Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

List of thumbnails

< >
41
41
42
42
43
43
44
44
45
45
46
46
47
47
48
48
49
49
50
50
< >
page |< < of 520 > >|
1to, ſi nelle coſe immobili, come in quelle, che ſi moueno.
Il compartimento, & riſpondenza delle miſure detto ſimmetria, è conueneuole con
ſentimento da i membri dell'opera, & dalle parti ſeparate alla forma di tutta la figura, ſe
condo la rata portione come ſi uede nel corpo humano, il quale con il cubito, co'l pie­
de, col palmo, col dito, & con le altre parti è commiſurato, coſi adiuiene nelle per­
fettioni dell'opere.
Et prima ne i ſacri tempij dalle groſſezze delle colonne, ouero
dal Triglifo. poi nel forame della baliſta quella coſa, che ui entra, detta Peritriton.

Simigliantemente nelle naui dallo ſpacio, che è tra un ſchelmo all'altro, che per eſſer di
miſura di due cubiti, ſi chiama, dipichaichi, & coſi nelle altre opere da i membri lo
ro ſi troua la ragione delle ſimmetrie, & de i compartimenti.
La ſimmetria è la bellezza dell'ordine, come è la Eurithmia la bellezza della diſpoſi­
tione.
Non è a baſtanza ordinare le miſure una dopo l'altra, ma neceſſario è, che quelle miſu­
re habbiano conuenienza tra ſe, cioè ſiano in qualche proportione; & però doue ſarà propor
tione, iui non puo eſſere coſa ſuperflua.
& ſi come il maeſtro della natural proportione, è lo inſtin
to della natura, coſi il maeſtro dell'Artificiale è l'habito dell'Arte: d'onde ne naſce, che la pro­
portione è propria della forma, & non della materia: & doue non ſono parti, non può eſſere pro­
portione: perche eſſa naſce dalle parti compoſte, & dalla relatione di eſſe, & in ogni rela­
tione è neceßario almeno, che ſiano due termini, come s'è detto: ne ſi può lodare a ba­
ſtanza lo effetto della proportione, nella quale è poſta la gloria dello Architetto, la bellez­
za dell'opera, la merauiglia dello artificio.
come ſi uederà chiaramente quando noi ragio­
naremo delle proportioni, & apriremo i ſecreti di queſt'Arte, dimoſtrando qual riſpetto è
nella proportione, quali termini, qual uſo, & quanti effetti, & di che forza ella faccia parere
le coſe: però mi riporto al ſuo luogo.
Vitruuio fin tanto dà lo eſſempio di quello, che egli ha det­
to {Secondo la rata portione,} dicendo. {Come ſi uede nel corpo humano.} Hauendo
Hercole miſurato il corſo, & lo ſpacio di Piſa, & trouatolo di piedi ſeicento de i ſuoi, & eſſen­
doſi poi nelle altre parti della Grecia fatti quegli ſpacij da correre di piedi ſeicento, ma piu breui.

il buon Pithagora comparando quelli corſi l'uno con l'altro, ritrouò il piede di Hercole eſſere
ſtato maggiore de i piedi, con i quali i Greci haueuano miſurato gli altri ſpacij.
& ſapendo qua­
le doueua eſſer la proportione del piede alla giuſta grandezza dell'huomo, compreſe la ſtatura di
Hercole eſſere ſtata tanto maggiore della ſtatura de gli altri huomini, quanto il corſo miſurato da
Hercole eccedeua gli altri corſi della Grecia.
Quando adunque le miſure ſeranno accommoda­
te alle maniere, non ha dubbio, che dalla grandezza d'una parte non ſi conoſca la miſura del­
l'altra, & conſeguentemente la grandezza del tutto. {Et prima ne i ſacri tempij.} Queſto
ho dichiarito di ſopra, che dalla groſſezza delle colonne, che ci daua il modulo, ſi pigliauano gli
ſpacij tra le colonne, & le altezze di quelle. {Ouero dal Triglipho.} queſto è un membrello,
che ha tre canellature come canali, donde prende il nome, & ſi mette ſopra l'Architraue nelle
opere Doriche, dal quale ſi miſura l'opera Dorica, ſi come al terzo capo del quarto libro ci ſa­
rà dichiarito. {Poi nel foro della Baliſta.} Nella Baliſta, che è inſtrumento da trarre, egli
ſi fa i fori dalle teſte, ne i quali entra il capo della corda.
i fori ſi cauano dal peſo della pietra: &
da i fori ſi caua la miſura di quello, che Vitr. chiama ſcutula.
nel decimo al cap. XVII. & qui
Peritriton.
come dalla palla ſi piglia la miſura del pezzo dell'artigliaria, {ſimigliantemente
nelle naui, da gli ſchelmi, cioè dallo ſpacio, che è tra il ligamento d'un remo & l'altro, ſi piglia
quella miſura, che regola tutto il corpo della galera,} coſi trouo che ſi oſſerua nel fabricar le
galere, & per queſto io ho eſpoſto Vitruuio in queſto modo.
ma ſeguitiamo.
Decoro è aſpetto ſenza menda dell'opera prouato per le coſe compoſte con autorità.
Io eſponerò decoro per le coſe che ſegueno, ma in uero Vitr. lo abbraccia ſotto nome di orna­
mento, quando egli dice, {aſpetto ſenza menda,} benche nella ſeconda parte ſi tegna al
decoro, quando dice, {prouato per le coſe compoſte con autorità.} & lo eſſempio di Vitru.

Text layer

  • Dictionary
  • Places

Text normalization

  • Original

Search


  • Exact
  • All forms
  • Fulltext index
  • Morphological index