Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

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117102LIBRO con la ſua gola, ò Cimaſa, oltra la gola dritta quanto è la faſcia di mezzo dello Archltraue, lo ſporto del gocciolatoio
con il Dentello far ſi deue quanto è l’altezza del freggio alla gola di ſopra del gocciolatoio, &
in ſomma tutti gli
ſporti hanno piu del leggiadro, &
del bello, che quanto i membri hanno di altezza tanto habbiano di ſpotto. II Tim
pano, che è nel faſtigio, ò Fronteſpicio deue eſſer alto in modo, che miſurata ſia tutta la fronte del gocciolatoio dalla
eſtremita della Cimaſa, &
diuiſa quella longhezza in partinoue, & di quelle una nel mezzo nella ſommità del Tim
pano ſia poſta, pur che contra gli Architraui, &
i liſtelli delle Colonne riſponda à perpendicolo. Le corone che uan-
no ſopra il Timpano, egualmente à quelle da baſſo oltra le Sime ò gole dritte collocar ſi deono, di ſopra le corone ò
gocciolatoi uanno le Sime ò gole dritte Epitithide nominate, piu alte l’ottaua pate dell’altezza dei gocciolatoi.
Le
ſommita Acroterie dette, quelle che ſopra gli anguli uanno deono eſſer tanto alte, quanto il Timpano nel mezzo,
ma la ſommita di mezzo piu alte l’ottaua parte delle Angulari.
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Hauendo io dichiarito di ſopra tutto il preſente ordine, & laſciandoſi Vitr. molto bene intendere nel preſente luogo, io non penſo, che biſogno,
ſia dimorarui piu ſopra, però ſeguitando ſi danno alcuni auuertimenti, &
regole della Eurithmia.
Tutti i membri che andar deono ſopra i capitelli delle Colonne, cioè Architraui, Freggi, Gocciolatoi, Timpani, Faſti-
gi, Pilaſtrelli, tutti dico deono piegare in fuori per la duodecima parte ciaſcuno della ſua fronte, accioche ſtandò noi,
à, dirimpetto alle fronti ſe due linee all’occhio ſi ſtenderanno, &
una tocchera la parte di ſotto, & l’altra la parte di
ſopra d’alcuno di que membri, quella che tocchera la parte ſuperiore ſera piu longa, &
coſi quanto piu longo il ue-
dere della linea procede, nella parte di ſopra, fara lo aſpetto piu lontano, &
che pieghi in dentro uerſo il muro, ma ſe
piegheranno come è ſcritto di ſopra, all’hora ci pareranno alla uiſta dritte à Perpendicolo.
Bella ragione di proſpettiua è questa che Vitr. adduce nel preſente luogo, alla cui intelligenza biſogna prima porre la ſua intentione, come una
concluſione, dapoi prouarla, con la ragione della Proſpettiua.
Dice adunque, che ogni membro, che ſopra i capitelli ſi pone deue nella ſua
2220 fronte eſſer partito in dodici parti, et ciaſcuno piegar uer ſo la fronte ſua una parte delle dodici, et la ragione è fondata nella Profpettiua, queſta
uuole, che i raggi del uedere eſchino da gli occhi per dritta linea, et che tra quelli ci ſia una certa distanza, &
che la figura ſotto quelli ſia
un conio, la cui punta ſia nell’occhio, &
la Baſa con tegna i contorni, ò uero i termini della coſa ueduta. Hora ſtando questo ne ſegue, che gli
anguli hora ſeranno minori, hora maggiori, pero una isteſſa coſa auuicinandoſi all’occhio fara lo angulo maggiore, &
allontanandoſi lo fara
minore, il ſimil ſegue dell’altezza de gli anguli, del ſito deſtro, &
ſiniſtro, & dell’egualita, la doue quelle coſe, che ſotto anguli maggiori ſi
uedeno pareranno maggiori, &
minori quelle, che ſotto minori ſi uederanno, & ſotto gli alti, alte, ſotto basſi baſſe, ſotto deſtri deſtre, ſotto
ſinistri ſiniſtre, ſotto eguali, eguale, &
ſotto piu anguli ſi uedeno meglio, & piu ſpecialmente, però Vitr. conſiderando, che ſe i membri fuſſe-
ro, à, piombo dritti la parte di ſopra ſarebbe piu lontana dalla uiſta, che la di ſotto, ilche ſi uede tirando dall’occhio due linee à quelle parti,
perche la linea che ua alla parte di ſopra di quella, che ua alla parte di ſotto, è piu longa, &
però l’opera ci parerebbe piu ſteſa, & riuolta al
di ſopra per uederſi ſotto raggio piu lontano, però uuole egli, che piegamo in fuori la parte di ſopra, per la duodecima parte della ſua ſronte,
3330 perche la linea del uedere farasſi piu uicina.
L’angulo maggiore, & l’opera piu dritta ci parera, ilche ſi uede per la ſigura qui ſotto, doue
l’occhio e.
a la linea che ua alla parte di ſopra a b. ſtando la parte dritta, la linea che ua alla parte di ſotto a c. la linea, che ua alla parte di ſopra
piegata in ſuori per la duodecima parte dell’altezza della ſronte d’un Architraue e d.
l’Architraue e f. ecco che è maggiore ſpatio da a à b. che
da a à d.
& pero biſogna che l’Architraue e ſnon uegni dritto come b c. ma pieghi in frronte come d c. per la duodecima parte della ſua ſron-
te, che è d b h è.
d. b. perche d. c. parera dritto come parera b c. piegato in dentro, & diſteſo, pero è neceſſario auuertire à questo, e ſpecialmente
doue ſono le fabriche alte, è i membri grandi leuando, ò, togliendo ſecondo chericerca il ſito, la distanza, &
l’occhio, ſeguita la ragione della
ſcannellatura delle Colonnè.
53[Figure 53]e f b c d a
Le ſcanellature delle colonne eſſer deono uentiquattro, cauaſe in queſto modo,
che poſta la ſquadra nel cauo della ſcãnellatura, &
raggirata tocche in modo,
con le ſue braccia dalla deſtra, &
dalla ſiniſtra gli anguli delle ſtrie, che la pun-
4440 ta ò angulo della ſquadra ſi moua facilmente ſenza impedimento toccando
con la ſua girata.
le groſſezze delle ſtrie, ò pianuzzi deonſi fare quanto ſi tro-
uerà l’aggiunta nel mezzo della colonna.
Nelle gole dritte ò Sime, che ſopra
i gocciolatoi ſono ne i lati dei Tempi deonſi ſcolpire le teſte de Leoni coſi
poſte, che contra ciaſcuna colonna quelle primamente ſiano diſſegnate, ma
le altre con egual modo diſpoſte, ſi che ciaſcuna ſotto ciaſcuna tegola poſta
ſia con riſpondenza, &
miſura, ma quelle teſte, che ſeranno contra le colon-
ne, forate ſiano al canale, che dalle tegole riceue l’acqua piouana, ma le te-
ſte di mezzo ſiano ſode, &
piene, accioche la forza dell’acqua, che per le tego
gole nel canale diſcende, non uegna tra gli intercolunni, &
non bagni le per-
5550 ſone, che paſſano di ſotto, ma quelle, che ſono ſopra le colonne paiano, che
uouitando mandino fuori gli eſiti dell’acque.
La ſcannellatura della colonna è fatta ad imitatione delle falde delle uesti ſe-
54[Figure 54] minili, in questa ſi deono intendere alcuni uocaboli, &
poi il modo di
formare le dette parti.
Il primo uocabulo è quello, che Vit. chiama Strix.
ſecondo quello che è detto, Stria, il terzo, Ancones. E adunque Strix il
cauo, &
il canale iſteſſo, ma Stria è lo ſpatio che è tra un cauo, & l’altro
detto pianuzzo.
Ancones ſono le braccia della ſquadra, laquale é fat-
ta di due righe, che da Vitr.
Ancones dette ſono. Siano icanali uenti-
quattro, cauati in ſemicircolo, prouati con l’angulo della quadra, che toc
6660 che il ſondo del cauo, &
con le braccia, che tocchino gli anguli de i pia-
nuzzi, la groſſezza de quali ſi ſarebbe à punto quando noi ſapesſimo
bene come ua la gonſiatura della colonna ſecondo l’opinione di Vit.
Noi
qui ponemo la Figura.
Io ho deſcritto, quanto io ho potuto diligentemente in que-
ſto Libro le diſpoſitioni dei Tempi Ionici, nel ſeguente io
eſponero, quali ſiano le proportioni de i Tempi Dorici,
&
Corinthij.
Conclude Vitr. & dice quanto ba trattato ſin bora, & dice bauer detto
con diligenza le ragioni de i Tempi lonici, &
promette diuoler tratta-
7770 re nel ſeguente Libro delle miſure de i Tempi Dorici, e Corintij, pero
douemo auuertire alle coſe dette, come à coſe pertinenti alla ragio-
ne lonica.
IL FINE DEL TERZO LIBRO.

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