Vitruvius Pollio
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I dieci libri dell?architettura
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1567
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archimedes
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chap
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subchap1
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subchap2
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p
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s.000633
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pagenum
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28
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preſente, nelle dette diffinitioni, & prima nella diffinitione dell'ordine. </
s
>
<
s
id
="
s.000634
">Certo è che l'ordine in
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lb
/>
ſe, & ſecondo la natura ſua nel generale, è quando una coſa di ſua ragione pone un'eſſer dopo
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lb
/>
l'altro: & però ne ſegue, che doue è ordine ſia prima, & poi, & queſti ſono termini communi,
<
lb
/>
& che abbracciano molto. </
s
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s
id
="
s.000635
">Ma lo Architetto gli riſtrigne a ſe, benche con piu larghezza, che
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lb
/>
ogni altro Artefice: percioche la ſcientia & cognitione dello Architetto è piu ampia che quella
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lb
/>
d'un altro. </
s
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s
id
="
s.000636
">Dice adunque che l'ordine è quando in una opera di ſua ragione l'eſſer d'una quantità
<
lb
/>
è poſto prima, & l'altro poi: & in queſto modo la diffinitione dell'ordine è fatta propria per
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lb
/>
l'applicatione de i termini communi & uniuerſali, ne i quali ſi può dire, che poſta ſia la racco
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lb
/>
munanza delle ſcienze. </
s
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s
id
="
s.000637
">Perche adunque ſi ſtia ne i noſtri primi fondamenti, io dico che l'ordi
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lb
/>
ne è tra quelle coſe, che ſi riferiſcono ad altre, & che poſte ſono in comparatione, & riſpetto. </
s
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s
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="
s.000638
">
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lb
/>
Dico di piu che la comparatione è di quelle, che ſono nella diſaguaglianza. </
s
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s
id
="
s.000639
">chiaro è che nell'or
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lb
/>
dine ſia riſpetto, perche nell'ordine s'intende, che alcuna coſa preceda, & altra ſucceda. </
s
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s
id
="
s.000640
">euui
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lb
/>
anche diſaguaglianza perche ſe tutte le coſe fuſſero eguali, già non ſarebbeno tutte, come dice
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lb
/>
ſanto Agoſtino, perche non ui ſarebbono quelli che haueſſero a precedere; & però l'ordine è
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lb
/>
diſpenſatione delle coſe pari, & diſpari, eguali, & diſeguali. </
s
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s
id
="
s.000641
">L'ordine dello Architetto è d'in
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lb
/>
torno la quantità, & nella quantità ſi troua l'ordine, che riguarda al tutto, & l'ordine, che
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lb
/>
riguarda alle parti, non che l'un ordine in effetto ſi ritruoui ſenza l'altro: ma in modo, che lo
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lb
/>
intelletto puo fare la diſtintione, & intendere ciaſcuno ſeparatamente: & però dice Vitruuio
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lb
/>
quanto all'ordine, che è tra le parti, che l'ordine è moderata attitudine de i membri dell'ope
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lb
/>
ra partitamente, & queſta attitudine, che egli chiama commodità, conſiſte nel regolare, &
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lb
/>
temprare una parte cerca la ſua grandezza in modo, che ſia miſura delle altre, & con
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lb
/>
quelle conuegna, & riſponda; & in queſta regolatione la parte, che come miſura ſi piglia,
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lb
/>
deue precedere alle altre. </
s
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s
id
="
s.000642
">nell'ordine adunque applicato all'Architettura, ſi truoua il prima,
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lb
/>
& il poi. </
s
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s
id
="
s.000643
">& queſte ſono differenze oppoſte, & diſeguali, & però ſi deono ridurre ſotto un
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lb
/>
termine commune; & queſta è la regola. </
s
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<
s
id
="
s.000644
">ma piu chiaramente per lo eſſempio; & queſto
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lb
/>
quando io hauerò dichiarito l'ordine delle parti comparate al tutto. </
s
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s
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="
s.000645
">Dice inquanto a queſto
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lb
/>
ordine. </
s
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s.000646
">Vitr.
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Et un riſpetto di tutta la Proportione al compartimento.
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}
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Proportione è
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/>
comparatione di coſe tra ſe, che ſono d'una iſteſſa natura. </
s
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s
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="
s.000647
">Queſta ſi fa nell'Architettura,
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lb
/>
pigliando una certa, & determinata quantità, la quale ſia regolatrice di tutte le altre gran
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lb
/>
dezze, & miſure delle parti, & membri dell'opere. </
s
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s
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="
s.000648
">Lo eſſempio è queſto. </
s
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s
id
="
s.000649
">Vitr. nel terzo
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lb
/>
libro al ſecondo Capo uolendo render conto della bella maniera de i tempij, nella quale è lo
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lb
/>
ſpatio conueniente, & bello tra una colonna, & l'altra, dice che egli biſogna, che lo ſpatio
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lb
/>
& il uano o lume ſia della groſſezza di due colonne, & un quarto piu. </
s
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<
s
id
="
s.000650
">& con queſto dice.
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lb
/>
</
s
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<
s
id
="
s.000651
">ſe la facciata del luogo, doue ſi ha da fabricare ſarà di quattro colonne, biſognerà compartirla
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lb
/>
in undici parti & meza, laſciando le ſpire: & di quelle undici, una deue eſſer il modulo; che coſi
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lb
/>
egli chiama quella miſura, che regola tutte le grandezze dell'opere. </
s
>
<
s
id
="
s.000652
">Dona alle groſſezze delle co
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lb
/>
lonne un modulo, a i uani due moduli, & un quarto, al uano di mezo tre moduli. </
s
>
<
s
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="
s.000653
">& in queſto modo
<
lb
/>
ordina tutta la facciata; come chiaramente ſi uede che quattro moduli ſi danno a quattro colon
<
lb
/>
ne, tre allo ſpatio di mezo, che ſono ſette, quattro et mezo a gli ſpatij, & uani da i lati, che ſono
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lb
/>
undici & mezo. </
s
>
<
s
id
="
s.000654
">Et la ragione iſteſſa è lodata ſe la fronte ſarà di ſei colonne, perche quella ſarà
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lb
/>
partita in parti diciotto, una di quelle ſarà il modulo, la groſſezza delle colonne ſarà d'un modulo,
<
lb
/>
eſſendo adunque ſei colonne, anderanno ſeimoduli nelle loro groſſezze, nel uano di mezo tre mo
<
lb
/>
duli, che con i predetti ſei fanno noue. </
s
>
<
s
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="
s.000655
">ma ne i uani dall'una & l'altra parte, che ſono in tut
<
lb
/>
to quattro, andandoui due moduli, & un quarto per uano, u' anderanno altri noue moduli, i qua
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lb
/>
li raccolti con i noue di prima faranno la ſomma di diciotto. </
s
>
<
s
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="
s.000656
">& coſi ua nella facciata di
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lb
/>
otto colonne che in uentiquattro parti, & meza partita, fa il modulo d'una di quelle, col
<
lb
/>
quale ſi miſiura come di ſopra. </
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>
<
s
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="
s.000657
">Nelle machine anchora, & nelle altre opere ſi uede oſſeruato
<
lb
/>
quanto s'è detto. </
s
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<
s
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="
s.000658
">Ordine adunque è comparatione di diſaguaglianza, che comincia in una pri-
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archimedes
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