Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

Table of contents

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[111.] CAP. IIII. DELL A RAGIONE DE I GNOMONI RITROVATI DA I RAGGI DEL SOLE, ET DEL MONDO, ET DE I PIANETI.
[112.] TAVOLA DEL MOVIMENTO DEI CIELI.
[113.] CAP. V. DEL CORSO DEL SOLE PER LI DODICI SEGNI.
[114.] CAP. VI. DELLE CONSTELLATIONI CHE SONO DALLA PARTE SETTENTRIONALE.
[115.] TAVOLA DELLE LONGHEZZE, LARGHEZZE PARTI, ET GRANDEZZE DELLE STELLE.
[116.] CAP. VII. DELLE STELLE, CHE SONO DAL ZODIACO AL MEZZO DI.
[117.] CAP. VIII. DELLE RAGIONI DE GLI HOROLOGI, ET DELL’OMBRE DE I GNOMONI AL TEMPO DELLO EQVINOTTIO A RO-MA, ET IN ALCVNI ALTRI LVOGHI.
[118.] TAVOLA DELLA PROPORTIONE DELLE OMBRE AL GNOMONE.
[119.] TAVOLA DELLA DECLINATIONE DEL SOLE.
[120.] CAP. IX. DELLA RAGIONE, ET VSO DE GLI HOROLOGI, ET DELLA LORO INVENTIONE, ET DE GLI INVENTORI.
[121.] TAVOLA DELLA ELEVATIONE DEI SO-LE ET DELLA LATITVDINE PER GRADI XLV.
[122.] TAVOLA DE I DRITTI ASCENDIMENTI.
[123.] TAVOLA DEL MOVIMENTO DEL SOLE PER L’ANNO M D LVI.
[124.] DELLA ARCHITETTVRA DI M. VITRVVIO.
[125.] PROEMIO.
[126.] CAP. I. CHE COSA E MACHINA, IN CHE E DIFFERENTE DALL’ISTRVMEN-TO, ET DELLA ORIGINE ET NECESSITA DI QVELLA.
[127.] CAP. II. DELLE MACHINATIONI TRATTORIE DE I SACRI TEMPI, ET DELLE OPERE PVBLICHE.
[128.] CAP. III. DE DIVERSI VOCABOLI DELLE MA-CHINE, E COME SI DRIZZANO.
[129.] CAP. IIII. DI VNA MACHINA SIMIIE ALLA SOPRAPOSTA A CVI SI COMM’ETTONO COSE MAGGIORI MVTATO SOLO IL MOLINELLO IN VN TIMPANO.
[130.] CAP. V. D’VN’ALTRA SORTE DI MACHINA DA TIRARE.
[131.] CAP. VI. D’VNA INGENIOSA RAGIONE DI CTESI-FONTE, PER CONDVRE I PESI.
[132.] CAP. VII. COME TROVATO S’HABBIA LA PETRAIA, DELLA QVALE FV FATTO IL TEMPIO DI DIANA EFESIA.
[133.] CAP. VIII. DEL MOVIMENTO DRITTO, E CIRCOLARE CHE SI RICHIEDE A LEV AR I PESI.
[134.] CAP. IX. DELLE SORTI DE GLI STRVMENTI DA CAVAR L'ACQVE E PRIMA DEL TIMPANO.
[135.] CAP. X. DELLE RVOTE E TIMPANI PER MACINAR LA FARINA.
[136.] CAP. XI. DELLA VIDA, CHE ALZA GRAN COPIA D’ACQVA, MA NON SI ALTO.
[137.] CAP. XII. DELLA MACHINA FATTA DA CTESIBIO, CHE ALZA L’ACQVA MOLTO IN ALTO.
[138.] CAP. XIII. DELLE MACHINE HIDRAVLICE CON LEQVALI SI FANNO GLI ORGANI.
[139.] CAP. XIIII. CON CHE RAGIONE SI MISVRA IL VIAGGIO FATTO, O IN CA-RETTA, O IN NAVE.
[140.] CAP. XV. DELLE RAGIONI DELLE CATAPVLTE, ET DE GLI SCORPIONI.
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            <s xml:id="echoid-s14893" xml:space="preserve">Anchora ſe alcune figure uirili ſoſtentano i mutuli, ò le corone, i noſtri chiamano Telamoni, ma p erche coſi le chia-
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            mino, egli non ſi troua ſcritto nelle hiſtorie, i Greci le chiamano Atlanti, perche nella hiſtoria Atlante è ſormato
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            à ſoſtenere il mondo perche coſtui primo fu, che con prontezza d’animo hebbe cura di laſciare à gli huomini il cor
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            ſo del Sole, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14894" xml:space="preserve">della luna, i naſcimenti; </s>
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            <s xml:id="echoid-s14896" xml:space="preserve">gli occaſi di tutte le ſtelle, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14897" xml:space="preserve">le ragioni del girar del mondo, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14898" xml:space="preserve">per queſto
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            da Pittori, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14899" xml:space="preserve">ſtatuari è formato per quello beneſicio ſoſtenere il mondo, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14900" xml:space="preserve">le ſue figliuole Atlantide, che noi chia
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            miamo Virgilie, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14901" xml:space="preserve">i Greci Pleiade con le ſtelle nel Cielo ſono conſecrate. </s>
            <s xml:id="echoid-s14902" xml:space="preserve">Ne io ho propoſte tal coſe, perche ſi mu-
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            te la uſanza de i uocaboli, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14903" xml:space="preserve">del parlare; </s>
            <s xml:id="echoid-s14904" xml:space="preserve">ma perche non ſiano aſcoſe, à chi ne uuole ſaper la ragione. </s>
            <s xml:id="echoid-s14905" xml:space="preserve">lo ho eſpoſto
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            con che ragione ſi fanno le fabriche d’Italia, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14906" xml:space="preserve">di Grecia; </s>
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            <s xml:id="echoid-s14908" xml:space="preserve">ho ſcrittodelle miſure, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14909" xml:space="preserve">delle proportioni di ciaſcuna
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            maniera. </s>
            <s xml:id="echoid-s14910" xml:space="preserve">Adunque perche della Bellezza, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14911" xml:space="preserve">Decoro, eſtato ſcritto di ſopra, hora ſi dirà della fermezza, in che mo
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            do poſſa durare ſenza diffetto alla uecchiaia.</s>
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            <s xml:id="echoid-s14913" xml:space="preserve">Pareua à Vitr. </s>
            <s xml:id="echoid-s14914" xml:space="preserve">che l’huomo facilmente ſi poteſſe ingannare leggendo, ò udendo i nomi Greci, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14915" xml:space="preserve">i nomi Latini delle parti delle ſabriche, perche tra
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            quelli ui è non poca differenza, però per rimediare à queſto diſordine, egli ba uoluto in queſto luogo ragionare delle parti de gli ediſici de i
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            Greci, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14916" xml:space="preserve">eſponere iloro uocaboli molto diſſerenti dalle uſanze italiane. </s>
            <s xml:id="echoid-s14917" xml:space="preserve">Et pero dice, che i Greci non uſauano gli atrij. </s>
            <s xml:id="echoid-s14918" xml:space="preserve">Credo io perche non
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            haueuano quella occaſione, che haueuano Romani della grandezza. </s>
            <s xml:id="echoid-s14919" xml:space="preserve">Benche ancho quellinon erano ſenza, perche ſaceuano le ſtanze delle
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            donne belle, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14920" xml:space="preserve">ſeparate da quelle de gli buomini, non uſando adunque gli atrij, che appreſſo Rom. </s>
            <s xml:id="echoid-s14921" xml:space="preserve">erano appreſſo le porte. </s>
            <s xml:id="echoid-s14922" xml:space="preserve">Subito che egli
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            s’entraua in caſa era una entrata coperta non molto larga, che da una parte haueua i luoghi de i caualli, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14923" xml:space="preserve">dall’ altra le stanze de portinari,
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            & </s>
            <s xml:id="echoid-s14924" xml:space="preserve">in fronte u’era un’altra porta, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14925" xml:space="preserve">quel luogo che era tra una porta, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14926" xml:space="preserve">Paltra ſi chiamaua Thirorio coſi detto quaſi ſpacio tra le porte, & </s>
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            queſto era in luogo di atrio, ò di ueſtibulo, per la porta di dentro entrauano in un bel Periſtilio, ò colonnato, ilquale haueua le colonne da
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            tre lati, cioè dal lato della porta, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14928" xml:space="preserve">dalla destra, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14929" xml:space="preserve">dalla ſiniſtra, ma nella ſronte à dirimpetto della porta, che guardaua al meriggie era
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            una apritura amplisſima, ſopra gli anguli della quale erano drizzate due gran pilaſtrate, che ſostentauano un traue maestro, ſotto questa
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            apritura, era uno ſpacio coperto longo un terzo meno dell’apritura, ma nel parete opposto, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14930" xml:space="preserve">da i lati erano le porte delle ſale grande, doue
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            ſtauano le matrone à lauorare, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14931" xml:space="preserve">dalla deſtra, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14932" xml:space="preserve">dalla ſiniſtra di queſte apriture eran poſti i cubiculi, cioè camere, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14933" xml:space="preserve">anticamere, ò camini,
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            che ſi chiamino al modo noſtro, ma d’intorno i portichi era quello, che dice Vit. </s>
            <s xml:id="echoid-s14934" xml:space="preserve">chiar amente, i cubiculi, i tinelli, le stanze de ſamigliari.</s>
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            <s xml:id="echoid-s14936" xml:space="preserve">Et queſta parte è quella che appartiene alle donne, il resto è de i compartimenti delle stanze de gli buomini, ilche è ancho maniſeſto in Vit. </s>
            <s xml:id="echoid-s14937" xml:space="preserve">Segui
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            ta poi, à dichiarire le diſſcrenze d’alcuni uocaboli uſati da Greci, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14938" xml:space="preserve">preſi in altra ſigniſicatione da Latini, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14939" xml:space="preserve">dona la ſua parte all’uſo, ap-
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            preſſo ilqual è la forza, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14940" xml:space="preserve">la norma del parlare, ne conuiene ad huomo ſaldo contender de nomi là, doue s’intende la coſa, noi ne noſtri com-
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            mentari Latini piu ampiamente ragionamo di queſti nomi, conuenienti à Latini, perche bora ci può baſtare hauerli nel traccorſo della interpre
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            tatione accennati. </s>
            <s xml:id="echoid-s14941" xml:space="preserve">Reſta qui, che io dica alcuna coſa del modo, che uſauano gli antichi per ſcaldarſi. </s>
            <s xml:id="echoid-s14942" xml:space="preserve">Io ho hauuto in queſta materia due co-
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            ſe prima l’Architetto, che fece il Palazzo d’Vrbino laſcia ſcritto, che la ragione, perche non hauemo gli eſſempi de i camin de gli antichi, e per
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            che i camini ſtauano nella ſuprema parte della caſa, laqual’ era la prima à rouinare, però non ſi ha ueſtigio de camini, ſe non in pochi luoghi
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            à pena conoſciuti, poi, ne dalla forma doue ſi trouano. </s>
            <s xml:id="echoid-s14943" xml:space="preserve">Ne è uno appreſſo Peruggia ſopra il pianello in uno antico ediſicio, che haueua certi
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            mezzi circoliſopra iquali ſi ſedeua, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14944" xml:space="preserve">nel mezzo una bocca tonda d’onde uſciua il ſumo, era in uolto circondato da muri, largo ſei piedi,
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            longo otto come la figura, a. </s>
            <s xml:id="echoid-s14945" xml:space="preserve">l’ultimo e a Baie appreſſo la Piſcina di Nerone, che era in quadro di larghezza di piedi 19. </s>
            <s xml:id="echoid-s14946" xml:space="preserve">per ogni ſaccia, nel
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            cui mezzo erano quattro colonne con lo Architraue, ſopra ilquale erano le uolte d’altezza di piedi 10. </s>
            <s xml:id="echoid-s14947" xml:space="preserve">ornate di belle figure di stucco, nel
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            mezzo era come una cuppoletta Piramidale con un bucco in cima, di doue uſciua il ſumo. </s>
            <s xml:id="echoid-s14948" xml:space="preserve">Similmente non molto lontano da Ciuità ueccbia
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            ne è uno quaſi della iſteſſa grandezza, che da gli anguli uſciuano quattro modioni, ſopra iquali ſi poſauano quattro Architraui, ſopra iquali
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            era la Piramide del camino, d’onde uſciua il ſumo, & </s>
            <s xml:id="echoid-s14949" xml:space="preserve">nel parete per ogni ſaccia eran due picciole ſineſtre, con un hemiciclo in mezzo doue
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            poteua ſtare qualche ſigura, erano quegli hemicicli alti dal pauimento piedi quattro.</s>
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