Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

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132117QVARTO. nice diſoprd, poi ſi comparte lo ſpacio, che è ſopra il lume, in queſto modo, prima il ſopraciglio ò ſopralimitare è della groſſezza delle crte di ſopra, et ſi piglia
poi
la ſeſta parte della groſſezza dell’erta ò del ſopraciglio, ſi ſa una cimaſa, il cui ſporto è tanto quanto la ſua groſſezza, &
ſi deue ſcolpire la cimaſa lesbia col
ſuo
tondino, ò aſtragalo, che ſi dica, &
qui auuertir douemo che questa cimaſa à torno le erte, perche della cimaſa del ſopraciglio Vitr. ne parla ſubito, & dicen
do
, che ſopra quella cimaſa, che è nel ſopraciglio ua lbyperthiro, egli dimoſtra che, qui intende d’un’ altra cimaſa, ſimilmente dicendo, che ſopra quella cimaſa, che
è
nel ſopraciglio, egli dimostra, che nella groſſezza, ò altezza del ſopraciglio, egli s’include la cimaſa, &
è posta ſopra il ſopraciglio, ſimilmente ſopra la cimaſa,
che
è nel ſopraciglio ua lhyperthiro, ò ſopraporta, ò ſreggio, che ſi dichi, &
queſto è della groſſezza del ſopraciglio, & s’include ancho eſſo in la cimaſa Dorica, &
il
tondino ò aſtragalo lesbio di baſſo rilieuo.
perche queſti membri non deono hauer molto ſporto: ſopra il freggio ò ſopraporta ua la corona piana con la ſua gola
come
dimoſtra la ſigura.
Ma quello che dice Vitr. Ma dalla deſtra, & dallaſiniſtra gli ſporti ſi deono ſare in queſto modo, che le margini uen
ghi
in fuori, &
nella cima le gole è cimaſe ſi congiugnino inſieme. Egli ſi deue intender, che le cimaſe, che ſono nello hyperthiro ò ſreggio, ſporti-
no
in ſuori, &
ſul taglio dieſſe, che Vitr. dice in ungue ſi congiugnino le cimaſe, che uoltano non à torno, come dice il Filandro, ma dalla deſtra & dalla ſinistra
1110 uerſo il parete da ilati, accioche quella parte di ſporto del ſopraſrontale ò hyperthiro non reſti dalle bande ſenza ornamento:
La corona benche ſia alta, è pe-
ſecondo che dice Vitr.
ſe ne troua eſſempio; nel testo e mal ſcritto la doue dice del ſopraciglio ſia queſto la groſſezza, biſogna leggere. Il ſopraciglio ſia quan-
to
la groſsezza.
Vitr. ragiona in questo luogo del componimento della porta Ionica, & ſi laſcia intendere. Corſa è la ſaſcia delle impoſte ò antepagmenti, la prima corſa è la piu
uicina
al lume.
Ancones ſono certe meſole dalle bande delle porte à ſimiglianza della lettera S. che con i loro capi ne i rittorti delle uolute ſe intricano, & ſono
dette
Prothirides in Greco, quaſi antiportali, pendono dal diſſotto della cornice longo le erte à piombo dal baſſo del ſopraciglio, oltra la ſoglia, come ſi uede nella
ſigura
, ne qui ancho ſi deue credere, che la porta lonica habbia la cornice, come la Dorica à liuello de i capitelli, perche Vitr.
non lo dice, & coſi l’oppoſitione del
Filandro
ua giu.
Detto ha Vitr. delle porte inquanto à quello, che ſi ſa di ſopra, di ſotto, & dalle bande di marmi, ò di pietre, hora tratta dell’opera, che ua di legname, o ue-
di metallo, che ancho di metallo ne ſaceuan gli antichi.
Noi dichiariremo alcuni uocaboli per ſare la intellgenza di Vitr. piu eſpedita. Ianua non è altro,
che
il primo adito, &
la prima entrata del tempio detta da Iano, à cui conſecrato era ogni cominciamento, il resto communemente ſi chiamaua hoſtia, cioe porte,
prendoſi
come ſi uoglia, ò uerſo la parte interiore, ò uerſo la eſteriore, ò rauolgendoſi, comes’ uſa, i Greci le chiamarono Thyras, la onde il uono ſi chiama hypothy
ron
, i lati delle porte ſi dicono Ante, ò Paraſtade, et dalle Ante gli adornamẽti ſon detti Antepagmenta:
Fanno differenza i latini tra queſti nomi Ianua è porta, per
che
uogliono, che porta ſia propiamente quella della città &
delle ſortezze, ma Ianua d’altri ediſicij. Conſondono i nomi poi, & hanno per lo iſteſſo Ianua, & O-
ſtium
.
Poſticum è la porta di dietro detta da Greci Pſeudothyron, quaſi ſalſa porta. Anticum è la porta dinanzi. Le porte di legno, & gli adornamenti ſuoi coſi
ſi
ſanno, i ſuſti che entrano ne i cancani nominati da Vitr.
ſcapi cardinales, ſi deono ſare in queſto modo, che prima ſappiamo l’altezza del uano, ò lume della por-
4440 ta, &
queſta diuidiamo in dodici parti, poi ſacciamo detti ſuſti longhi per la duodecima parte come ſe il lume ſuſſe di 12. piedi ſi darebbe un piede alli ſusti, cioè mez-
zo
piede à quello di ſopra, &
mezzo à quello di ſotto. queſti ſusti con i capi ò teste loro entrano come maſcoli nelle ſemine, è cardini loro, cioè Cancani, uno de qua
li
è nel limitar di ſopra, l’altro nel limitar di ſotto.
la doue ſono le lettere q r. V ſauanſi anticamente questi modi per tenere le porte ſoſpeſe, accioche in quelli Can
cani
ſi riuolgeſſero i ſuſti, che ſoſteneuano le porte.
Grande ſacilità al chiudere, et aprire, poco carico à gli ediſicij, & piu sbrigata maniera era l’antica di quella,
che
hoggi di uſamo.
Tutto il legno piano della porta che era tra i ſuſti ſi diuideua in quadri, che Timpani latinamente detti ſono: queſti quadri erano circondati da
certe
liste, ò regole come cornici è gole.
però Vitr. ci da la ragione di eßi dicendo, che i quadri hauer deono tre parti di dodici dell’ altezza del uano, come é il qua-
dro
S &
le regole, deono eſſer compartite in queſto modo, che diuiſe le altezze del lume in parti cmque due ſe ne diano à gliorli & impagini di ſopra come è da t,
ad
, u, tre alle impagini di ſotto, come è da, t, ad x, ma ſopra il mezzo, cioè tra i quadri ò timpani nella diuiſione d’un quadro, &
l’altro ſiano poste mezze regole, &
delle
altre parti ſiano conſiccate alcune regole, ò liste di ſopra, alcune di ſotto, la larghezza delle impagina ſia per la terza parte del quadro, come è da y, z, la gola
per
la ſeſta parte della impagine, le lunghezze de i ſuſti per la metà della impagine;
& la cornice ouero l’ornamento della lista ſia di ſei parti è mezza di eſſa liſta.
5550 Qui è molto da conſiderare quello, che dice Vitr. perche molti s’hanno aſſaticato, & poi hanno detto a modo loro Io non aſſermo d’hauer trouata la uerità, ne pe-
niego d’eſſer lontano dalla ragione, però dico, che chi uuole ſormare una portta al modo di Vitr.
(per quāto io stimo) biſogna conſiderare, che alcune porte ſono
piu
adorne, altre meno, però le meno adorne alla Dorica, le piu adorne all’ altre maniere ſi ſaranno, per gli adornamenti a’elle porte ſono laſciati alcuni ſpatij piani,
&
quelli circondati d’alcuni rilieui attaccati, ò conſicati à detti piani, & intagliati di gole, & di liſtelli, è cornicetti, & altri adornamenti oltra di queſto i compar-
timeti
uarij di detti piani, &
di dette liste, & il ſar le porte intiere, ò di piu pezzi arreca minor ò maggior grandezza, & ornamento, però conſider ando quan-
to
ſi conuiene alla maniera Dorica, Io direi, che la prima compoſitione delle porte posta da Vit.
conuiene alla maniera Dorica, et le altre compoſitioni alle altre ma-
niere
, ilche con ragione potemo giudicare, perche la prima compoſitione è piu ſoda, l’altre ſono piu ornate:
Dapoi perche ſi uede mirabilmente conuenire il pri-
mo
compartimento alla Dorica, &
glialtri, alle altre maniere. Ecco detto ha Vitr. di ſopra. che la porta Dorica è larga al baſſo per cinque p@rti é mezza del-
le
dodici de ll’ altezza del lume, tutto questo uano nel chiudere la porta eſſer deue occupato dal legno ò dal metallo d’un pezzo ſolo, perche la larghezza della
porta
lo ſoſtenta.
Questo legno che empie il uano è adornato ſemplicemente, ha due piani uno di ſopra l’altro di ſotto, detti tmpani circondati da liste regole, & or-
6660 li, &
nella diſtributione de gli orli, che impagini egli chiama, egli uſa il compartimento ſopra detto & posto nella ſigura della porta dorica. Ma la doue egli dice.
I fuſti che ſono dianzi alla ſeconda impoſta Egli ſi deue intendere a questo modo, che il ſecondo pagmento, ò impoſta ſia un telaro dalla parte di den-
tro
della porta, che uadi à torno à torno, è ſcontri con gli ſpacij, che ſono tra i timpani, replum è come un ſreggio, ò piano tra un cimaſo &
l’altro come dimoſtra
la
ſigura.
Ma ſe le porte ſeranno in ſe ripiegate, & ualuatc (come dicono) le loro altezze ſeranno come le ſopradcette. Cioè come le Doriche Ma nella
larghezza
ſi aggiugnerà di piu tanto quanto è la larghezza della porta, ma ſe ella ſerà di quattro fori ſi aggiugnerà ancho l’al-
tezza
.
Queſte ſono le porte Ioniche, cioè quelle porte, che ſi aprono, & ſono di piu pezzi, & ſi aprono pur in entro, & perche la porta Ionica e piu largha
che
la Dorica, però dice Vitr.
Ma nella larghezza ſi aggiugnerà di piu tanto quanto è la larghezza della porta. & perche le porte Attiche erano, ancho
piu
larghe, come quelle, che ſi ripiegauano in piu ſusti, però à queſte ancho ſe le da maggior altezza, &
però Vitr. dice, Ma ſe elle ſeran di quattro ſori egli ſi
aggiugner
à ancho l’ altezza.
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