Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

Table of contents

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[31.] CAP. II. DI CINQVE SPECIE DI TEMPI.
[32.] LA META’ DELLA PIANTA DELL’ASPETTO DEL TEMPIO SCOPERTO DETTO HYPETROS.
[33.] CAP. III. DEL FONDARE, ET DELLE COLONNE, ET DEL LORO ORNAMENTO, ET DE GLI ARCHITRAVI.
[34.] IL FINE DEL TERZO LIBRO.
[35.] LIBRO QVARTO DELLA ARCHITETTVRA DI M. VITRVVIO.
[36.] PROEMIO.
[37.] CAP. I. DI TRE MANIERE DI COLONNE, ET DELLE ORIGINI ET INVENTION LORO.
[38.] CAP. II. DE GLIORNAMENTI. DELLE COLONNE.
[39.] CAP. III. DELLA RAGIONE DORICA.
[40.] CAP. IIII. DELLA DISTRIBVTIONE DI DENTRO DELLE CELLE ET DELL’ANTITEMPIO.
[41.] CAP. V. DI FAR I TEMPI SECONDO LE REGIONI.
[42.] CAP. VI. DELLE RAGIONI DELLE PORTE, ET DE GLI ORNAMENTI DELLE ERTE, O PILASTRATE CHE SI FANNODINANZI A TEMPI.
[43.] CAP. VII. DELLE RAGION THOSCANE DE SACRI TEMPI.
[44.] CAP. VIII. DELL’ORDINARE GLI ALTARI DE I DEI.
[45.] IL FINE DEL QVARTO LIBRO.
[46.] DELLA ARCHITETTVRA DI M. VITRVVIO.
[47.] PROEMIO.
[48.] PROEMIO.
[49.] CAP. PRIMO DEL FORO.
[50.] CAP. IL. DELLO ERARIO, DELLA PRIGIONE, ET DELLA CVRIA COME SI DEONO ORDINARE.
[51.] CAP. III. DEL THEATRO.
[52.] CAP. IIII. DELL’ARMONIA.
[53.] CAP. V. DE I VASI DEL THEATRO.
[54.] CAP. VI. DELLA CONFORMATIONE DEL THEATRO.
[55.] CAP. VII. DEL COPERTO DEL PORTICO DEL THEATRO.
[56.] CAP. VIII. DI TRE SORTF DI SCENE.
[57.] CAP. VIII. DI TRE SORTI DI SCENE.
[58.] CAP. X. DELLA DISPOSITIONE ET DELLE PARTI DE I BAGNI.
[59.] CAP. XI. DELLA EDIFICATIONE DELLE PALESTRE, ET DE I XISTI.
[60.] CAP. XII. DE I PORTI, ET DE GLI EDIFICI CHE NELL’ACQVA SI DEONO FARE.
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            la Luna, che s’inuecchia, Vegètio dalla quintadecima fin’ alla uinteſimaſeconda. </s>
            <s xml:id="echoid-s5744" xml:space="preserve">Heſiodo quando cadeno le foglie. </s>
            <s xml:id="echoid-s5745" xml:space="preserve">Catone il Rcuere al Sol-
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            ſtitio, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5746" xml:space="preserve">quella materia, che ha del maturo, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5747" xml:space="preserve">del uerde quando le cade il ſeme. </s>
            <s xml:id="echoid-s5748" xml:space="preserve">l’Olmo quando cadono le foglie. </s>
            <s xml:id="echoid-s5749" xml:space="preserve">Plinio naſcendo il cane nel
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            far della Luna, &</s>
            <s xml:id="echoid-s5750" xml:space="preserve">, è, oſſeruatione aſtronomica, percioche per la forza della Luna ogni humore ſi commoue;</s>
            <s xml:id="echoid-s5751" xml:space="preserve">tirando adunque la Luna alle ra-
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            dici l’humore, perche Plinio uuole che s’aſpetti la notte, che ſucciede al giorno che fa la Luna, quãdo eſſa Luna ſarà ſotterra il reſto della mate
              <lb/>
            ria ſerà piu puro, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5752" xml:space="preserve">piu purgato. </s>
            <s xml:id="echoid-s5753" xml:space="preserve">Non ſi deono uſare i legnamiſe non paſſati i tre meſi, ne tirargli per la ruggiada anzi dopo il mezzo di co-
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            minciando, à, calar la Luna, deonſi tagliare alquanto d’intorno, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5754" xml:space="preserve">laſcirane uſcire l’humore, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5755" xml:space="preserve">poi tagliato di tutto ſcorzarli, e ſpecialmen
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            te quelli che fanno frutto, ne ſi deono tagliare ſe non fatto il frutto, ma gli altri al piacer noſtro. </s>
            <s xml:id="echoid-s5756" xml:space="preserve">Riponi il legname tagliato doue ne i gran
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            ſoli, nei gran uenti le diano. </s>
            <s xml:id="echoid-s5757" xml:space="preserve">Vgneſi di ſterco bouino accioche per tutto egualmente ſi ſecchi. </s>
            <s xml:id="echoid-s5758" xml:space="preserve">La Caſtagna ſi purga nell’ acqua del mare, la
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            materia, che ſi adopera al torno ſi ſommerge nell’ acque, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5759" xml:space="preserve">nel fango per trenta giorni, altri ungono la materia di morchia per li tarli, & </s>
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            quella, che per l’acqua ſi guaſta, s’impegola. </s>
            <s xml:id="echoid-s5761" xml:space="preserve">La materia inueſchiata ò d’allume bagnata, non arde. </s>
            <s xml:id="echoid-s5762" xml:space="preserve">La natura, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5763" xml:space="preserve">l’uſo de legnami, é, que-
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              <note position="left" xlink:label="note-0061-01" xlink:href="note-0061-01a" xml:space="preserve">10</note>
            sto. </s>
            <s xml:id="echoid-s5764" xml:space="preserve">L’Alno è buono grandemente alle palificate, ne i paludi, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5765" xml:space="preserve">luoghi Fluuiali, ma all’ aere non dura. </s>
            <s xml:id="echoid-s5766" xml:space="preserve">L’Eſculo, che è una ſorte di Rouere,
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            è impatiente dell’humore, l’Olmo ſi condenſa nello aere, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5767" xml:space="preserve">allo ſcoperto, ma altroue ſi ſpacca, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5768" xml:space="preserve">la ſua radice, é, bellisſima fra tutti i legni
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            per la uariet à de, i, colori, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5769" xml:space="preserve">per un certo ſplendore, dapoi é la radice dell’ Oliua, bellisſima. </s>
            <s xml:id="echoid-s5770" xml:space="preserve">Il Peccio, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5771" xml:space="preserve">il Pino eternamente durano ſot-
              <lb/>
            terrati. </s>
            <s xml:id="echoid-s5772" xml:space="preserve">Il Rouere per eſſer ſparſo, neruoſo, di pochi Fori, ė ottimo alle opere terrene, perche non riceue l’humore, e ſoſtenta i peſi mira-
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            milmente. </s>
            <s xml:id="echoid-s5773" xml:space="preserve">La Quercia non inuecchia. </s>
            <s xml:id="echoid-s5774" xml:space="preserve">Il Fago, la Iuglande non ſi guaſtano per l’acque. </s>
            <s xml:id="echoid-s5775" xml:space="preserve">Il Souero, il Pinaſtro, il Moro, l’ Acero, l’Olmo
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            non inutil ſono all’ uſo di Colonne. </s>
            <s xml:id="echoid-s5776" xml:space="preserve">A i taſſelli, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5777" xml:space="preserve">uſo di trauamenti la noce Euboica, ma ottimo, è uer amente l’Abete, alquale però di leg-
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            gieri ſi attacca il fuoco, nel reſtò é utilisſimo, ne gli ciede il Cipreſſo, questo non ſente uecchiezza, ne tarli, ne da ſe ſi rompe, bene, è, uero,
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            che peſa molto, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5778" xml:space="preserve">è buono per porte, naſce & </s>
            <s xml:id="echoid-s5779" xml:space="preserve">creſce drittisſimo per natura oltra tutti gli altri alberi. </s>
            <s xml:id="echoid-s5780" xml:space="preserve">Il Pino ſi tarla, perche il ſuo liquo-
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            re è piu dolce di quello dell’ Abete. </s>
            <s xml:id="echoid-s5781" xml:space="preserve">Il Larice per li peſi, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5782" xml:space="preserve">per litrauamenti è buono, dura, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5783" xml:space="preserve">è neruoſo, non ſi tarla, pare che delle fiamme
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            ſi ſdegni pure uediamo che egli arde, uero è che un tronco groſſo di quello con la ſcorza molto reſiſte al fuoco. </s>
            <s xml:id="echoid-s5784" xml:space="preserve">L’Oliuo, il Fico, la Tiglia il
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            Salice non ſono buoni per le trauamenta. </s>
            <s xml:id="echoid-s5785" xml:space="preserve">La Palma contra il peſo ſi uolge. </s>
            <s xml:id="echoid-s5786" xml:space="preserve">Il Ginepro è propoſto alle trauature ſcoperte, à questo ſimile,
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            benche piu ſodo, è dinatura il Cedro, Il Cerro, il Faggio non durano, à, i, lauori di legnami come letti, menſe, tauole. </s>
            <s xml:id="echoid-s5787" xml:space="preserve">L’Abete, il Cipreſ-
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            ſo. </s>
            <s xml:id="echoid-s5788" xml:space="preserve">Il Faggio, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5789" xml:space="preserve">ancho il Pezzo, benche ſiano fragili, però per caſſe, letti, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5790" xml:space="preserve">ſottili asſi ſono buoni, ſimili à queſti è, l’Elza, inutili ſono la
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            Iuglande l’Olmo, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5791" xml:space="preserve">il Frasſino, percioche la Iuglande fatta m tauole ſacilmente ſi rompe, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5792" xml:space="preserve">gli altri alberi cedeno, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5793" xml:space="preserve">ſi ſpaccano, ma il
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            Frasſino è ubidientisſimo nell’opera, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5794" xml:space="preserve">coſi la Noce, benche di eſſa non facciano gli antichi alcuna conſideratione &</s>
            <s xml:id="echoid-s5795" xml:space="preserve">, à, giorni nostri ella in
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            molti, et innumerabili, è ſottilisſimi lauori ſi adopera. </s>
            <s xml:id="echoid-s5796" xml:space="preserve">Il Moro, è lodato perche col tẽpo ſi fa piu nero, et dura molto. </s>
            <s xml:id="echoid-s5797" xml:space="preserve">L’Olmo, à i cordini delle
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            porte é buono, pche ſerua il rigore, ma la radice eſſer deue poſta di ſopra. </s>
            <s xml:id="echoid-s5798" xml:space="preserve">Dell’ Acquifóglio ſi fanno le stanghe, et coſi ancho di Lauro, et d’Olmo,
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            ma i gradi d’Orno, et di Acero, et le chiauette di Cornolo. </s>
            <s xml:id="echoid-s5799" xml:space="preserve">A condotti d’acqua coperti fanno bene il Pino, et Pezzo. </s>
            <s xml:id="echoid-s5800" xml:space="preserve">La Arice ſemmina di colore
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            ſimile al mele, è buona per adornar le caſe eſſendo ſtato auuertito, che nelle tauole de i Pittori é immortale, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5801" xml:space="preserve">però è buona per ſtatue, perche
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            non ha diſteſi per longo i nerui ma interrotti, uarij, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5802" xml:space="preserve">minuti. </s>
            <s xml:id="echoid-s5803" xml:space="preserve">V ſauano anche il Loto, il Boſſo, il Cedro, il Cipreſſo, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5804" xml:space="preserve">la radice dell’Oliuo
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            piu ſoda, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5805" xml:space="preserve">il Perſico Egittio, per farne le ſtatue, ma à farne le tauole per pitture, uſauano gli antichi il bianco, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5806" xml:space="preserve">il nero Poppio. </s>
            <s xml:id="echoid-s5807" xml:space="preserve">La Sal-
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            ce, il Carpene, il Sorbo, il Sambuco, il Fico. </s>
            <s xml:id="echoid-s5808" xml:space="preserve">Lodano alcuni la Giuggiola, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5809" xml:space="preserve">per le opere fatte al torno. </s>
            <s xml:id="echoid-s5810" xml:space="preserve">Il Faggio, il Moro, il Terebinto,
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            et ſpecialmĕte il Boſſo, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5811" xml:space="preserve">l’Ebano. </s>
            <s xml:id="echoid-s5812" xml:space="preserve">Il Rouere difficilmente s’accõpagna con altri alberi, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5813" xml:space="preserve">rifiuta la colla, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5814" xml:space="preserve">coſi fanno i lagremanti, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5815" xml:space="preserve">creſpi
              <lb/>
            alberi, et ogni legno ſodo, che ſi può radere. </s>
            <s xml:id="echoid-s5816" xml:space="preserve">Non ſtãno inſieme gli alberi, che ſono per natura differẽti come l’Edera, il Lauro, la Tilia, per eſſer
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            calidi, con i nati in luoghi humidi. </s>
            <s xml:id="echoid-s5817" xml:space="preserve">Similmente non ſtãno lungamente in colla l’Eſculo, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5818" xml:space="preserve">la Quercia, ne ſi deono accõpagnare l’Olmo, il Frasſi-
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            no, il Moro, il Cireggio con il Platano, et l’Alno, perche queſti ſono di natura humida, quelli di ſecca. </s>
            <s xml:id="echoid-s5819" xml:space="preserve">Cõparanſi gli alberi quanto al tutto, per-
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            che gli infecondi piu fermi ſono de i fruttuoſi. </s>
            <s xml:id="echoid-s5820" xml:space="preserve">I ſeluatichi ne con mano, ne con ferro colti piu duri. </s>
            <s xml:id="echoid-s5821" xml:space="preserve">Gli acuti, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5822" xml:space="preserve">tardiui tra i fruttuoſi piu forti
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            de i dolci, piu creſcono gli ſterili che i fertili, piu nodoſi gli ſterili del tutto, ȯ quelli che auicẽda fruttano, che i fer aci de inodoſi, i, piu corti ſono
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            i piu difficili, piu nodoſi, i, nodriti in conualli, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5823" xml:space="preserve">piu corti d’unontani. </s>
            <s xml:id="echoid-s5824" xml:space="preserve">Ma i mõtani piu fermi, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5825" xml:space="preserve">piu grosſi, piu molli i nati in luoghi humidi, & </s>
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            ombroſi de gli aprici. </s>
            <s xml:id="echoid-s5827" xml:space="preserve">I legni di clor biãco ſono meno denſi, et piu trattabili. </s>
            <s xml:id="echoid-s5828" xml:space="preserve">Ogni materia põderoſa della liggiera, è, piu ſpeſſa, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5829" xml:space="preserve">dura, et quel
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            la, è piu fragile, piu durano tagliati quegli alberi, che uiui piu ſi cõſeruano. </s>
            <s xml:id="echoid-s5830" xml:space="preserve">Quanto alla cõparatione delle parti io dico, che quanto meno ui é di
              <lb/>
            midolla, tanto piu ui e di fortezza. </s>
            <s xml:id="echoid-s5831" xml:space="preserve">Le parti piu uicine alla midolla ſono piu forti, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5832" xml:space="preserve">quelle, che ſono piu uicine alla ſcorza ſono piu tenaci, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5833" xml:space="preserve">la
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            piggiore é l’Alburno. </s>
            <s xml:id="echoid-s5834" xml:space="preserve">Le piu uicine alla terra ſon le piu ponderoſe, le di mezzo ſono piu creſpe. </s>
            <s xml:id="echoid-s5835" xml:space="preserve">Le interiori piu cõmode, le eſpoſte al mezzo di
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            piu ſecche, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5836" xml:space="preserve">ſottili, et hãno la midolla piu uicina al cortice, in fine molte altre coſe reſterebbeno à dire, ma queſte uoglio, che ſiano à baſtanza,
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            il reſto con ſomma diligenza ſi troua nel Secondo lib. </s>
            <s xml:id="echoid-s5837" xml:space="preserve">di Leone, et di Plinio nel Seſtodecimo, et in Theofraſto, ma quello, che é degno di auuerti-
              <lb/>
            mento in Vitr. </s>
            <s xml:id="echoid-s5838" xml:space="preserve">è la doue egli dice parlando dello Abete, quadrifluuijs diſparatur, non che Vitr. </s>
            <s xml:id="echoid-s5839" xml:space="preserve">nõ habbia bene interpretato, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5840" xml:space="preserve">Plin. </s>
            <s xml:id="echoid-s5841" xml:space="preserve">ſimilmente
              <lb/>
            quãdo dice, Quæ habeant quadripartitos uenarum curſus, biffidos autẽ omnino ſimplices, ma perche Theofraſto dice dizous monozous, tetra
              <lb/>
            zous, parole tradotte da Theodoro quadriuiuas, biniuiuas, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5842" xml:space="preserve">uniuiuas come dice Hermolao, lequal parole, et nel Greco, et nel Latino non ſigni
              <lb/>
            ficano quello che ė in fatto, dico di Theofr asto, et di Theodoro. </s>
            <s xml:id="echoid-s5843" xml:space="preserve">Pero ſi può ſtimare, che nel Greco ſiano ſcorrette, perche ſi uede alcuni Abeti, ta
              <lb/>
            gliati a trauerſo hauer un corſo di uene, che uanno per un uerſo, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5844" xml:space="preserve">alcuni hauerne due corſi, che uno caualca l’altro, come ſe la dita d’una
              <lb/>
              <note position="left" xlink:label="note-0061-05" xlink:href="note-0061-05a" xml:space="preserve">50</note>
            mano attrauerſaßero le dita dell’ altra, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5845" xml:space="preserve">alcuñi hauerne quattro poſti in modo di craticula, ò di rete, come chi poneſſe le dita d’una mano attra
              <lb/>
            uerſate ſopra le dita dell’ altra, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5846" xml:space="preserve">ſopra quelle ancho altre fin à quattro ordini.</s>
            <s xml:id="echoid-s5847" xml:space="preserve"/>
          </p>
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          <head xml:id="echoid-head24" xml:space="preserve">CAP. X. DELLO ABETE DETTO SOPERNATE, ET INFERNATE,
            <lb/>
          CON LA DESCRITTIONE DELL’APENNINO.</head>
          <p>
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              <emph style="sc">NAscono</emph>
            le primi radici del mõte Apẽnino dal Mar Tirẽno inſino all’ Alpi, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5849" xml:space="preserve">alle eſtreme parti
              <lb/>
            di Thoſcana, ma il giogo di quel mõte girãdoſi à torno, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5850" xml:space="preserve">con mezza curuatura appreſſandoſi alle
              <lb/>
            riue del Mar Adriano peruiene cõ i ſuoi giri uerſo il mare:</s>
            <s xml:id="echoid-s5851" xml:space="preserve">la onde la ſua piegatura di qua, che alle re
              <lb/>
            gioni di Thoſcana, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5852" xml:space="preserve">di Cãpagna riguarda, è molto aprica, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5853" xml:space="preserve">fiorita, perche del continuo prende ui
              <lb/>
            gore dal corſo del Sole, ma la parte di là, che piega al mar di ſopra ſottogiace al Settẽtrione, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5854" xml:space="preserve">perpe-
              <lb/>
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            tuamente è foſca, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5855" xml:space="preserve">ombroſa, doue gli alberi, che ſono in quella parte nodriti d’humore nõ ſolo cre-
              <lb/>
            ſcono in iſmiſurata grandezza, ma ancho le loro uene pregnanti di grãde humilità tumide, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5856" xml:space="preserve">gonfie ſi ſatiano dell’ab
              <lb/>
            bondanza del liquore, ma poi che tagliate, è ſpianate perduto haueranno il natural uigore, cangiando col ſeccarſi il ri
              <lb/>
            gore delle uene, diuentano per la loro rarità uacue, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5857" xml:space="preserve">ſenza frutto, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5858" xml:space="preserve">però nelle fabriche nõ poſſono durare. </s>
            <s xml:id="echoid-s5859" xml:space="preserve">Ma quel
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            le, che in luoghi eſpoſti al Sole ſi generano nõ hauẽdo tra le uene loro alcuna rarità aſciutte dal ſecco ſi fanno piu fer
              <lb/>
            me, perilche il Sole non ſolamente dalla terra aſciugando, ma ancho da gli alberi, caual’humore, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5860" xml:space="preserve">p erò quegli alberi
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            che ſono in parte eſpoſta al Sole aſſodati per le ſpeſſezze delle uene non hauendo rarita alcuna per l’humore, poi che
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            ſono piani, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5861" xml:space="preserve">politi per eſſer poſti in lauoro, durano con molta utilità. </s>
            <s xml:id="echoid-s5862" xml:space="preserve">Et però quelli, che ſono dalla parte inferiore
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            dello Apennino i quali da luoghi aprici portati ſono, migliori ſi trouano di quelli, che naſcono nella parte ſuperiore,
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            & </s>
            <s xml:id="echoid-s5863" xml:space="preserve">uẽgono da luoghi opachi. </s>
            <s xml:id="echoid-s5864" xml:space="preserve">Io ho eſpoſto quanto ho potuto con l’animo cõſiderare le copie neceſſarie al fabricare,
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            di che tẽpre ſiano per natura della meſcolãza de i loro principij, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5865" xml:space="preserve">quali perfettioni, è diffettihabbiano, accio manife
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            ſte ſiano à chi intende di fabricare. </s>
            <s xml:id="echoid-s5866" xml:space="preserve">Et però quelli, i quali haueranno potuto ſeguitare le leggi di queſti precetti, piu
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            prudenti ſeranno, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5867" xml:space="preserve">potranno far nelle opere elettione dell’uſo di ciaſcuna ſpecie. </s>
            <s xml:id="echoid-s5868" xml:space="preserve">Eſſendoſi adunque detto dello ap
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            parecchio, reſta, che ne gli altri uolumi io dica de gli edificij, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5869" xml:space="preserve">prima de i ſacri T empi de gli Dei immortali, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5870" xml:space="preserve">delle
              <lb/>
            loro miſure, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5871" xml:space="preserve">proportioni, come ſi conuiene all’ordine propoſto. </s>
            <s xml:id="echoid-s5872" xml:space="preserve">Ha uoluto Vitr. </s>
            <s xml:id="echoid-s5873" xml:space="preserve">nel decimo, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5874" xml:space="preserve">ultimo capo di questo Secon
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            do Libro porre la differenza de gli alberi che naſcono dalla parte del Sole, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5875" xml:space="preserve">di quelli, che ne i luoghi ombroſi riguardano al Settentrione. </s>
            <s xml:id="echoid-s5876" xml:space="preserve">La
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            coſa è facile, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5877" xml:space="preserve">confermata da Palladio nell’Vndecimo Libro al quintodecimo capo, & </s>
            <s xml:id="echoid-s5878" xml:space="preserve">da Plinio nel Seſtodecimo Libro al Trenteſimonono.</s>
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          </p>
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          <head xml:id="echoid-head25" xml:space="preserve">IL FINE DEL SECONDO LIBRO.</head>
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