Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1preſente diſcorſo, & giouerà in molte altre coſe degne; & ſpecialmente nella proſpettiua, ſi co­
me nel noſtro trattato della ſcenographia hauemo chiaramente eſplicato.
Appreſſo le figure,
che ſerueno a i matematici, ne ha una, che da quelli è detta Cono.
& perche ſappiamo, che figu­
ra ſia, & come ſi faccia, imaginamo un punto, ſotto del quale ſia un circolo, & da quel punto
cada una linea alla circonferenza del circolo, & ſtando fermo il punto, la linea ſi muoua d'intor
no alla circonferenza, fin che ritorni al punto di doue ſi moſſe: dicono, che il Cono ſi forma a
quel modo: & quella figura altri hanno chiamata piramide, benche impropriamente.
Sia adun
que il punto a. & il circolo b c d. & dal punto a. fermo, ſi parta la linea a b. & ſi giri
per la circonferenza del circolo b c d. fin che ritorni al punto b. dico, che ella ſormerà la
figura predetta, che Cono è chiamata.
Cada poi dal punto a. al punto e. che è il centro del
circolo, una linea dritta; queſta ſi chiama aſſe, o perno del Cono.
& il punto a. cima, & il
circolo b c d. baſa del Cono.
da queſto anche ſi forma una ſuperficie detta Conica: & queſta
non è altro, che una figura fatta di due ſoperficie oppoſte per la cima del Cono, l'una, & l'altra
121[Figure 121]
delle quali creſce in infinito per la
deſcrittione fatta da una dritta li­
nea tirata uerſo l'una, & l'altra
parte.
come ſi uede nella figura,
doue la prima ſoperficie a b c d.
la oppoſta per la cima e. e f g.
le due linee tirate uerſo l'una, &
l'altra parte ſono c e. f b. che
imaginiamo andare in infinito, &
tutta queſta figuratione è detta Co­
nica ſoperficie.
Queſte coſe ſiano
bene mandate a memoria & poſte
nella imaginatione, perche ci ſerui
ranno mirabilmente al formare lo
Analemma.
La ſoperficie conica
adunque puo riceuere diuerſi tagli
o ſettioni (come ſi dica) perche
puo eſſer tagliata in due parti, per
dritto lungo l'aſſe, dalla cima al
baſſo, & puo anche eſſer tagliata
altra mente, ſe è tagliata dalla cima al baſſo lungo l'aſſe, l'apritura di quel taglio ſarà uno trian­
golo di dritte linee.
Ma ſe è tagliato altrimenti, ouero è tagliato a trauerſo con uno taglio egual
mente diſtante alla baſa.
ouero in altro modo ſe è tagliato con un taglio trauerſo egualmente di­
ſtante alla baſa, l'apritura di quel taglio dimoſtrer à un circolo, ſe uer amente il taglio non ſi farà
per la cima lungo l'aſſe, nè meno atrauerſo, allhora l'apritura di quel taglio dimoſtrerà una linea
piegata e torta, la quale da Mathematici è detta ſestione, o taglio conico.
Questa ſi fa diuerſa­
mente, & ha diuerſi nomi, come particolarmente ne diremo qui ſotto.
Et ci ſeruiremo della fa­
cilità di Alberto Durero, benche ci ſiano, de gli altri modi.
Dico adunque, che appreſſo le pre
dette ſestioni, o tagli, ue n'è uno, che taglia il cono egualmente distante all'aſſe del cono.
ne è
anche uno, che taglia il cono con un taglio egualmente distante al lato del cono.
& finalmente
un'altro, che taglia il cono a trauerſo, che non toglie coſa alcuna della baſa del cono, ma bene
le è piu uicino in una parte, che nell'altra, le apriture di questi tre tagli dimostrano alcune linee
piegate, che non ſono circoli, nè portioni di circoli, & ſi chiamano diuerſamente, perche quel
taglio, che è egualmente distante all'aſſe fa nell'apritura ſua la linea detta hiperbole, quello, che
t aglia il cono con un taglio egualmente distante ad un lato del cono, fa nell'apritura ſua una li-

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