Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

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116101TERZO.
Poſti i fuſti delle colonne ſeguita la ragione de i capitelli. Queſti ſe ſeranno piumazzati, ſideono ſormar con queſte
Simmetrie
, che quanto ſerâ groſſa la colonna da piedi aggiuntaui una dieciottaua parte del fuſto da baſſo, tanto ſia
1110 longo, &
largo l’Abaco, ò Dado che ſi dica, ma la groſſezza di quelli la Voluta ſia per la metà, douemo poi retirarſi
dall’
eſtremità del Dado nella parte di dentro per far le fronti delle Volute due, &
mezza di quelle parti, & lõgo il da-
do
da tutte quattro le parti delle Volute appreſſo la quadra dell’eſtremità del dado mandar in giu le linee, che Catheti
dette
ſono, &
quella groſſezza del Capitello gia preſa diuidere in noue parti e mezza, una parte e mezza ſia data alla
groſſezza
del dado, &
dell’ altre otto faccianſi le Volute. Dapoi dalla linea, che longo l’ eſtremità dell’ A baco, o Da-
do
, all’ingiù ſerà mandata, egli ſi deue ritirare, per una parte e mezza in dentro, &
mandarne giu un’ altra, indi
partite
ſiano queſte linee in modo, che quattro parti e mezza laſciate ſiano ſotto il Dado, alhora in quel luogo, che
diuide
quattro e mezza, &
tre e mezza, ſegnato ſia il centro dell’occhio, & ſu quel centro in giro tirata ſia una cir-
conferenza
tanto grande in Diametro, quanto è una delle otto parti, quella ſerà per la grandezza dell’ occhio.
& in
quella
ſia tirato un Diametro, che riſponda al Catheto, poi dal di ſopra ſotto il dado minuito ſia mezzo ſpacio del-
2220 l’occhio cominciato in ciaſcuno giro delle quarte, ſin che ſi peruenga ſotto l’iſteſſa quarta, che è ſotto’l Dado, la
groſſezza
del Capitello coſi farſi deue, che di noue parti è mezza tre parti inanzi pendino ſotto il Tondino della
ſommità
della colonna, &
aggiontoui alla gola il reſtante ſi dia al Dado, & al Canale, lo ſporto della gola ſia oltra la
quarta
del Dado per la grandezza dell’occhio.
Le Cinte de i piumazzi habbiano del Dado queſto ſporto, che poſto un piede della ſeſtanel tetrante del Capitello, &
allargato
l’altro alla eſtremità della Cimaſa raggirandoſi tocchi l’eſtreme parti delle cinte.
Voleua (come hauemo ueduto di ſopra) Vit. che i Piedeſtalli uſciſſero oltra il Poggio, ma però che di tutti i membrelli del Piedeſtallo riſpondeſ-
ſero
i membrelli del poggio che piu adentro ſi ritiraua, ilche conſiderando egli auuertiti cirende, che poniamo i capitelli di modo, che riſpondi
no
le riſalite loro à quelle giunte da baſſo, accioche nell’architraue corriſpondino i membri con la loro ragioneuole miſura alle parti diſotto
come
per la ſigura dello impiè del Tempio Pſeudodipteros ſi dimoſtra.
Egli ſi deue in queſto modo pigliar la ragione de gli archi-
traui
che ſe le colõone ſerãno almeno da dodici ſin quindici piedi l’altezza dello Architraue ſia per la metà della groſ-
ſezzadella
colõna da piede.
Se paſſerà da quindici à uenti partita l’ altezza della colõna in parti tredici per una di eſſe
ſerà
l’altezza dello Architraue.
Se piu oltre da uenti à uenticinque uſcirà la colonna, diuidaſi l’altezza ſua in parti do
dici
, e mezza, &
diuna parte di quelle ſia ſatto l’Architraue nell’altezza ſua. Se ſerà da uenticinque à trenta di dodici
parti
della colõna una ſia per l’altezza dello Architraue, &
oltra di queſto ſecõdo la rata parte allo iſteſſo modo dalla
6660 altezza delle colonne deono eſſer ſpedite le altezze de gli Architraui, perche quanto piu aſcende l’acutezza della ui
ſta
non facilmente taglia, &
rompe la denſità dello aere, & però debilitata, & conſumata per lo ſpatio dell’altezza,
riporta
à noſtri ſenſi dubioſamente la grandezza delle miſure, per il che ſempre ne i membri delle Simmetrie aggin-
gner
ſi deue il ſupplemento della ragione, accioche quando l’opre ſeranno in luoghi alti, ouero haueranno i membri
grandi
, &
alti, tutte l’altre parti habbiano la ragione delle grandezze. La larghezza dello Architraue dal baſſo in
quella
parte, che egli ſi poſa ſopra il capitello ſerà tanto quanto la groſſezza di ſopra della colonna, che ſotto giace
al
capitello, ma la parte di ſopra dello Architraue ſia quanto ſerà la groſſezza del piede della colonna, la gola detta
Cimaſa
dello Architraue ſia per la ſettima parte della ſua altezza, &
tanto habbia di ſporto, l’ altra parte oltra la det
ta
Cimaſa diuider ſi deue in parti dodici, &
di tre di eſſe facciaſi la prima faſcia, la ſeconda di quattro, & la terza diſo
pra
di cinque, il ſregio ſopra l’ Architraue la quarta parte meno dello Architraue.
Ma ſe hauerai à ſcolpirgli ſigurette
7770 e ſegni, alhora farai il fregio ſia per la quarta parte piu alto dell’Architraue, accioche le ſcolture habbiano del grande.
La gola ò Cimaſa del ſregio ſia per la ſettima della altezza di eſſo, lo ſporto quanto è la ſua groſſezza. Sopra il
ſregio
deneſi ſare il Dentello tanto alto, quanto è la ſaſcia di mezzo dello Architraue, lo ſporto quanto l’altezza,
lo
ſpacio, che è tra Dentello, &
Dentello detto Metochi da Greci, in queſto modo ſi deue diuidere, che il Dentello
habbia
nella ſronte mezza parte dell’ altezza ſua, il cauo della interſecatione di quella ſronte di tre, due parti
habbia
della larghezza, la gola di queſto habbia la ſeſta parte dell’ altezza di quello, il gocciolatoio detto

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