Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

Table of figures

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1inſieme, de i quali ſe uno ſarà a ciaſcuno de i tre eguale, giuſto, & dritto ſarà detto. & quel
li, che del dritto ſaranno minori, ſtretti, & acuti ſaranno chiamati, & i maggiori larghi, ot­
tuſi, & rintuzzati.
Delle linee alcune ſon dritte, & ſono quelle il mezo delle quali non adona
bra gli eſtremi, & che tra due punti nel piu breue ſpacio ſi contengono: altre ſono piegate,
& torte, & ſono quelle, che col mezo loro eſcono de gli eſtremi.
Delle piegate alcune ſono
parti del circolo.
Circolo è figura piana, & ſoperficiale rinchiuſa da una linea, dal cui centro
che & punto immobile nel mezo, tutte le linee tirate alla circonferenza ſono eguali.
La linea
piegata da gli Architetti è chiamata Arco, intendo della ſimplice.
Corda poi ſi dice quel­
la linea, che paſſa da un capo dell' Arco all' altro.
Saetta ſi chiama quella, che dal mezo del
la corda con anguli eguali aſcende alla circonferenza dell' arco.
Raggio è quella, che dall' immo
bil punto peruiene alla circonferenza.
Diametro quella, che paſſa per lo centro, & diuide il
circolo in due parti eguali.
Intiero arco è il ſemicircolo. Diminuito, & ſcemo quello, che è
minore, cioè che ha la corda ſua minore del diametro.
Il compoſto è di due archi diminuti: &
però fa nella ſommità uno angulo di due archi.
gli eſſempi delle predette coſe ſono qui ſotto
8[Figure 8]
Hora la natura de i luogi porta ſanità è fortezza: hora l'Arte: hara l'una, & l'altra. Nel
primo caſo egli ſi deue conoſcere quello, che di natura ſuo è buono.
come ſi ha dal prece­
dente Capo.
nel ſecondo biſogna por mano al Diſcorſo, come ſi dirà nel ſeguente. Nè uoglio
hora commendare la conſuetudine delle genti ſtraniere, che hora nelle amplißime ſolitudini, &
diſerti habitando, hora ne gli aſprißimi monti, & tra le oſcurißime ſelue riducendoſi, & alcu
na fiata in mezo di larghiſſime paludi, quaſi attuffandoſi, & habitando luoghi ſteriliſſimi ſicu­
ri ſi chiamauano da ogni uiolenza.
comè ſi legge ne i commentarij de' Germani: & altroue
de gli Irlandi, & Scoceſi: non lodo io queſti auantaggi: percioche non mi pare, che egli ſi deb
bia eleggere la pouertà, perche niuno ci porti inuidia: nè anche ſognarei un poetico mondo, o
terreſtre paradiſo: doue i fiumi di latte correno, mele ſudano le quercie, manna e nettare pioue­
no i cieli: peroche all' humana neceſſità ſi puo con mediocre & conueneuole habitatione proue­
dere, & quelle copie piu preſto deſiderare, che hauere ſi poſſono.
Quanto adunque richiede la
uita de gli huomini, eleggaſi la Città in tal ſito, che ella ſi notriſca del ſuo tenitorio, che non
poſſa di leggieri eſſere aſſalita, che ſia libera alle ſortite, & che habbia le ſopradette conditio­
ni: dapoi habbiaſi cura di fondare la muraglia.
Gli inditij di buono, & ſodo terreno ſono;
che ne i luoghi, ne i quali s'ha da fondare, non ui ſiano herbe ſolite di naſcere in luoghi humi
di, che nel paeſe d'intorno ſiano ſaſſi acuti & ſodi, & alberi ſolo naſcenti in luoghi aſciutti:
che non ui ſiano acque ſortiue ſotto: ſe il terreno per li peſi in terra gettati, non riſuonerà
nè l'acqua ripoſta ne' uaſi per li cadimenti ſi muouerà.
Le cauationi de i pozzi oltra l'utilità
dell' acqua, & della materia, ne daranno ſegno della ſodezza del terreno.
Il fondamento non
è parte della fabrica: imperoche la natura ſenza l'aiuto dell' Arte, ſuol darci il luogo fon
dato, facendoſi il piano ſodiſſimo con alti, & duri ſaſſi: doue non fa biſogno d'alcuna bu-

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