Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

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3731PRIMO aſcende, onde ſi ſchiua grande ſpeſa, & fa buono effctto; oltra il ſoſſo ſi fa la contraſcarpa, con un muretto, che ſoſtenta il terreno, acciò acciò l’ini-
mico
non coſi di leggieri aſcenda alla riua.
Gli antichi ogni tante paſſa ſaceuano le torri, come dice Vitr. imoderni fanno i Baloardi, caual-
lieri
, &
le piatte ſorme, le porte ſecondo il preſente biſogno, & alcune diſeſe nelle muraglie, come ſono le cannoniere, ò bombardiere, le-
quali
ſono ſpesſisſime, &
batteno la campagna per dritto, le Cortine ueramente eſſer non deono troppo lunghe ſenza Baloardi, ò cauallieri
trapposti
, &
quando fuſſero biſogna farli le piatte forme, lo effetto de Baloardi, è, fiancheggiare la Cortina, & batter la campagna; i lati de i
Baloardi
eſſer deono dalla Cortina difeſi.
La conditione della porta è tale, che auenga Iddio, che biſogni asſicurarla, non però eſſer deue in
modo
, che preſa da alcuno di dentro ſia diſeſa, &
ſicura, come ſpeſſo è accaduto, che la fortezza della porta è ſtat a cagione della preſa della
Città
;
bene, è, uero, che la porta deue eſſer ſicura dal nimico, & poter bitter di fuori, la doue s’oſſerua nelle terre ben ſortificate d’Italia, che
le
porte ſono aſcoſe, &
ad eſſe non mettono capo le ſtrade, di corſo alla dritta poſſono uenire le genti. Gli eſperti ſoldati non lodano il mu
ro
alto, perciò che è ſottopoſto alle artiglierie, le quali rouinandolo, empiono le foſſe, &
con le ruine danno la ſalita piu facile al nimico. Ho-
1110 ra dirò de Baſtioni.
Lodanſi i Baſtioni di ſorma triangolare, l’uſo, & la eſperienza l’ha dimoſtrato; deue eſſere il Baſtione ne gli anguli del-
le
muraglie, perche poſſa diſendere i fianchi, &
ſia ſuperiore à gli inimici, Ma la ſomma del fortificare è ridotta à queſto da alcuni, che ſcrit-
to
ne hanno, che il munire delle Città è quando che i difenſori ſono ſicuri, quando ſi può uietare il nimico, &
quando anco egli ſi può ſcac-
ciarlo
, ſi uieta con l’acqua, col foſſo, &
col muro, la foſſa uieta, & per la diſceſa, & molto piu per l’aſceſa, quando ella è profonda, & pre-
cipite, & piu d’una, l’acqua ſortiua ne i luoghi non ſi può leuare, ſe è alta anniega, ſe è baſſa fa ſdrucciolare, impediſce i fuochi, La mura-
66[Handwritten note 6] glia eſſer deue groſſa, è fatta con le ragioni, che ha detto Vitr.
che molto bene ſerueno anco a nostri giorni; ſcacciaſi, & ſi tiene da lungi il
nimico
con le torri, Baloardi, argini, &
ſimil coſe fatte col predetto modo, la ſicurtà parimente de i difenſori è poſta nelle piazze di Baloar-
di
, nel muro ben fatto, &
ordinato in modo, che i fuochi, i colpi delle artiglierie quanto piu ſi può ſi ſacciano uani, & per queſte coſe ben
auuertite
ſi comprende molto bene quello, che io ho hauuto in oppinione, &
che anco mi è ſtato confermato dal giuditio del Conte Giouangia-
copo
Leonardi, che chi faceſſe la fortificatione ſecondo il modo preſcrittoci da Vitr.
ritrouerebbe grande beneficio anco à nostri giorni, anzi
2220 chi non auertiſce à quello, che faceuano gli antichi nel fortificar moderno, non la intende, &
però dice quel giudicioſo gentil’huomo, & hono-
rato
Cauallieri, che tutte le fortificationi ſtanno in queſte coſe, che ſono la Cortina, il Fianco, la Strada, &
Piazza oue ſi poſſano ope
rare
le genti, &
le machine, che difendono, & tutte ſi uedono notate da Vitr. Vediamo, che ci inſegna come ſia da fondare, & come da ti-
rar
le muraglia ad alto per farla ſicura, &
che egli ſcopre il contraforte molto meglio di quello, che facemo noi per quelle parole.
Pectinatim diſpoſiti quemadmodum ſerræ dentes.
Cum enim ſic erit factum, tuncita oneris terreni magnitudo.
Et il reſto, Pare, che ſia queſta differẽza tra quella di quei tempi, & noſtri, che l’ Autore loda il Torrione tondo come piu atto à reſiſtere alle ma-
chine
oppugnatorie, biaſma gli anguli, perche ſono piu disſipabili, &
coprono gli inimici, che non poſſono eſſer battuti da due lati, come nel
tondo
.
Maſe auertimo bene la medeſima dottrina ſerue à noſtri tempi, perciò che ſiamo tenuti à fuggir gli anguli tutti, ſiano piani di linee
3330 dritte, curui, acuti, ottuſi come ſi ſiano, ſiamo obligati tirar le faccie de i Fianchi de i noſtri Baloardi con fuggir piu, che ſi può gli anguli, per
che
ſi faccia legatura migliore, che non fa l’angulo, ilquale può eſſer tagliato dall’artigliaria, che faria luogo ſenza difeſa.
Fa lo angulo il me-
deſimo
danno, che dice Vitr.
percioche il nimico reſta coperto, ci moſtra il Fianco, ilquale con la regola de gli antichi potemo eſſequire con le
noſtre
artiglierie, perciò che uogliamo che ſian diſtanti uno tiro di ſaetta, che il nimico poſſa eβer offeſo dalla deſtra, &
dalla ſiniſtra. Noi
applicando
queſta dottrina alla noſtra fortiſicatione facemo la distanza di modo, che la noſtra artigliaria offenda da due lati, &
che poſſa ca-
ſtigare
colui, che preſumeſſe uoler fabricare di terreno tra l’uno, &
l’altro Fianco. Le Torri che ci moſtra, è, ragioneuole, che fuſſero ſicure,
poi
che uuole, che i diſenſori posſino ſtarui per la difeſa.
Ne i ſoldati, ne le machine ſtate ſariano con ſicurezza ſe non haueſſero hauuto le
ſue
ſpalle gagliarde ſecondo l’offeſa delle machine deſcritte nel Decimo Libro.
Noi ſe haueremo queſta conſideratione ſecondo la mente del-
l’Autore
, uedremo, che ci moſtra, che le ſpalle de noſtri Fianchi eſſer deono ſicure, le piazze di quelli ſpacioſe.
Hauemo anco di qual modo
far
ſi deono le ſtrade ſortite, doue uuole, che non ſian ritte, ma curue, di modo, che il nimico eſſer poſſa offeſo dal lato deſtro, oue non era lo
4440 ſcudo.
Noi ſeguendo quefta auuertenza faremo ſempre le nostre ſortite, che fuggiremo lo riſchio, che il nimico non potrà entrare meſcola-
tamente
co i noſtri entro la ſortezza, come è molte uolte auuenuto à quelli, che non hanno hauuto queſta conſideratione.
Vuole anco Vitr.
che hauer ſi debbia grandisſima conſideratione alla qualità de ſiti, nei quali ſi fanno le Fortezze, perciò che non ſempre ſi procede à uno isteſſo
modo
, perche ſe ci trouamo in luogo eminente baſtano i Terrapieni con l’altezze della Torri, ma ne i luoghi à quali il nimico può uenir à pie
piano
da luogo alto, inſegna, che ſia da fare il foſſo, perciò che grande è il uantaggio del nimico contra una Fortezza, quando egli ſi troua ha-
uere
il ſito alto, con l’aiuto del quale le machine oppugnatorie poſſano fare la offeſa maggiore, perche con l’alto ſi ſcopreno i luoghi oue ſtan-
no
i difenſori con le lor machine, uengono battuti, &
leuati dalle difeſe, come à tempi noſtri faciamo ſimilmente con le artiglierie. I luoghi piani
ſono
ancho uãtaggioſi, ſe il nimico haueſſe il foβo, perche à un tratto l’Ariete, &
l’altre offeſe eſſer poſſono ſotto la muraglia. Moſtra come
ſi
è detto, che quella Fortezza, che ſi trouerà in luogo alto hauerà biſogno di foſſo, come l’altre, imperoche con grãdisſimo incoõmodo ſi con-
duceno
gli huomini, &
le machine cõtra i luoghi, che ſiano in monte, Similmente noifacemo le due muraglie alcuna uolta, come faceuano gli an-
5550 tichi, &
queſto quando per le ſpalle della muraglia non hauemo il ſito pari, come ci biſogna alzare, facemo il primo uerſo il nimico con i Con-
traforti
, facemo un’altro muro entro la terra, per ſoſtener il terreno, perche alzandoſi ci dia commodità da poterui mettere l’artiglierie, &

tener
ancho corpo di battaglia de fanti, per la iſteſſa ragione gli antichi coſi fabricarono in molti luoghi, oue poi hauemo il Terrapieno dopole
ſpalle
di altezzatale, che non ci faccia biſogno di ſoſtenerlo, non facemo altro, che la ſola muraglia, che uolta la faccia all’inimico, che quando
coſi
ſiatorna à maggior commodità de i difenſori, i quali per ogni uia ſenza hauer à ſalire per una ſtrada, ò per due poβono ageuolmente per
la
difeſa montare in ogni loco con le ſue machine.
Queſte coſe conformi ſono à quelle, che io ho ſempre giudicate eſſer di Vitr. & de nostri
tempi
.
Ma molto piu belle coſe, & dimande il detto Sig. Giouangiacopo ci farà uedere ſopra la preſente materia, imperoche in un Libro, che
egli
ſà delle fortificationi de i tempi noſtri, tratta particolarmente d’ogni coſa, ne ci laſcia deſiderar altro nella preſente occaſione, ſolo in fine
del
Libro io ponerò l’indice di queſta materia trattata nel Libro delle ſortificationi, acciò che uenendo egli in luce, ſia con piu deſiderio abbrac-
ciato
, ò non uenendo gli huomini ſtudioſi ſapiano, che coſa auuertire, &
conſiderar ſi debbia nella materia del fortificare.
6660
Le Caſtella deonſi fare non quadrate, ne di anguli, che eſchino fuori, ma deono piu preſto girare, acciò che da piu parti
il
nimico ueduto ſia, perciò che quel luogo, di doue eſcono gli anguli difficultà ſi difende, imperò che lo angulo,

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