<s xml:id="echoid-s7429" xml:space="preserve">Queεto hauendo le parti ſue, ci dimoſtraua per il nome di eſſe quali ſuſſe-
<lb/>
ro, & </s>
<s xml:id="echoid-s7430" xml:space="preserve">però l’una ſi chiamaua ſeſtante, perche uno è la ſeſta parte di ſei. </s>
<s xml:id="echoid-s7431" xml:space="preserve">Le due triente, per eſſer la terza. </s>
<s xml:id="echoid-s7432" xml:space="preserve">Il tre ſemiſſe quaſi mezzo Aſſe
<lb/>
per eβer tre la metà di ſei, il quattro beſſe, perche leua due parti dal tutto, et in Greco Dimerone ſi dice, il cinque quintario, che pentameroni ſi
<lb/>
dice, & </s>
<s xml:id="echoid-s7433" xml:space="preserve">noi cinque parti dicemo. </s>
<s xml:id="echoid-s7434" xml:space="preserve">Ma poi che ſopra il numero perſetto ſi pone la unita, gia ſi comincia à raddoppiar l’altro Aſſe per uenire al
<lb/>
dodici, che ancho aſſe doppio ſi può dire, & </s>
<s xml:id="echoid-s7435" xml:space="preserve">pero in Greco diplaſiona, è, nominato. </s>
queſto ſi chiama Epidmerone, come egli aggiunga à ſei due parti di eſſo. </s>
<s xml:id="echoid-s7443" xml:space="preserve">Similmente Epipentamerone ſi chiama l’undeci, che è il ſopragiunto
<lb/>
quintario, et in queſto modo le parti de i numeri ſi chiamano ſecondo diuerſi rifpetti, et queſto ha uoluto dir Vitr. </s>
<s xml:id="echoid-s7444" xml:space="preserve">doue pare che egli habbia uo
<lb/>
luto che ſei ſia numero perfetto, per la iſteſſa ragione, che dieciè perfetto, cioè perche giunti che ſiamo à dieci tornamo da capo dall’unit à fin
<lb/>
che ſi cőpia l’altra decina, che con due croci, è, deſcritta, coſi ancho giunti al ſei ſecondo, da i Mathematici ſi ritorna à gli iſtesſi nomi, fin all’al-
<lb/>
tro aβe, che è dodeci, ma io ſtimo che Vit. </s>
<s xml:id="echoid-s7445" xml:space="preserve">habbia accennato ancho la noſtra ragione per laqual detto hauemo il ſei eβer perfetto, quando diβe.</s>
<s xml:id="echoid-s7446" xml:space="preserve"/>
</p>
<p>
<s xml:id="echoid-s7447" xml:space="preserve">Per le ragioni loro quel numero ha le parti conuenienti al numero di ſei.</s>
<s xml:id="echoid-s7448" xml:space="preserve"/>
</p>
<p style="it">
<s xml:id="echoid-s7449" xml:space="preserve">Perche poſte inſieme le parti numer anti, & </s>
<s xml:id="echoid-s7450" xml:space="preserve">multiplicanti il ſei lo rendono à punto.</s>
<s xml:id="echoid-s7451" xml:space="preserve"/>
</p>
<p style="it">
<s xml:id="echoid-s7452" xml:space="preserve">Et quando Vitr. </s>
<s xml:id="echoid-s7455" xml:space="preserve">Et per queſto chiamarono l’una parte del ſei ſeſtante</s>
</p>
<p style="it">
<s xml:id="echoid-s7456" xml:space="preserve">Non uuole render la ragione perche il ſei ſia perfetto, ma unole dimoſtrar che eſſendo perfetto per la ragione antedetta, i Mathematicihãno uolu-
<s xml:id="echoid-s7457" xml:space="preserve">dimoεtrare, che ſei era un tutto, oltra’l quale ſe aſcender biſognaua numerando era neceſſario tornar da ca-
<lb/>
po, come nel numero denario. </s>
<s xml:id="echoid-s7458" xml:space="preserve">Altrimenti era uana la oppoſitione de i Mathematici contra quelli, che uoleuano il dieci eſſer perfetto, ſe i
<lb/>
medeſimi Mathematici, haueſſer uoluto il ſei eſſer perſetto per la iſteſſa ragione, che era detto il dieci eſſer perfetto, queſto ſtimo io ſia de-
<lb/>
gno di conſideratione.</s>
<s xml:id="echoid-s7459" xml:space="preserve"/>
</p>
<p>
<s xml:id="echoid-s7460" xml:space="preserve">Similmente perche il piede è la ſeſta parte dell’altezza dell’huomo, pero coſi da quel numero de i piedi, dalqual’è mi-
<lb/>
ſurato, & </s>
<s xml:id="echoid-s7461" xml:space="preserve">perfetto il corpo terminandolo in altezza con queſti ſei perfetto lo fecero.</s>
<s xml:id="echoid-s7462" xml:space="preserve"/>
</p>
<p style="it">
<s xml:id="echoid-s7463" xml:space="preserve">Fcco adunque che dal numero ſenaric è εtata pigliata la ragione della miſura del corpo humano inquanto all’altezza ſua.</s>
<s xml:id="echoid-s7464" xml:space="preserve"/>
</p>
<p>
<s xml:id="echoid-s7465" xml:space="preserve">Et auuertirono il cubito eſſer di ſei palmi, & </s>
<s xml:id="echoid-s7474" xml:space="preserve">Et da quello pare che la Città di Greci habbiano fatto, che ſi come il cubito è di palmi ſei, coſi ſi uſaſſe lo iſteſſo numero
<lb/>
nella dramma.</s>
<s xml:id="echoid-s7475" xml:space="preserve"/>
</p>
<p style="it">
<s xml:id="echoid-s7476" xml:space="preserve">Voleuano i Greci, che la dramma lero haueſſe ſei oboli, & </s>
<s xml:id="echoid-s7477" xml:space="preserve">queεto riſpondeua al cubito, che contiene palmi ſei. </s>
<s xml:id="echoid-s7478" xml:space="preserve">Voleuano che ciaſcuno obolo ha-
<lb/>
ueβe quattro monete, che esſi chiamauano dichalchi, la onde uentiquattro dichalchi faceuano una dramma come uentiquattro dita fanno un
<s xml:id="echoid-s7481" xml:space="preserve">Perche quelle Città fecero, che nella dramma fuſſe la ualuta di ſei ramini ſegnati (come asſi)che esſi chiamano oboli, & </s>
<s xml:id="echoid-s7482" xml:space="preserve">
<lb/>
conſtituirono in uece di dita uentiquatrro nella dramma i quadranti de gli oboli, detti da alcuni dichalchi, da alcu-
<lb/>
ni trichalchi.</s>
<s xml:id="echoid-s7483" xml:space="preserve"/>
</p>
<p style="it">
<s xml:id="echoid-s7484" xml:space="preserve">Era la dramma preſſo à Greci, le parti della quale, ſi chiamauano oboli, & </s>
<s xml:id="echoid-s7485" xml:space="preserve">ualeua una dramma ſei oboli, & </s>
<s xml:id="echoid-s7486" xml:space="preserve">obolo era una moneta di rame di poca
<s xml:id="echoid-s7504" xml:space="preserve">I palmi ſono due maggiore, è minore, il minore è di quattro dita, il maggiore di dodici, quello ſi chiama paleſte, queſto ſpitthame, noi chiamamo
<s xml:id="echoid-s7523" xml:space="preserve">Pone in queſto luogo Vitr. </s>
<s xml:id="echoid-s7524" xml:space="preserve">la uniuerſale conchiuſione di tutto quello, che egli ha detto, però à me pare, che il primo capo di queſto Libro quiui
<lb/>
habbia à finire, doue ſi conchiude chiaramente, & </s>
<s xml:id="echoid-s7534" xml:space="preserve">uolendoci inſegnare la fabrica de i Tempi comincia da quelle differenze, che prima ci uengono dinanzi à gli occhi, per-
<lb/>
che l’ordine della cognitione porta, che cominciamo dalle coſe uniuerſali, confuſe, & </s>