Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

Table of figures

< >
[Figure 71]
[Figure 72]
[73] A
[Figure 74]
[Figure 75]
[76] I K D B L M C E H n n n A F G
[77] 8 7 6 1 O 1 O 1 5 4 10 3 9 2
[Figure 78]
[79] HARMONICOdiesidiesiditonoCHROMATICOſemitnoijoſeimtuonofriemituonoDIATONICOſemituonotuonotuono
[80] Diateſſaron.Quarta.Seſquiterza.Diapente.QuintaSeſquialtera.Semituono con Diapente.Tuono con Diapente.Semiditono con Diapente.Diapaſon.Doppia.Ottaua.Diatessaron.Diapason con DiapenteDiapason.Diapente.Diatessaron. 24 18 16 12 8 6
[81] ArmonicoChromatico molleChromatico non languid@Diatonico molle.Molle intentoEgualeSintonoDiatonico. 92 216 1{1/4} 69 345 1{1/23} 15 360 1{1/45} 8 368 70 210 1{1/15} 42 252 1{1/14} 18 270 1{1/27} 10 280 22 66 1{1/6} 11 77 1{1/11} 7 84 1{1/21} 4 88 21 63 1{1/7} 9 72 1{1/9} 8 80 1{1/20} 4 84 56 168 1{1/8} 21 189 1{1/7} 27 216 1{1/27} 8 224 3 9 1{1/9} 1 10 1{1/10} 1 11 1{1/11} 5 12 24 72 1{1/9} 8 80 1{1/8} 10 90 1{1/15} 6 96 64 192 1{1/8} 24 216 1{1/8} 27 243 hem 13 2@6
[82] VniſſonoTuono.Semituono.Ditono.Semiditono. A C B
[83] Diat.Diat.Diateſ.Diapen.Diateſ.Diapaſon.Proslamuano-menos.Lycanos Hypa ton.Lycanos Me-ſon.Paranete ſinne menon.Paranete Die-Zeugmenon.Paranete Hy-perboleon.Meſe.Terza Regione data al Diatonico.Diat.Diat.Diateſ.Diapen.Diateſ.Diapaſon.Proslamuano-menos.Lycanos Hypa ton.Lycanos me-ſon.Paranete Sin-nemenon.Paranete Die-Zeugmenon.Paranete Hy-perboleon.Diateſ.Diapente.Diat.Diat.Diat.Diapente.Diateſ.Parameſe.Parhypate hypaton.Parhypate Meſon.Trite Sinne menon.trite Dieze ugmenon.Trite Hyper boleon.Seconda Regione Data al Chroma.Hypate Hypaton.Diateſ.Diapente.Parameſe.Parhypate Hypaton.Parhypate Meſon.Trite Sinne-menon.Trite Dieze-ugmenon.Trite Hyper boboleon.Diateſ.Diateſ.Tonus.Diat.Diateſ.Diateſſaron. Hypate meſon Meſe.Nete Synne-menonParameſe.Nete Diezeug menon.Nete Hyper-boleon.Prima Regione data all’Harmonia.DiateſDiat.Tonus.Diateſ.Diateſ.Hypate meſon. Meſe.Nete Sinneme-non.Parameſe.Nete Diazeug menon.Nete Hyperbo leon.
[Figure 84]
[Figure 85]
[Figure 86]
[Figure 87]
[Figure 88]
[89] C G D P O E B F
[90] E B C D F A
[Figure 91]
[92] B G F A H I M M E M C
[93] Z Y Q Q O Q Q T
[Figure 94]
[Figure 95]
[Figure 96]
[97] A
[Figure 98]
[99] L’Antico.Filandro.
[Figure 100]
< >
page |< < (181) of 325 > >|
200181LIBRO SETTIMO
DELLA ARCHITETTVRA
DI
M. VITRVVIO.
98[Figure 98]
ET PRVDENTEMENTE, & utilmente deliberarono i noſtri maggiori di la-
ſciar
à poſteri per relatione de Commentari i penſieri de gli animi loro, accioche non
periſſero
, ma in ogni età creſcendo, &
in luce mandati con i uolumi à poco à poco con
la
uecchiezza perueniſſero alla ſomma ſottigliezza delle dottrine.
Et però di poche,
ma
d’infinite gratie à quelli tenuti ſiamo, che non hanno con inuidia uoluto tacere, ma
hanno
procurato con ſcritti mandar à memoria ogni maniera di ſentimento, perche ſe
coſi
fatto non haueſſero;
noi non haueresſimo potuto ſapere, che coſe ſtate fuſſero
fatte
nella città di Troia;
ne quale opinione Thalete, Democrito, Anaxagora, Xeno-
fonte
&
gli altri Filoſofi naturali haueſſero hauuto della natura delle coſe, & qual
deliberatione
della uita haueſſero à gli huomini laſciato;
Socrate, Platone, Ariſtotile,
1110 Zenone, Epicuro, &
gli altri Filoſofanti. Ouero qual coſa, & con che ragione Cre-
ſo
Aleſſandro, Dario, &
gli altri Re fatte haueſſero, ſe i maggiori noſtri, con gli ammaeſtramenti alla memoria di
tutti
, per la poſterità non l’haueſſero ſcriuendo inalzate.
Et però ſi come à queſti ſi deue hauer gratie, coſi per lo
contrario
deono eſſer biaſimati, coloro, iquali furando gli altrui ſcritti per ſuoi gli uanno publicando, &
non ſi
sforzano
con i propi loro penſamenti di ſcriuere, ma con inuidioſi coſtumi l’altrui opere uiolando s’auantano, &

però
non ſolamente ſono degni di riprenſione, ma, perche hanno menato la lor uita con empi coſtumi eſſer, deono
caſtigati
.
Etperò queſte coſe eſſer ſtate uendicate curioſamente da gli antichi ſi dice: gli eſiti de i quali ne i giudi-
come fuſſero, non penſo che ſia fuori di propoſito eſplicare, come à noi ſono ſtati laſciati.
3330
Ariſtofane eſlendogli richieſto il ſuo parere, uolle, che prima fuſſe prononciato quello, che men diletto haueſſe detto
al
popolo.
Ma sdegnandoſi il Re, inſieme con glialtri, egli ſi leuo in piedi, e pregando impetrò, che gli fuſſe laſcia-
to
dire.
Et coſi fatto ſilentio dimoſtrò quel ſolo tra quelli eſſer poeta, & gli altri recitare le coſe aliene, & che biſogna
ua
, che i giudici approuaſſero gli ſcritti, &
non i ſurti.
Merauigliandoſi il populo, & dubitando il Re egli confidatoſi nella memoria traſſe di certi armari inſiniti uolumi,
e
comparandogli con lecoſe recitate, isforzò quelli à conſeſſare d’hauerle rubbate, &
pero il Re uolle, che contra
4440 queſti ſi procedeſſe come di ladronezzo, &
condannati con uergogna gli diede licenza, & adornò con grandisſi-
midoni
Ariſtofane dandogli il carico ſopra la ſua libreria.
5550

Text layer

  • Dictionary

Text normalization

  • Original
  • Regularized
  • Normalized

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index