Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

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262243DECIMO.
Io uoglio far auuertiti quelli, à iquali pareranno queste coſe difficili, che ſe penſeranno intender le bene, ſenza farne la proua, ſi potranno facil-
mẽte ingannare, ne biſogna dire, che ſiano ſcritte difficilmente, perche in ogni eſperienza e difficulta, doue non e ſtato eſſercitio, &
uer amente
io poſſo affermare d’hauerne inteſo, e questo molto piu facendo, &
iſperimentando, che leggendo, pure i principij ſono di grande un por-
tanza.
Ciresta à dimoſtrare una ſorte di horologio fatto in un piano circolare, & di quella ſorte, che Vitr. chiama Viatori penfili, il-
quale ci puo rappreſentare l’Aragna.
Fa un circolo, ilqual partirai in quattro quadranti con due diametri, dentro del quale ne farai u’ al-
tro tanto diſtante, che ſi poſſan ſegnar le hore.
parti poi la metà d’un Semidiametro in ſei parti eguali cominciando ſotto la circonſ@renza del
circolo minore, &
poſto il piede nel centro tirerai ſecondo i punti di quelle diuiſioni tanti ſemicircoli uno dentro l’altro, ma da una parte
d’un Semicircolo ne farai cinque, dall’altra ſette, doue ſono i cinque ti hauer ai à ſeruire per Ottobre, Nouembre, Decembre, &
doue ſo-
no i ſette ti ſeruirai per Marzo, Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, perche ciaſcun Semicircolo ti ſerue alli meſi, &

alle metà de i meſi per ueder le hore, tira poi di quà, &
di là dal diametro compartito una linea per parte paralella à quel diametro, accio-
1110 che tra queste linee ſi poſſano notare, ò i meſi, ò i ſegni celesti, partirai poi ciaſcuna quarta in parti 90 cominciando da i capi dell’ altro diame-
tro, che qui trauer ſo nominamo, per ſegnar adunque le hore piglia la tauola delle altezze del Sole, perche queſta ſola ſerue à gli horolo-
gi mobili (come ho detto) &
comincia dalle hore del Cancro, & uedi alle noue hore quanto e alto il Sole, trouerai eſſer alto gradi quattro,
poni adunque la regola nel centro, &
nel grado quarto ſegnato dalla ſiniſtra ſotto il diametro trauerſo, & fa punto in quel circolo, poi
uedi ſe le noue hore ſi trouano in altro grado di Cancro, &
trouerai che ancho alli 15. di Cancro ſi poſſono uedere le noue, pero guarda nel-
la tauola quanto e alto il Sole alle noue hore quando il Sole e in quindici di Cancro, &
poſta la regola ſopra il centro, & ſopra il grado nel-
la eleuatione guarda doue ella taglia il terzo cerchio, &
fa punto & uederai che il Sole è alto alle noue hore, quando e in quindici di Cancro,
due gradi &
30 minuti, poi uederai dalla tauola, che quando e in uinticinque gradi di Cancro alle noue hore egli è alto 20. minuti ſolamente,
pero imagina che dal terzo cerchio al quario, che è il principio del Leone ſiano tanti cerchi, quanti gradi ſono da quindeci fin’ à trenta, &

la doue ti pare, che ſiano i uinticinque gradi di Cancro fa un punto preſo ſecondo l’altezza di uinti minuti, ponendo la regola come di ſopra
2220 ſul centro, &
ſul punto della eleuatione, & legherai tutti quelli punti fatti ſopra queſti circoli con una linea, queſta ci ſeruira alle nouc
hore.
uien poi alle dieci, & farai il ſimile, & coſi alle 11 12 13. & al resto fin al mezzo di dalla quarta deſtra ſotto il diametro trauerſo per
li meſi, ò ſegni ſegnati al ſuo luogo, coſi ſarai nella quarta ſin:
ſtra ſotto il trauerſo per le hore dopo’l mezzo di per lo tempo, che’l Sole
sta in que ſegni.
poi ti uolta à gli altri ſemicir coli di ſopra il diametro trauerſo, & da una quarta ſegner ai le hore auanti mezzo di, & dal-
l’altra le hore dopo mezzo di con la iſteßa regola, &
coſi nel centro dell’ Horologio ui ponerai un pironcino di mediocre grandezza ad an-
guli dritti, ilquale con la cima ſua uoltando l’Horologio col taglio uerſo il Sole ti moſtrera le hore ciaſcune ne i ſuoi circoli, auuertendo che
ſi fanno due fori uno per capo del diametro perpendicolare, per liquali ſi tiene con un filo ſoſpeſo l’Horologio, &
quando uoi uſarlo biſo-
gna che la parte di quei ſemircoli, che ſeruono à i ſegni ne iquali e il Sole in quel tempo, che uſi l’ Horologio, ſia al di ſotto.
Ma noi ne ha-
uemo diſſegnato uno come dimoſtra la ſottopoſta figura in due ſemicircoli diſtinti, iquali rappreſentano due faccie, ò due ſuperficie una da
dritto, &
l’altra dal riuerſcio, per piu commodità, & gli hauemo fatti eguali con ſei ſegni per parte, pure con la iſteſſa regola, & gli ha-
3330 uemo aggiunto alcuni ſemicircoli doue ſono i ſegni, &
i gradi loro, con i meſi è giorni loro, accioche di giorno in giorno ſi conoſca in che
grado, &
in che ſegno ſia il sole, & tanto ſia detto nella materia de gli Horologi, de iquali hoggidi ne ſono pieni tutti i libri, ma queſta ulti-
ma ſorte di Horologi, e coſa groſſa, non dipende da analemma alcuno, &
è fatta da huomini, che hanno hauuto piu preſto buon diſcorſo,
che ſcienza, ſerue pero al biſogno, &
io ueduto, che n’hebbi uno molto antico ſenza molto penſarm ſopra, trouai la ſua ragione, benche
altri per lo guadagno tenghino in riputatione queste baglie, &
ſi uad. no auantando d’hauerli rittrouati. Hora è tempo che ſi ruorne
à Vitr.
145[Figure 145]auiḿ biems 27 22 21 20 @@ 16 17 16 15 14 13 15 3 0 15 3 1 15 3 0 15 3 1 15 3 1 15 2 8 10 20 3 0 10 203 0 10 20 3 0 10 20 3 0 10 20 3 0 10 20 30 uer æſtas 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 9 15 3 1 15 3 0 15 3 1 15 3 0 15 3 1 15 3 1 10 20 3 0 10 20 3 11 20 20 3 0 10 20 3 0 10 20 3 0 10 20
Oltra di queſto da gli ſtesſi ſcrittori ſi ſono cercate le ragioni de gli Horologi d’acqua, & primamente da Cteſibio Alef-
4460 ſandrino, ilquale trouò gli ſpiriti naturali, &
le coſe da uento. Ma è coſa degna, che gli ſtudioſi conoſchino come
queſte coſe ſiano ſtate inueſtigate, &
cercate. Cteſibio nacque in A leſlandria, & fu figlinolo d’un Barbieri, eſſen-
do queſto eccellente oltra gli altri d’induſtria, &
d’ingegno, diceſi che ſi dilettaua grandemente di coſe artificioſe.
Imperoche uolendo, che nella bottega di ſuo padre, uno ſpecchio pendeſſe in modo, che quando egli fuſle trat-
to fuori, &
ritornaſſe inſu fuſſe una cordicella ſottile aſcoſa, che tiraſſe il peſo abaſſo, coſi fece l’ordegno. Egli con-
ficco ſotto un traue un canale di legno, &
in quel luogo ui poſe le taglie. ò girelle, che ſi dichiuo, & per lo canale
conduſſe la cordicella picciola in un’angulo, iui fece le canne per lequali dalla cordicella mãdò giu una palla di piom
bo, dalche nacque, che il peſo andando all’ingiu per le ſtrettezze delle canne premeua con la uelocita del calare la den
ſita dello aere, e ſcacciando per la bocca delle canne la frequentia dello aere raſſodata per quella compresſione, nello
aperto aere, &
col toccamento, ò percoſſa eſprimena chiaramente il ſuono.
Era uno ruotolo nelquale erano inuolte due cordicelle per un uerſo, i capi delle quali pendeuano da una parte, & all’uno de capi era appeſo lo
5570 ſpecchio, all’ altro non era a@tacato altro, ma egli ſi laſciaua per tirare e uoltare il ruotolo, tirando adunque è ſuolgendoſi il ruotolo, ancho
lo ſpecchio peſando tiraua, e ſuolgeua l’altro capo coſi ueniua giu, ma laſciando il capo il ruotolo ſi ruolgeua, &
inuoltaua le cordicelle, e

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