Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

Table of contents

< >
[131.] CAP. VI. D’VNA INGENIOSA RAGIONE DI CTESI-FONTE, PER CONDVRE I PESI.
[132.] CAP. VII. COME TROVATO S’HABBIA LA PETRAIA, DELLA QVALE FV FATTO IL TEMPIO DI DIANA EFESIA.
[133.] CAP. VIII. DEL MOVIMENTO DRITTO, E CIRCOLARE CHE SI RICHIEDE A LEV AR I PESI.
[134.] CAP. IX. DELLE SORTI DE GLI STRVMENTI DA CAVAR L'ACQVE E PRIMA DEL TIMPANO.
[135.] CAP. X. DELLE RVOTE E TIMPANI PER MACINAR LA FARINA.
[136.] CAP. XI. DELLA VIDA, CHE ALZA GRAN COPIA D’ACQVA, MA NON SI ALTO.
[137.] CAP. XII. DELLA MACHINA FATTA DA CTESIBIO, CHE ALZA L’ACQVA MOLTO IN ALTO.
[138.] CAP. XIII. DELLE MACHINE HIDRAVLICE CON LEQVALI SI FANNO GLI ORGANI.
[139.] CAP. XIIII. CON CHE RAGIONE SI MISVRA IL VIAGGIO FATTO, O IN CA-RETTA, O IN NAVE.
[140.] CAP. XV. DELLE RAGIONI DELLE CATAPVLTE, ET DE GLI SCORPIONI.
[141.] CAP. XVI. DELLE RAGIONI DELLE BALISTE.
[142.] CAP. XVII. DELLA PROPORTIONE DELLE PIETRE, CHE SI DEONO TRARRE AL FORO DELLA BALISTA.
[143.] CAP. XVIII. DELLE TEMPRE, E CARCATVRE DELLE BALISTE, ET DELLE CATAPVLTE.
[144.] CAP. XIX. DELLE COSE DA OPPVGNARE, E DA DIFFENDERE, ET PRIMA DELLA INVENTIONE DELLO ARIETE ET DELLA SVA MACHINA.
[145.] CAP. XX. DELL’ APPARECCHIO DELLA TESTVGGINE PER LE FOSSE.
[146.] CAP. XXI. DELLE ALTRE TESTVGGINI.
[147.] CAP. XXII. LA PERORATIONE DI TVTTA L’OPERA.
[148.] TAVOLA DI QVELLO SI CONTIENE IN TVTTA L’OPERA PER I CAPI. Che coſa ſi contiene nel Primo Libro di Vitruuio. A DIO HONOR E GLORIA.
[149.] TAVOLA PER DICHIARATIONE DE TVTTE LE COSE NOTABILE DE L’OPERA.
[150.] REGOLA COME SI POTEVANO GIRARE I THEATRI DI CVRIONE.
[151.] REGOIA COME SI POTEVANO GIRARE I THEATRI DI CVRIONE.
[152.] ERRORI DELLA TAVOLA GRANDE DELLE STELLE. POSTA A CAKTE CCXXI.
[153.] REGISTRO DEOLL’PERA. ABCDEFGHIKLMNOPQRSTV.
< >
page |< < (271) of 325 > >|
290271DECIMO.
2220
QVELLA Baliſta, che deue mandar fuori una pietra di due libre hauerà il foro del ſuo capitello di
cinque
dita, ſe di quattro libre, dita ſei, ſe di otto dita ſette, &
noue parti, ſe di dieci, dita otto, & no-
ue
parti, ſe di uinti dita dieci, &
noue parti, ſe di quaranta, dita dodici e mezzo & K. ſe di ſeſſanta
dita
tredeci, &
l’ottaua parte d’un dito, ſe di ottanta dita quindeci, & noue parti d’un dito. Se di cen
to
e uinti, piedi uno e mezzo, e d’un dito e mezzo *** *** ſe di cento e ottanta, piedi due &
dita cin-
3330 que, ſe di ducento libre piedi due, &
di dita ſei, ſe di ducento e dieci, piedi due, & dita ſette *** *** ſe di
ducento
e cinquanta, piedi due dita undeci e mezzo.
Determinata la grandezza del foro facciaſi una Scutula detta
da
Greci Peritritos, che per lunghezza ſia due ſori, &
della duodecima, & ottaua parte d’un foro, la larghezza due fo
ri
, &
della ſeſta parte d’un foro. Partiſcaſi la metà della diſſegnata linea, & poi che ſerà partito ſiano ritirate e raſtre-
mate
le ultime parti di quella forma di modo, che quella linea habbia la ſua torta diſſegnatione per la ſeſta parte del-
la
lunghezza, ma di larghezza la doue è la ſua piega habbia la quarta parte.
Ma la doue è la curuatura, la doue gli an
guli
i capi loro ſportano in fuori, &
i fori ſi deono uoltare, & il raſtremamẽto deue tornar in dietro per la ſeſta par
te
della larghezza.
Il foro ſi fa di forma alquãto lõghetta tanto, quãto è groſſo l’Epizige, poi che coſi ſerà formato par
tiſcaſi
à torno di modo, che ell’habbia la eſtrema curuatura dolcemente uoltata *** *** la groſſezza ſia d’un foro.
Fa-
cianli
i moggetti di fori 11 e mezzo la larghezza 159 *** *** la groſſezza oltra quello, che entra nel foro ſia di fori 51, al-
4440 l’ultimo de la larghezza ſia di foro 15.
la longhezza delle erte ſia di fori V S 5. la curuatura per la metà d’un foro la
groſſezza
.
u. d’un foro & LX. parte egli ſi da di piu alla larghezza quanto s’è fatto appreſſo il foro nella deſcrittione
in
larghezza, &
groſſezza la. V. parte di un foro. L’altezza la quarta parte, la longhezza della regola che è nella mẽſa
è
di fori otto, la larghezza, &
la groſlezza, per la metà del foro, la groſſezza del Cardine 112 *** ***. groſſezza del foro
299
*** *** la curuatura della regola 15 K la larghezza, &
groſſezza della regola eſteriore tanto, la lunghezza, che ci da-
ra
la uerſura della formatione, &
la larghezza dell’erta, & la ſua curuatura K. Ma le regole di ſopra ſerãno eguali alle
regole
di ſotto.
K. le menſe del trauerſo di fori unK la lunghezza del Fuſto del Climacyclo. di fori tredici *** *** la groſ-
ſezza
di tre K lo ſpacio di mezzo largo una quarta d’un foro.
*** la groſſezza un’ottaua *** *** K. la parte di ſopra del
Climaciclo
che è uicina congiunta alla menſa per tutta la ſua lunghezza ſi parte in cinque parti, dellequali due ſi
no
à quel membro, che Greci chiamano Chilon *** *** la larghezza 5.
la groſſezza 9 *** la lunghezza di tre fori e mez-
5550 zoK.
le parti prominenti del chilo di mezzo foro, quella del Plenthigomato di 3. d’ un foro, & d’un Sicilico. Et quel-
lo
, che è à i Perni, che ſi chiama la Fronte trauerſa è di tre fori, la larghezza delle regole di dentro 5.
d’un foro, la groſ-
ſezza
3 K.
il riempimento dell’orecchia che è per coprire la Securina s’intende K. la larghezza, del fuſto del Climaci-
do
25.
la groſſezza di fori dodici K. la groſſezza del quadrato, che è preſlo al Climaciclo F S d’un foro, ne gli eſtremi K.
ma il Diametro dell’ Aſſe ritondo ſerà eguale al chilo, alle chiauette. 5. manco una ſeſtadecima K. la longhezza dell’an
teridio
di fori F 111 9, la larghezza da baſſo 5 ***:
d’un foro la groſſezza di ſopra 2 K. la Baſa, che ſi chiama Eſcara per
longhezza
è di fori *** la contra baſa di fori quattro *** *** la larghezza, &
groſſezza dell’una, & dell’altra *** *** d’un
foro
, ſi caccia à mezzo una Colõna di altezza K.
la cui larghezza, e groſſezza e d’un foro, & mezzo, ma l’altezza non
ha
proportione di foro, ma ſerà baſtante, quello che ſerà neceſſario all’uſo *** *** d’un braccio la lunghezza di fori VI
***
*** la groſſezza nella radice ne gli eſtremi F.
Io ho eſpoſto quelle Simmetrie trattando delle Baliſte, & delle Ca-
6660 tapulte, che io ho giudicato ſommamente eſpedite, ma come ſi carchino, &
tirino con funi torte di neruo, è di ca-
pelli
, quanto potrò con i ſcritti abbracciare non laſcierò.
CAP. XVIII. DELLE TEMPRE, E CARCATVRE DELLE
BALISTE
, ET DELLE CATAPVLTE.
PIGLIANSI traui lunghisſimi ſopra i quali ſi cõficcano i gattelli, dentro de quali uãno i naſpi,
ma
per mezzo gli ſpacij di quelle traui ſi tagliano dentro le forme, nellequali s’inueſtono i capitel-
7770 li delle Catapulte, &
con cugni ſono fermati, e tenuti accioche nel caricarle, & tirarle non ſi moui-
no
.
Piglianſi poi i moggetti di Rame, & quelli ſi mettono dentro ne i capitelli, dentro i quali uan
no
i cugnetti di ferro detti da Greci Epiſchidi, oltra di queſto ui ſi pongono le anſe delle corde, &
ſi
fanno
paſſare dall’altra parte, &
d’indi ſe riportano ài Naſpi, inuolgẽdoſi nelle ſtãghe, accioche per
quelle
ſteſe, e tirate le corde quãdo con le mani ſeranno tocche, habbian eguale riſpõdenza di ſuono nell’una, &
l’al-
tra
parte, &
quãdo queſto haueremo fatto queſto allhora con cugni à i Fori, ſi ſerrano di modo, che non poſſono

Text layer

  • Dictionary

Text normalization

  • Original
  • Regularized
  • Normalized

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index