Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1 60[Figure 60]
Delle ragioni Toſcane de i ſacri Tempi.
Cap. VII.
IL luogo, nel quale ſi deue fabricare il Tempio, quando hauerà ſei parti di
lunghezza, leuandone una, ſi dia il reſtante alla larghezza: Ma la lunghezza ſia
partita in due parti, & la parte di dentro ſia diſegnata per gli ſpatij delle cel­
le: ma la uicina alla fronte ſia laſciata per porui ordinatamente le colonne.
Si
milmente diuiderai la larghezza in parti dieci.
di queſte ne darai tre allo ſpatio delle celle
minori, che ſono dalla deſtra, & dalla ſiniſtra, ouero le laſcierai doue deono eſſer le ali.
le
altre quattro ſi diano al mezo del tempio.
Lo ſpatio dinanzi le celle nello antitempio coſi
ſia diſegnato per le colonne, che quelle delle cantonate ſiano a dirimpetto de i pilaſtri
nelle ultime parti de i pareti.
Ma le due di mezo, che ſono incontra a i pareti, che ſono
tra i pilaſtri, & il mezo del Tempio, ſiano coſi diſtribuite, che tra i pilaſtri, & le prime co
lonne per mezo all' iſteſſa fila ne ſiano diſpoſte delle altre, & ſiano da piedi per la ſettima
parte dell' altezza loro; ma l'altezza per la terza parte della larghezza del Tempio.
& ſia la
colonna riſtretta di ſopra, per un quarto della groſſezza da piedi.
Le ſpire ſiano alte per
la metà della groſſezza, & habbiano l'orlo fatto a ſeſta alto per la metà della loro groſſez­
za.
Ilbaſtone con l'apophigie, o cimbia groſſo quanto l'orlo. l'altezza del capitello per
la metà della groſſezza, la larghezza dello Abaco quanto è la groſſezza da piedi della colon
na. partiſcaſi poi la groſſezza del capitello in tre parti.
Vna ſi dia all' orlo, che è in luo­
go dello Abaco, l'altra all' ouolo, la terza al collarino, con il ſuo tondino, & cimbia.
ſo
pra le colonne ſi deono imponere le traui congiunte, & concatenate al pari, che riſeruino
quelli moduli nelle loro altezze, che ſaranno richieſte dalla grandezza dell' opera.
Et que
ſte traui, che ſi hanno a legar inſieme ſiano di tanta groſſezza, quanto è il collarino della
colonna di ſopra.
& ſiano collegate in modo con chiaui, & trauerſi incaſtrati, che quel­
la incaſtratura tegni di ſpacio due dita larghe le traui.
Imperoche toccandoſi, & non ri­
ceuendo ſpiracolo di uento, ſi riſcaldano inſieme, & preſto ſi guaſtano: Ma ſopra le traui
& ſopra i pareti ſia il trapaſſo de i mutuli, che ſportino in fuori per uno quarto della groſ
ſezza della colonna, & nelle fronti loro dinanzi ſiano affiſsi gli ornamenti, che antepag­
menti ſi dicono.
& ſopra quelli il Timpano del frontiſpicio che ſia di ſtruttura, o di le­
gno: Ma ſopra quello frontiſpicio ſi deue ponere il colmello, o i canterij, o coſtali, & i
tempiali in modo, che il grondale riſponda alla terzera del tetto perfetto.
Vitrunio eſpedito dalle fabriche, & maniere de' Greci, hora ſi uolge alle opere Toſcane. & qui
douemo ridurci a memoria le coſe gia dette.
Prima, che l'opera Dorica, è piu atta a ſoſtenere
i peſi appreſſo la Toſcana.
Sopra la Dorica, nel ſecondo ordine ſta la Ionica, & nel terzo la
Corinthia, come piu ornata, & dilicata, ad imitatione de gli alberi fatti dalla natura nel piedi

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