Vitruvius Pollio
,
I dieci libri dell?architettura
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1567
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archimedes
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chap
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subchap1
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subchap2
>
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p
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main
">
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s.000847
">
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pb
pagenum
="
39
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045/01/047.jpg
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emph
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italics
"/>
luogo ſi uede per certi ſegni, & inditij le qualità del terreno, oſſeruanſi alcune regole, & ſi dan
<
lb
/>
no alcuni ammaeſtramenti. </
s
>
<
s
id
="
s.000848
">D'indi alla dichiaratione delle altre coſe ſi ragiona delle pietre ſecon
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lb
/>
do la quantità, è figura loro, affine che ci ſeruiamo ſecondo l'uſo. </
s
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<
s
id
="
s.000849
">il ſimigliante ſi dirà della calce,
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lb
/>
con quelle oſſeruationi, che ſeruiranno al biſogno. </
s
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<
s
id
="
s.000850
">& paſſando piu oltre ſi dirà il modo di ponere
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lb
/>
inſieme le pietre con la calce. </
s
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<
s
id
="
s.000851
">& con belli auuertimenti preſi dalla natura delle coſe, ſi farà con
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lb
/>
ſideratione delle fondamenta, & poi delle parti della fabrica, che ſono ſopra il fondamento. </
s
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s
id
="
s.000852
">le
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lb
/>
quali ſono i panimenti, i pareti, i muri, & i tetti con tutte le maniere di murature abbracciate
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lb
/>
da Vitr. nel ſecondo libro. </
s
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s
id
="
s.000853
">& coſi l'oſſa, i ſoſtegni, l'apriture, i legamenti, i corſi, i riempimen
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lb
/>
ti chiaramente ſi daranno ad intendere & queſta è particolare, & diſtinta ragione della Archi
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lb
/>
tettura, ma ancora non iſpedita. </
s
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s
id
="
s.000854
">imperoche fin hora non ſi ha hauuto alcuna conſideratione del
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lb
/>
fine, che è quello che pone forza, & neceſſità a i mezi, & conſtituiſce ogni arte, (come dice Ga
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lb
/>
leno) operando adunque lo Architetto affine, che gli huomini ſotto l'unione, alla quale per natu
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lb
/>
ra ſono inclinati, commodi & ſicuri uiuino, & ſiano l'un l'altro di giouamento: neceſſerio è con
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lb
/>
ſiderare la diuerſità de gli huomini, accioche ſi proueda al biſogno. </
s
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s
id
="
s.000855
">Vedendo adunque noi un gran
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lb
/>
numero d'huomini ad un fine inſieme raunati, potemo conſider are tutto quel numero in ſe ſteßo,
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lb
/>
potemo anche diſcorrere tra quella moltitudine, & trouarui per entro qualche differenza delle
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lb
/>
perſone. </
s
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s
id
="
s.000856
">Se noi conſideramo tutta la raunanza inſieme neceßario diremo, che ſe le faccia
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lb
/>
una città con tutte quelle parti, che per tutta quella raunanza utili, & ſicure ſaranno. </
s
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s
id
="
s.000857
">
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lb
/>
Et però prima ſi hauerà riſpetto all' ampiezza, & giro, nel quale ſi hauerà a rinchiudere
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lb
/>
quella moltitudine, & però ſi tratterà della ſua capacità, & grandezza, & poi delle mura, nel
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lb
/>
le quali ſi farà conſider atione della difeſa, onde egli ſi ordinerà la fabrica delle torri, & di quel
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lb
/>
le parti, che. </
s
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s
id
="
s.000858
">ſi chiamano baloardi, caualieri piateforme, porte, riuellini, & ſaracineſ
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lb
/>
che, poi ſi compartirà il piano rinchiuſo dalle mura per commodo d'ognuno, percioche tutto
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lb
/>
non deue eßer fabricato nè tutto uoto. </
s
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s
id
="
s.000859
">però ſi tratterà delle piazze & uie publiche, delle
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lb
/>
ſtrade, & androne, & calli, hauendo ſempre riſpetto, che non ſiano battute da i uenti. </
s
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s
id
="
s.000860
">
<
lb
/>
come ſi dirà poi. </
s
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<
s
id
="
s.000861
">Oltra di queſto, perche ne i luoghi delle città ſogliono paſſare fiumi, ouero
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lb
/>
altre acque condotte, per lequali ſi conduceno le merci, & le uettouaglie, però è neceſſaria
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lb
/>
la fabrica de i ponti, & de i porti per la commodità d'ognuno. </
s
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s
id
="
s.000862
">Ma uolgendoci noi alle diſtin
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lb
/>
tioni delle perſone troueremo altri eſſer piu degni, altri meno, & tra i degni, ouero uno ca
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lb
/>
po ſolo, ouero molti. </
s
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<
s
id
="
s.000863
">& quel capo o per elettione di molti, & permiſſione di leggi, o per uio
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lb
/>
lenza, & for za. </
s
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s
id
="
s.000864
">nel primo caſo ci apparirà il Principe, nel ſecondo il Tiranno. </
s
>
<
s
id
="
s.000865
">dal fine di
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lb
/>
ciaſcuno prenderà lo Architetto la diſpoſitione delle fabriche, & delle habitationi facendo
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lb
/>
al Principe il pallazzo, & al Tiranno la rocca. </
s
>
<
s
id
="
s.000866
">Tra i molti degni ritrouerà, che alcuni ſono
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lb
/>
dedicati alla religione, altri fuori dell' oſſeruanze della religione. </
s
>
<
s
id
="
s.000867
">di queſti altri ſaranno at
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lb
/>
ti ad uſcir fuori per la republica, altri per regger quella di dentro la citta. </
s
>
<
s
id
="
s.000868
">di quelli, che ſono
<
lb
/>
atti ad uſcire, altri al mare, altri alla terra ſi daranno, & chi prenderà il mare hauerà bi
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lb
/>
ſogno di nauali, cioè Arzane di naui, di munitione & porti; & però l'Architetto deue an
<
lb
/>
che hauere conſideratione di quelle fabriche, che conuengono al mare. </
s
>
<
s
id
="
s.000869
">Ma chi prenderà la
<
lb
/>
terra come capitano, & condottore di eſſerciti hauerà biſogno di alloggiamenti, ſteccati, for
<
lb
/>
ti, d'artigliarie, machine, & inſtrumenti diuerſi per difeſa, & offeſa. </
s
>
<
s
id
="
s.000870
">alle quai tutte coſe l'Ar
<
lb
/>
chitetto deue dare ordine. </
s
>
<
s
id
="
s.000871
">Ma perche quelli, che ſtanno dentro al gouerno, ouero ſono preſi
<
lb
/>
denti alle controuerſie ciuili, & criminali, ouero ſono conſultori delle coſe di ſtato: però è
<
lb
/>
neceſſario per li giudici il foro, & per li ſenatori il ſenato & la curia, & coſi le perſone
<
lb
/>
degne, che non ſono dedicate al culto diuino della religione haueranno conuenienti habita
<
lb
/>
tioni. </
s
>
<
s
id
="
s.000872
">Ma a gli oſſeruatori della religione ſi faranno i monaſteri, i chioſtri, gli hoſpitali,
<
lb
/>
per gli huomini, & per le donne, come ricerca l'uſo, & il decoro d'ogni perſona, et ſpecial
<
lb
/>
mente ſi metterà ogni induſtria nella fabrica delle chieſe, & de i ſacri tempij. </
s
>
<
s
id
="
s.000873
">Ma perche
<
lb
/>
ſono alcune opere, che nè in tutto publiche, nè in tutto prinate ſi deono chiamare: però di
<
emph.end
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italics
"/>
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s
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p
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subchap2
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subchap1
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chap
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body
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text
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archimedes
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