                  <s id="s.001490">Hora io tornerò al propoſito, & dirò delle copie atte ad eſſer poſte in opera in che mo­
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                  do ſiano compoſte dalla natura,
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                  ( come ſono i legnami, le pietre & altre coſe )
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                  & con
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                  che meſcolanze, & principij ſiano i loro componimenti temperati, accio non oſcu­
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                  re, ma chiare ſiano a chi legge eſponerò con ragione. </s>
                  <s id="s.001491">perche niuna ſorte di materia, nè
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                  corpo è, nè coſa alcuna, che ſenza la unione di que principij, poſſa uenire in luce, nè eſ­
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                  ſer allo intendimento ſottopoſta, nè altramente la natura delle coſe puo hauere le ſode, &
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                  uere dichiarationi da i precetti de Filoſofi naturali, ſe prima non ſono dimoſtrate le cauſe,
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                  che in quelle ſi trouano, & con ſottiliſsime ragioni inueſtigate in che modo, & perche co­
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                  ſi ſiano. </s>
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                  Il ſapere conſiſte nella cognitione delle cauſe, & de i principij, & perche niuna coſa ſi troua
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                  al ſenſo ſottopoſta, che compoſta non ſia per la meſcolanza de i ſuoi principij, & le coſe s'inten­
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                  deno, come ſono, però è neceſſario trattare de i principij. </s>
                  <s id="s.001493">perche queſta cognitione ci dar à d'in­
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                  tendere qual materia ſia buona per una coſa, & quale per un'altra. </s>
                  <s id="s.001494">perche altra natura il Roue-
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