Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
Text
Text Image
Image
XML
Thumbnail overview
Document information
None
Concordance
Figures
Thumbnails
page
|<
<
of 520
>
>|
<
archimedes
>
<
text
>
<
body
>
<
chap
>
<
subchap1
>
<
pb
xlink:href
="
045/01/009.jpg
"/>
<
p
type
="
head
">
<
s
id
="
s.000036
">IL PRIMO LIBRO
<
lb
/>
DELL' ARCHITETTVRA<lb/>DI M. VITRVVIO.</
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000037
">AL NOME DI DIO GLORIOSO, io Da
<
lb
/>
niel Barbaro nobile Vinitiano mi ſono poſto
<
lb
/>
ad eſponere, & interpretare i dieci Libri del
<
lb
/>
l'architettura di M. Vitruuio. </
s
>
<
s
id
="
s.000038
">Mia intentione
<
lb
/>
è ſtata con qualche honeſta fatica di giouare
<
lb
/>
a gli ſtudioſi delle artificioſe inuentioni, & di
<
lb
/>
dare occaſione ad altri diſcriuere piu chiara
<
lb
/>
mente di quelle coſe (come che molte humanamente auuengono)
<
lb
/>
mi ſaranno dalle mani fuggite. </
s
>
<
s
id
="
s.000039
">Ecco benigno Lettore, che io non
<
lb
/>
diſidero premio ſenza fatica, nè con ripoſo cerco arricchirmi de be
<
lb
/>
ni altrui: giuſtamente richiedo la tua gratitudine: Huomini nati
<
lb
/>
ſiamo, & ciò che procede dalla humanità è atto di noi proprio, &
<
lb
/>
naturale, che uerſo altrui ſi eſſercita: imperoche ad altri uiuemo,
<
lb
/>
& l'un l'altro aiutamo. </
s
>
<
s
id
="
s.000040
">Solo Iddio nella ſua eſſenza raccolto, biſo
<
lb
/>
gno non ha di coſa, che non ſia eſſo: ma il tutto è di ſua gratia biſo
<
lb
/>
gneuole. </
s
>
<
s
id
="
s.000041
">Godiamci adunque di quella, & ſenza inuidia porgen
<
lb
/>
doci mano di pari paſſo tentiamo di peruenire a quella bella uerità,
<
lb
/>
che nelle degne Arti ſi troua: accioche con lo ſplendore della uirtù,
<
lb
/>
& della gloria, ſcacciamo le tenebre dello errore, & della morte. </
s
>
</
p
>
<
subchap2
>
<
p
type
="
head
">
<
s
id
="
s.000042
">VITA DI M. VITRVVIO.</
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000043
">
<
emph
type
="
italics
"/>
MARCO
<
emph.end
type
="
italics
"/>
VITRVVIO
<
emph
type
="
italics
"/>
fu al tempo di Giulio Ceſare, uiſſe anche ſotto il
<
lb
/>
buono Auguſto ne gli anni di Roma ſettecento & uenti ſette. </
s
>
<
s
id
="
s.000044
">Fu di ſtatura me
<
lb
/>
diocre, & de beni di fortuna non molto accommodato. </
s
>
<
s
id
="
s.000045
">Hebbe felice ſorte, ri
<
lb
/>
ſpetto al padre, & alla madre: imperoche con diligentia da quelli nodrito, &
<
lb
/>
bene ammaeſtrato ſi diede alla cognitione di molte Arti, per lequali peruen
<
lb
/>
ne all' acquiſto dell' Architettura: uiſſe molti anni, operò, & ſcriſſe, & uir
<
lb
/>
tuoſamente ſi conduſſe a i termini della uita: nè altra memoria di lui ſi truoua, che le proprie
<
lb
/>
compoſitioni: dalle quali ſi ha, quanto fin' hora s'è detto. </
s
>
<
s
id
="
s.000046
">& prima nella dedicatione dell' opera
<
lb
/>
dice.
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
<
s
id
="
s.000047
"> Ma hauendo il concilio de i Dei, quello conſecrato a i troni della immortalità, &
<
lb
/>
transferito nel poter tuo lo imperio del padre: lo iſteſſo mio ſtudio nella memoria di lui </
s
>
</
p
>
</
subchap2
>
</
subchap1
>
</
chap
>
</
body
>
</
text
>
</
archimedes
>