Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

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2117PRIMO. che é un terzo, & qui ſarà la proportione ſeſquiterza nominata, che é quando una coſa contiene tutta un’altra, & di piu la terza parte,
come
ſi dirà poi ragionando delle proportioni al ſuo luogo.
L’angulo della figura eſſangulare, e minor la metà dell’ angulo della triangulare,
perche
occupa otto parti della circunferenza, che è di miſura beſſale, cioè d’otto parti, &
però tra queſti anguli è la proportione detta dop-
pia
, come tra Pangulo del quadrato, &
l’angulo della eſſangulare figura, e proportione ſeſquialterà, cioè, che nel continente è una uolta,
&
mezza, il contenuto, come otto, cioè il beſſale, e nel dodici cioè nell’ A ſſe una fiata, & uno triente, che è la metà d’otto, & queſto è
quanto
appartiene alla A ſtrologia.
Quello ueramente, che è della muſica, è ch’il Muſico ſimilmente conſidera la conſonanza, & quella non
nelle
figure, ma nelle uoei.
Conſonanza è proportione di uoci diſtanti, & difforenti nel graue, & nell’acuto, che unitamente, & con dol-
cezza
girando peruengono all’ orecchie.
Delle conſonanze alcune ſono ſemplici, altre compoſte; i nomi delle ſemplici ſono diapaſon, diateſſa-
ron
, &
con diapende diapaſon. Laragione di queſti nomi al luogo ſuo ſar à manifeſta; hora dirò delle ſemplici conſonanze. I muſici non han-
no
uoluto uſare i nomi de gli Arithmetici conuenienti alle proportioni, &
queſto per le ragioni che ſi diranno nel quinto libro; ma in luogo di
1110 doppia uſano queſto nome, diapaſon, &
per ſeſquialtera, diapente, & per ſeſquitertia, diateſſaron; biſogna adunque ſe le uoci eſſer deono
conſonanti
, cioè uenire all’udito in modo diletteuole unite, &
meſcolate, biſogna dico, che egli ci ſia tra la graue, & l’ acuta proportionata
diſtanza
, il ſimigliante è neceſſario, che ſia nel conſentimento delle stelle, &
de i pianeti, acciò che unitamente qua giù mandino con effica-
cia
, &
forzagl’ infiulsſi loro. Leregole adunque dell’ Arithmetica ſono quelle, che fanno la Muſica conl’ A ſtrologia congiunta, perche la pro-
portione
, è commune, &
uniuerſale in tutte le coſe atte à eſſer numerate, miſurate, & peſate. Ma le regole della Geometria, che fanno alla
proſpettiua
, &
alle apparenze ſono da gli A ſtrologi pigliate in quanto che gli A strologi rendeno ragione de gli aſpetti, delle distantìe, delle
uedute
, &
delle apparenze de i corpi celeſti, come ſi uede ne i uolumi loro, & però l’ A strologia tien commertio (per modo di dire,) & con
la
Muſica, &
con la Geometria, in quanto dalla Geometria è ſeruita la Proſpettiua, imperoche la Proſpettiua prende il ſuo ſuggetto da due
ſcienze
, cioè dalla Geometria la linea, dalla Naturale il uedere, &
ne fa una ſola coſa, che io direi raggio, stando adunque le predette co-
ſe
, &
la raccommunanza delle ſcienze Vitr. ci preſcriue il modo del ſapere concludendo.
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Perche non deue, ne puo l’ Architetto eſſere come Ariſtarcho perito nella Grammatica.
Ma di rado ſimili huomini ſi trouano, come fu Ariſtarcho Samio, Philolao, & Archita Tarentini. Apollonio Pergeo,
Erathoſtene
Cyreneo.
Archimede, & Scopinas Siracufani, iquali, molti ſtrumenti, raggi, & ſtili da ombre per uia
di
numeri, &
canſe naturali à poſteri degnamente laſciarono.

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