Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
,
1567
Text
Text Image
Image
XML
Thumbnail overview
Document information
None
Concordance
Figures
Thumbnails
Page concordance
<
1 - 30
31 - 60
61 - 90
91 - 120
121 - 150
151 - 180
181 - 210
211 - 240
241 - 270
271 - 300
301 - 330
331 - 360
361 - 390
391 - 420
421 - 450
451 - 480
481 - 510
511 - 520
>
Scan
Original
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
<
1 - 30
31 - 60
61 - 90
91 - 120
121 - 150
151 - 180
181 - 210
211 - 240
241 - 270
271 - 300
301 - 330
331 - 360
361 - 390
391 - 420
421 - 450
451 - 480
481 - 510
511 - 520
>
page
|<
<
of 520
>
>|
<
archimedes
>
<
text
>
<
body
>
<
chap
>
<
subchap1
>
<
subchap2
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000317
">
<
pb
pagenum
="
12
"
xlink:href
="
045/01/020.jpg
"/>
<
emph
type
="
italics
"/>
poca lode, chi preſto s'ammaeſtra: come è d' infima conditione, chi nè da ſe ſteſſo nè per opera
<
lb
/>
de'maeſtri apprende. </
s
>
<
s
id
="
s.000318
">Queſte buone conditioni ſono da Vitr. nelle dette parole compreſe.
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000319
">Donde adiuiene, che chi fa profeſsione d'Architetto pare che nell'una & l'altra parte eſ
<
lb
/>
ſer debbia effercitato cioè nella coſa ſigniſicata, & nella ſigniſicante.
<
emph
type
="
italics
"/>
Poi ſegue.
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000320
">Doue & ingenioſo, & docile biſogna che egli ſia, percioche nè lo ingegno ſenza lo am
<
lb
/>
maeſtramento, nè lo ammaeſtramento ſenza lo ingegno puo fare l'huomo eccellente. </
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000321
">
<
emph
type
="
italics
"/>
Lo ingegno ſerue & alla inuentione, che fa l'huomo da ſe ſteſſo, & alla dottrina, che egli
<
lb
/>
impara da altri. </
s
>
<
s
id
="
s.000322
">Rare fiate adiuiene, che uno ſia inuentore, & compito fattore d'un'arte, cioè, che
<
lb
/>
ritroiti, & riduca a perfettione tutto un corpo d'un'arte. </
s
>
<
s
id
="
s.000323
">però ben dice Vitr. che ſenza lo ingegno lo
<
lb
/>
ammaeſtramento, & ſenza lo ammaeſtramento lo ingegno non fa l'huomo eccellente. </
s
>
<
s
id
="
s.000324
">La ſeconda
<
lb
/>
conditione dello Architetto, èla educatione, & lo eſſercitio da primi anni fatto, nelle prime
<
lb
/>
ſcienze. </
s
>
<
s
id
="
s.000325
">prime chiamo l'Arithmetica, la Geometria, & l'altre diſcipline. </
s
>
<
s
id
="
s.000326
">Queſte hebbe Vitr.
<
lb
/>
per opera de i ſuoi progenitori, come egli confeſſa nel proemio del ſeſto libro. </
s
>
<
s
id
="
s.000327
">La terza condi
<
lb
/>
tione è l'hauere udito, & letto i piu eccellenti, & rari huomini, & ſcrittori, come fece
<
lb
/>
Vitr. il quale atteſta nel proemio del ſecondo libro, quello, che io dico, dicendo.
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000328
">Io eſponerò ſeguitando gli ingreſsi della prima natura, & di quelli, che i principij del
<
lb
/>
conſortio humano, & le belle, & fondate inuentioni, con gli ſcritti, & regole dedicaro
<
lb
/>
no, & però come io ſono da quelli ammaeſtrato, dimoſtrerò. </
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000329
">
<
emph
type
="
italics
"/>
Et queſto è quanto appartiene a gli ſcrittori, & alla lettione de i buoni; ma quanto al
<
lb
/>
la preſenza, & all'udita dice nel proemio del ſeſto libro hauere hauuto ottimi precettori. </
s
>
<
s
id
="
s.000330
">
<
lb
/>
La quarta conditione è la toleranza delle fatiche, & il continuo penſiero, & ragiona
<
lb
/>
mento delle coſe pertinenti all'arte. </
s
>
<
s
id
="
s.000331
">Difficilmente ſi truoua ingegno eleuato, & manſue
<
lb
/>
to. </
s
>
<
s
id
="
s.000332
">Vitruuio hebbe acuto ingegno, & ſofferente: però dice.
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
<
s
id
="
s.000333
"> Et dilettandomi delle co
<
lb
/>
fe pertinenti al parlare, & alle arti, & delle ſcritture de'commentarij. </
s
>
<
s
id
="
s.000334
">Io ho acquiſtato
<
lb
/>
con l'animo quelle poſſeſsioni, dalle quali ne uiene queſta ſomma di tutti i frutti, che
<
lb
/>
io non ho piu alcuna neceſsità, & che io ſtimo, quella eſſer la proprietà delle ricchezze
<
lb
/>
di diſiderare niente piu. </
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000335
">
<
emph
type
="
italics
"/>
La quinta conditione è di non deſiderare altro, che la uerità, nè altro hauere dinanzi a gii
<
lb
/>
occhi, & per meglio conſeguirla, euui la ſeſta conditione, che conſiſte nello hauere una uia ragio
<
lb
/>
neuole di ritrouare il uero, & quella uia poco ci giouerebbe ſenza la ſettima conditione, che è
<
lb
/>
poſta nell'uſo della detta uia, & nell'applicatione di eſſa. </
s
>
<
s
id
="
s.000336
">Che Vitr. fuſſe ſtudioſo del uero; che
<
lb
/>
egli haueſſe la regola di trouarlo; & che finalmente ſapeſſe uſare la detta regola, molto bene ap
<
lb
/>
pare nel ſuo procedere ordinatamente, nel ſignificar le coſe, nel dar forma, & perfettione a tut
<
lb
/>
to il corpo dell'Architettura. </
s
>
<
s
id
="
s.000337
">Le dette conditioni ſi deduceno da i principij detti di ſopra, cioè dalla
<
lb
/>
diffinitione dell'Architettura, & dal ſuo naſcimento, come ſi puo conſiderando uedere. </
s
>
<
s
id
="
s.000338
">Ma noi a
<
lb
/>
Vitr. il quale narra quante coſe fanno biſogno all'Architetto, & quali, & perche cagione, & in
<
lb
/>
che modo.
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
<
s
id
="
s.000339
"> Appreſſo biſogna che egli habbia lettere, perito ſia nel diſegno, erudito nella
<
lb
/>
Geometria, non ignorante della proſpettiua, ſappia l'Arithmetica, conoſca molte hiſtorie,
<
lb
/>
udito habbia con diligenza i filoſofi, di Muſica, di Medicina, delle leggi, delle riſpoſte de
<
lb
/>
Iure conſulti ſta intelligente, & finalmente rozo non ſia nel conoſcere la ragione del cie
<
lb
/>
lo, & deile ſtelle. </
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000340
">
<
emph
type
="
italics
"/>
Poi che Vitruuio ha detto quante, & quali coſe ſono neceßarie per formare un'eccellente Ar
<
lb
/>
chitetto dice perche ragione coſi biſogno ſia & partitamente di ciaſcuna ne rende conto dicendo.
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000341
">Ma perche coſi biſogno ſia, queſta è la ragione. </
s
>
<
s
id
="
s.000342
">E neceſſario che lo Architetto hab
<
lb
/>
bia lettere, accioche leggendo gli ſcritti libri, commentari nominati, la memoria ſi fac
<
lb
/>
cia piu ferma. </
s
>
</
p
>
<
p
type
="
main
">
<
s
id
="
s.000343
">
<
emph
type
="
italics
"/>
Il giudicare è coſa da prudente; la prudenza compara le coſe ſeguite con le inſtanti, & fa ſti
<
lb
/>
ma delle ſeguenti. </
s
>
<
s
id
="
s.000344
">Le coſe ſeguite per memoria ſi hanno, però è neceßario a quell' ufficio di giudi-
<
emph.end
type
="
italics
"/>
</
s
>
</
p
>
</
subchap2
>
</
subchap1
>
</
chap
>
</
body
>
</
text
>
</
archimedes
>