Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

Table of figures

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[141] b b a e e d c 12 11 10 4 5 6 7 8 9 ♊ ♈ ♉ ♓ ♒ ♑ ♋ ♌ ♍ ♎ ♏ ♐
[142] ♋ ♌ 7 8 9 10 11 12 ♍ a c ♎ b ♏ ♐ ♑
[143] 11 ♊ ♋ ♌ ♈ orientale ♎ ♓ ♏ ♒ ♑ ♐ ſtilo ♑ ♐ ♏ ſtilo ♎ ♓ occidentale ♍ ♉ ♌ ♉ ♋ ♊ 8 7 6 5 4 3 2 1
[144] 120 110 110 H A R 80 70 60 50 40 30 20 10 B 10 20 30 40 50 60 70 80 I G H 100 110 120 6 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 E F D
[145] auiḿ biems 27 22 21 20 @@ 16 17 16 15 14 13 15 3 0 15 3 1 15 3 0 15 3 1 15 3 1 15 2 8 10 20 3 0 10 203 0 10 20 3 0 10 20 3 0 10 20 3 0 10 20 30 uer æſtas 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 15 3 1 15 3 0 15 3 1 15 3 0 15 3 1 15 3 1 10 20 3 0 10 20 3 11 20 20 3 0 10 20 3 0 10 20 3 0 10 20
[Figure 146]
[Figure 147]
[148] A B Vn’ Animal, che portogli un’ Vaſo beue con ſtrepito.F Vna canna torta che uota un’ uaſo.D Vn’ Animal che beue da una conca riuerſcia.B Vn’ Satiriſco, che tiene un’ vdro gonfio. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 E A F D B
[149] 1 @ 2 3 4 5 6 7 8 9 10 A 11 R 12 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 T 12 I H M L F C A D C 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
[150] TAVRO GEMINI GANCER LEO VIRGO LIBRA SCORP SAGIT CAPRKOR @@VAR PIS ARIE TEAPRILE MAZO ZAGNI IVGLIO AGOSI SET OTT NOVE DEC@B GEN @ERRA MZOI II III IIII V VI VIL VIII VIIII X XI XII I II III IIII V VI VII VIII VIIII X XI XII
[151] GIVGNO 30 LVGLTO 31 AGOSTO 31 SETTENIPR 30 OTTOBRE 31 NOVEMBRE 31 DECEMBRE 31 GENARO 31 FEBRARO 28 MARZO 31 APRIZE 30 MAGGIO 31 10 20 30 10 20 30 10 02 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30 10 20 30
[Figure 152]
[153] S S I I D B A E G F L I K
[154] F la Taglia di ſopra, & il luogo doue ella ſi lega.L la Taglia di ſotto detta Artemone, e Paſtecca, et in Greco Epagon.*** il Peſo.A la Leua, che s’appunta in terra, e Lenguella è detto il ſuo capo.3 il Peſo.1 la ſotto Leua detta Hypomochlium, & Preßio in latino.2 la Leua ò Manouella detta Vectis in latino, Mochlion in Greco.V il Marco, in latino detto Equipondium, in Greco Sferoma.Q S Lances.X Lances.R Anſa Examen Lenguella.8 Cuneus Cugno.7 9 Stanga. # 10 Peſo.H G Manico ò Stanga.M Peſo.O N Coclea la Vida.D i Pali.L doue ſi attacca la Pastecca detta Artemo.C Chelonia le orecchie.F la Regola.B Antarij funes le Sartie.E il luogo de i Menali. E F L F L B E C F D D L D D R X X 3 A I 9 7 10 F H C D A 8 H G O N K L M
[Figure 155]
[Figure 156]
[157] A. Acqua in arca æared depreſſa. B. Delfini ærei. C. Modioli ærei. i Moggetti di Rame. D. Le Regole in forma di ſcala. E. Taxilli, taſſelli di tre dita alti.F. Cathene Cymbala tenentes. G. Infundibulum Inuerſum. Tramoggio detto Phigeus. H. Fiſtulæ le Canne per le quali, lo aere dalli Moggetti entra nelTramoggio. I. Vestes, Stanghe. K. Manubria, Manichi, che ogni uolta che ſi preme li Taſti ſi uoltano, & apreno le Nari, che mandano il uento allecanne de l’Organo, che ſuonano. L. Pinne ſub quibus ſub lingulæ omnium organorum.i.i taſti e lenguelle. O. Le Regole tra’l Sommiero detto Pinax, & iregiſtri. P. Pinna depreſſa, un tasto calcato. Q. Tabula, il Sommiero. R. La Figura de i taſtiſeparata perche meglio s’intenda. S. Lingulæ, lenguelle.T. Ceruicu’a, il collo, o la canna. V. L’acqua cacciata in ſu tra. Parca e il Tramoggio dal uento delli Moggetti. X. Pars arcæ, parti dell’ arca.Quell punti nella forma de i Tasti ſeparata ſono, fori del Sommier, che danno il uento alle canne. L P K R E V A T Q X E A V E X H F O B D D C H
[158] IL FINE.DEVSADIVVATVOLENTES
[159] O Cim@ſium.P Af@@agele.2 Apophige.T Catheti.V ij O P Q D F G O P Q A D F C D B C T 1 2 3 4 1 1 2 2 3 3 4 4
[160] C G O P E B F
[161] C G D O P E B F
[162] D P O E
[Figure 163]
[Figure 164]
[Figure 165]
[Figure 166]
[167] SOLI DEO ONORIN VIA PERFRANCESCOMARCOLINICONPRIVILEGIMD LVI.
[Figure 168]
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197178LIBRO
Anchora ſe alcune figure uirili ſoſtentano i mutuli, ò le corone, i noſtri chiamano Telamoni, ma p erche coſi le chia-
mino, egli non ſi troua ſcritto nelle hiſtorie, i Greci le chiamano Atlanti, perche nella hiſtoria Atlante è ſormato
à ſoſtenere il mondo perche coſtui primo fu, che con prontezza d’animo hebbe cura di laſciare à gli huomini il cor
ſo del Sole, &
della luna, i naſcimenti; & gli occaſi di tutte le ſtelle, & le ragioni del girar del mondo, & per queſto
da Pittori, &
ſtatuari è formato per quello beneſicio ſoſtenere il mondo, & le ſue figliuole Atlantide, che noi chia
miamo Virgilie, &
i Greci Pleiade con le ſtelle nel Cielo ſono conſecrate. Ne io ho propoſte tal coſe, perche ſi mu-
te la uſanza de i uocaboli, &
del parlare; ma perche non ſiano aſcoſe, à chi ne uuole ſaper la ragione. lo ho eſpoſto
con che ragione ſi fanno le fabriche d’Italia, &
di Grecia; & ho ſcrittodelle miſure, & delle proportioni di ciaſcuna
maniera.
Adunque perche della Bellezza, & Decoro, eſtato ſcritto di ſopra, hora ſi dirà della fermezza, in che mo
1110 do poſſa durare ſenza diffetto alla uecchiaia.
Pareua à Vitr. che l’huomo facilmente ſi poteſſe ingannare leggendo, ò udendo i nomi Greci, & i nomi Latini delle parti delle ſabriche, perche tra
quelli ui è non poca differenza, però per rimediare à queſto diſordine, egli ba uoluto in queſto luogo ragionare delle parti de gli ediſici de i
Greci, &
eſponere iloro uocaboli molto diſſerenti dalle uſanze italiane. Et pero dice, che i Greci non uſauano gli atrij. Credo io perche non
haueuano quella occaſione, che haueuano Romani della grandezza.
Benche ancho quellinon erano ſenza, perche ſaceuano le ſtanze delle
donne belle, &
ſeparate da quelle de gli buomini, non uſando adunque gli atrij, che appreſſo Rom. erano appreſſo le porte. Subito che egli
s’entraua in caſa era una entrata coperta non molto larga, che da una parte haueua i luoghi de i caualli, &
dall’ altra le stanze de portinari,
&
in fronte u’era un’altra porta, & quel luogo che era tra una porta, & Paltra ſi chiamaua Thirorio coſi detto quaſi ſpacio tra le porte, &
queſto era in luogo di atrio, ò di ueſtibulo, per la porta di dentro entrauano in un bel Periſtilio, ò colonnato, ilquale haueua le colonne da
tre lati, cioè dal lato della porta, &
dalla destra, & dalla ſiniſtra, ma nella ſronte à dirimpetto della porta, che guardaua al meriggie era
2220 una apritura amplisſima, ſopra gli anguli della quale erano drizzate due gran pilaſtrate, che ſostentauano un traue maestro, ſotto questa
apritura, era uno ſpacio coperto longo un terzo meno dell’apritura, ma nel parete opposto, &
da i lati erano le porte delle ſale grande, doue
ſtauano le matrone à lauorare, &
dalla deſtra, & dalla ſiniſtra di queſte apriture eran poſti i cubiculi, cioè camere, & anticamere, ò camini,
che ſi chiamino al modo noſtro, ma d’intorno i portichi era quello, che dice Vit.
chiar amente, i cubiculi, i tinelli, le stanze de ſamigliari.
Et queſta parte è quella che appartiene alle donne, il resto è de i compartimenti delle stanze de gli buomini, ilche è ancho maniſeſto in Vit. Segui
ta poi, à dichiarire le diſſcrenze d’alcuni uocaboli uſati da Greci, &
preſi in altra ſigniſicatione da Latini, & dona la ſua parte all’uſo, ap-
preſſo ilqual è la forza, &
la norma del parlare, ne conuiene ad huomo ſaldo contender de nomi là, doue s’intende la coſa, noi ne noſtri com-
mentari Latini piu ampiamente ragionamo di queſti nomi, conuenienti à Latini, perche bora ci può baſtare hauerli nel traccorſo della interpre
tatione accennati.
Reſta qui, che io dica alcuna coſa del modo, che uſauano gli antichi per ſcaldarſi. Io ho hauuto in queſta materia due co-
ſe prima l’Architetto, che fece il Palazzo d’Vrbino laſcia ſcritto, che la ragione, perche non hauemo gli eſſempi de i camin de gli antichi, e per
3330 che i camini ſtauano nella ſuprema parte della caſa, laqual’ era la prima à rouinare, però non ſi ha ueſtigio de camini, ſe non in pochi luoghi
à pena conoſciuti, poi, ne dalla forma doue ſi trouano.
Ne è uno appreſſo Peruggia ſopra il pianello in uno antico ediſicio, che haueua certi
mezzi circoliſopra iquali ſi ſedeua, &
nel mezzo una bocca tonda d’onde uſciua il ſumo, era in uolto circondato da muri, largo ſei piedi,
longo otto come la figura, a.
l’ultimo e a Baie appreſſo la Piſcina di Nerone, che era in quadro di larghezza di piedi 19. per ogni ſaccia, nel
cui mezzo erano quattro colonne con lo Architraue, ſopra ilquale erano le uolte d’altezza di piedi 10.
ornate di belle figure di stucco, nel
mezzo era come una cuppoletta Piramidale con un bucco in cima, di doue uſciua il ſumo.
Similmente non molto lontano da Ciuità ueccbia
ne è uno quaſi della iſteſſa grandezza, che da gli anguli uſciuano quattro modioni, ſopra iquali ſi poſauano quattro Architraui, ſopra iquali
era la Piramide del camino, d’onde uſciua il ſumo, &
nel parete per ogni ſaccia eran due picciole ſineſtre, con un hemiciclo in mezzo doue
poteua ſtare qualche ſigura, erano quegli hemicicli alti dal pauimento piedi quattro.
444097[Figure 97]A

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