<s xml:id="echoid-s3637" xml:space="preserve">Sono alcuni, che negano Erathoſtene ha
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uer potuto drittamẽte miſurare lo ſpa
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tio del Mondo; </s>
<s xml:id="echoid-s3638" xml:space="preserve">ma ſia la miſura detta
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uera, ò nó uera, non puo la noſtra ſcrittura non hauere la uera determinatione delle parti, dalle quali naſcono i uen
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ti; </s>
<s xml:id="echoid-s3639" xml:space="preserve">ilche ſe coſi è, poco manchera, che ciaſcun uento non habbia la certa ragione della ſua miſura, ma poco piu, ò po-
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co meno impeto. </s>
<s xml:id="echoid-s3640" xml:space="preserve">Ma perche queſte coſe da noi breuemente eſpoſte ſono, mi è parſo nell’ultimo del Libro porre
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due ſigure dette da Greci Schemata, una, che dimoſtri d’onde uengano certi gli impeti de i uenti? </s>
<s xml:id="echoid-s3641" xml:space="preserve">l’altra con che ma-
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niera dalle loro forze con diuerſe dritture di borghi, & </s>
<s xml:id="echoid-s3642" xml:space="preserve">di piazze, ſchiuar ſi poſſon i noioſi ſiati de uenti.</s>
<s xml:id="echoid-s3645" xml:space="preserve">ſe Erathostene s’habbia portato bene nel miſurare il Mondo, percioche questo gli importa poco, ne può uariarla
ragione di trouare iuenti, la dubietà delle miſure della terra, perciò che ſe la miſura è incerta, ſono però i uenti certi, & </s>
<s xml:id="echoid-s3646" xml:space="preserve">uengono da certe,
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& </s>
<s xml:id="echoid-s3647" xml:space="preserve">determinate parte del Cielo; </s>
<s xml:id="echoid-s3648" xml:space="preserve">però ſe bene altri hanno ſcemato, ò uero accreſciuto il numero de gli ſtadi d’Erathoſtene, queſto poco ſa nel
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preſente negotio; </s>
<s xml:id="echoid-s3649" xml:space="preserve">ne meno deue curare Vitr. </s>
<s xml:id="echoid-s3650" xml:space="preserve">ſe uno uento ſia piu ò meno impetuoſo dell’altro, però egli ci dimoſtra in Figura la ſua inten-
<s xml:id="echoid-s3735" xml:space="preserve">in croce s’hãno à tirar le linee,
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& </s>
<s xml:id="echoid-s3736" xml:space="preserve">in queſto modo egualmẽte partiti ſarãno gli ſpatij de gli otto uenti in tutto il giro diſſegnato, le quali coſe quãdo
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ſaranno in queſta maniera deſcritte in ciaſcuno de glianguli della figura d’otto faccie, ſe cómincieremo dal mezzodì