Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

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1ni in ciaſcuno de i ſegni, quanto prima hanno ritardato, tanto con piu ueloce corſo paſ­
ſando agguagliano il camino, & lo pareggiano perfettamente.
& coſi naſce, che auegna
che dimorino in alcuni ſegni, niente di meno poi che ſi tolgono dalla neceſsità della tar­
danza, preſtamente conſeguiſceno il giuſto circoito.
Ma la ſtella di Mercurio coſi paſ­
ſa il corſo ſuo nel cielo, che correndo per gli ſpacij de i ſegni in giorni trecentoſeſſanta
ritorna a quel ſegno d'onde prima ſi moſſe.
& il ſuo uiaggio coſi ſi agguaglia, che cerca
trenta giorni in ogni ſegno ha la ragione del numero ſuo.
Ma Venere quando è libera
dall'i npedimento de i raggi del Sole, in trenta giorni trapaſſa lo ſpacio d'un ſegno.
quan­
to meno in giorni quaranta in ciaſcun ſegno patiſce; poi che hauerà fatto la ſua ſtatione
reſtituiſce quella ſomma di numero dimorando in un ſegno.
& però hauendo Venere mi­
ſurato lo intiero circuito del cielo in quattrocento & ottantacinque giorni, torna di nuo­
uo allo iſteſſo ſegno, di doue cominciò il ſuo uiaggio.
In queſta parte Vitr. è difficile, non concorda con gli altri, & forſe è ſcorretto il testo. Pli­
nio che ſuole pigliare le facciate intiere da Vitr. in queſta parte è tutto diuerſo.
Vitr. pone i pia­
neti neceſſitati tardare, gli ſcioglie dalla neceſſità, & quaſi slegandoli uuole, che pareggino con
la uelocità del corſo quel uiaggio, che haurebbeno fatto, ſe ſempre fuſſe stato loro conceſſa la
libertà di caminare.
nè ci dichiara (come ſi conuiene) con approuate dimostrationi, donde na­
ſce questa neceßità, & donde uegna la loro libertà: però neceſſario ci pare di darne alquanto di
lume con quelle coſe, che dopo Vitr. con belli fondamenti ſono ſtate da gli ſtudioſi delle coſe ritro­
uate.
& però la neceßità ci conduce a fare quello, che uoleuamo fuggire. Dichiareremo adunque
alcuni termini, che fanno al propoſito nostro.
& ſono queſti. Epiciclo, Deferente, Eccentrico, Con­
centrico, Giogo, opposto al Giogo, lunghezza media dello Eccentrico, lunghezza media dello
Epiciclo, Stato, Ritorno, Progreſſo, Argomento, Agguagliamento.
Epiciclo adunque è quello,
che da Tolomeo ſi chiama circolo della diuerſità, che è una picciola ſpera imaginata come aggiun
ta alla ſpera maggiore, che coſi uuole dire la parola Greca; d'intorno la cui circonferenza uoglio
no gli Astronomi, che ſi uolga il corpo del pianeta, il cui centro è nella circconferenza della ſpe­
ra che porta il pianeta, ouero lo Epiciclo uerſo Oriente, detto Deferente, il qual deferente, non
ha lo isteſſo centro, col centro del mondo, & però egli ſi chiama Eccentrico, cioè fuori del centro.
ſi come ſi chiama concentrico quel circolo, che ha lo isteſſo centro con quello del mondo. però uo­
lendo noi nel piano formare lo Epiciclo, & il Deferente: imaginiamo il centro.
c. dal quale na­
ſce una linea, l'altro capo dellaquale ſia a, & ſia lo a. centro dello Epiciclo.
Faccia que­
ſto capo.
a. un giro perfetto, ſtando fermo l'altro nel punto. c. dico che formerà nel piano
una ſuperficie, laquale ſi fa per la circonferenza del Deferente.
coſi forma il Sole la Eclittica,
che è come Deferente del Sole, dallaquale ſono diſtanti i Deferenti de gli altri pianeti, & piega­
no da i lati.
& la isteſſa linea prolungata fin alla concaua ſoperficie del primo cielo, diſegna in
quella una circonferenza dello isteſſo nome.
il centro dello Epiciclo è ſempre nella circonferenza
del Deferente posto adunque un piede del compaſſo nel punto a. & allargato l'altro fin che
tocchi il centro del pianeta.
d. girando ſi a torno ſi farà lo Epiciclo. Stando adunque le gia
dette coſe, non è alcuno, che non ueda, che la circonferenza del Deferente, & la circonferenza
dello Epiciclo non ſiano d ſegualmente distanti dal centro del mondo.
f. Dapoi gli Astronomi
hanno trouato diuerſi uocaboli alle parti dello Epiciclo, ſecondo le distanze loro dal centro del
mondo.
uolendo con quelle dimoſtrarci, come ſi ſalua la diuerſità delle apparenze, la doue quel
punto, che è nella circonferenza del Deferente, o dello Epiciclo piu rimoto dal centro del mon­
do, chiamano auge, che uuol dire ſommità; & però Cicerone lo chiama Iugum.
& quel punto, che
per diametro s'oppone al giogo, nominarono, l'oppoſto del giogo.
Et perche al Sole non danno Epi
ciclo, ma Deferente, però quel punto, che nel Deferente ſarà oppoſto al giogo, ſimilmente ſi chia­
merà, l'oppoſito del giogo.
Giogo, cima, auge, abſides ſono parole d'una iſteſſa coſa. Lunghezza
media dello Eccentrico è la metà del Diametro.
Lunghezza media dello Epiciclo è lo ſpacio,

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