Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

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Perche da quei principi, che ſi chiamano elementi, tutti i corpi compoſti ſono, cioè di calore, di humore, di terreno, et
22[Handwritten note 2] d’aere;
& dalla meſcolanza di queſti con naturale temperamento in ſomma formate ſono le ſpecie di tutti gli anima
li
, che ſi trouano al mondo.
In quei corpi adunque nei quali abonda tra quei principij il caldo, ſi uede, che il cado gli
uccide
, &
gli diſcioglie, & tai difetti ſuol fare l’aere caldo, che uiene da certe parti del Cielo, quando egli entra nelle
aperte
uene piu di quello, che può portare il corpo, per le meſcolanze dalla ſua naturale complesſione.
Parimente
ſe
l’humore hauerà occupato le uene de i corpi, &
quelle hauerà fatte diſeguali, tutti gli altri elementi, come dal li-
quore
corrotti, &
guaſti ſi liquefaranno, & le uirtù della compoſitione ſi diſtaranno. Anchora da i freddi de gli hu-
1110 mori, de i uenti, &
dell’aure s’infondeno le malatie nei corpi, ſimilmente la naturale compoſitione dell’aere, & del ter
reno
creſcendo, ò minuendo fa debili, &
impotenti gli altri principij, gli terreſtri per la pienezza del cibo, gli aerei,
per
la grauezza del Cielo.
Ma ſe alcuno uorrà queſte coſe con piu diligentia ſenſibilmente uedere, auuertiſca, & at-
tenda
alle nature de peſci, de gli uccelli, &
de terreſtri animali, & à queſto modo potra conſiderare le differenze del-
le
complesſioni de i corpi.
Imperoche altra meſcolanza hanno gli uccelli, altra i peſci, & molto anco piu, è, diuerſa
la
natura de terreſtri animali.
Gli uccelli hanno manco della terra, & manco dell’humore, ſono di teperato calore, ab
bondano
d’aere da che naſce, che eſſendo di elementi piu lieui compoſti ageuolmente ſi leuano contra l’impeto del-
l’aere
, Ma le aquatili nature de peſci, perche ſono dal calor tẽperate, &
di terreno, & poco d’humore rit-
tengono
, quanto meno hanno tra quei principij loro dell’humore, tanto piu facilmente nell’humore ſi conſeruano,
&
però à terra condotti ad uno ſteſto tempo, & la uita, & l’acqua mandano fuori; à queſto modo medeſimo i terre-
2220 ſtri animali, perche tra i principij loro ſon dall’aere, &
dal calore temperati, & meno rittengono del terreno, & piu del
l
humore, abondando in esſi le parti humide, non poſſono ſtando nell’acqua lungamente conſeruer la uita loro, ſe
adunque
coſi pare, che ſia come propoſto hauemo, &
ſe colſenſo uedemo i corpi de gli animali eſſer di tai principij
compoſti
, &
dimoſtrato hauemo per lo mancamento, ò per lo ſuperchio di tai coſe il tutto ceſſare, ò patire, non du-
bitiamo
, che neceſlario non ſia con ogni diligentia sforzarſi diligentia sforzarſi di elegger le parti del Cielo temperatis ſime, quando nel
far
le mura delle Città ſi richiede la ſanità.
Et però iO giudico fermamente deuerſi à queſto propoſito riuocare la ra-
gione
de gli antichi, imperoche dopo i ſacrifici delle pecore, che paſceuano in quei luoghi, doue ſi faceuano le caſtel-
la
, &
doue ſi accampauano per ſtarui, con diligenza ne i fegati di quelle riguardauano, & ſe le prime erano liuide, ò
macchiate
di nuouo ne ſacrificauano dell’altre, dubitando ſe per infirmità, ò per li paſcoli offeſe fuſſero;
ma poi hauen
do
fatto l’eſperienza in molte di eſſe, &
prouata l’intera, & ſoda natura de i fegati per l’acque, & per li paſcoli, in quei
3330 luoghi s’accompauano;
ma ſe trouauano diffetto in esſi per ſegno certo argomẽtauano il medeſimo ne i corpi huma
ni
trapportãdo, che eſſer peſtilente doueſſe in quei luoghi la copia dell’acqua, &
del cibo, & coſi per altre parti ſi mo
ueuano
, &
mutauano paeſe, cercando in ogni luogo la ſanità. Ma che per li paſcoli, & cibi ſi manifeſtino i terreni eſ-
ſer
di natura ſalubre, argomento chiaro, &
grande ci danno i campi di Candia, che ſono d’intorno al fiume Potero,
tra
Retimo, &
Gortina, perche dall’una, & l’altra parte di quel fiume paſcendo ſi uanno le pecore; ma quelle, che ſo-
no
dalla parte di Retimo, hanno la milza apparẽte, &
quelle, che ſono appreſſo Gortina non l’hanno. Perche diman
dandone
i medici la cagione, ritrouarno procedere queſto da un’herba, che pigliata dalle pecore ſcema la milza, &
pe
cogliendola ne dauano à chi patiua di milza, &
per quella ragione i Cretenſi Aſplenion la dimandauano; che da
queſto
ſegno ſi può hauere dal cibo, &
dalle acque naturalmente i luoghi eſſer peſtilenti, ò ſalubri. Anchora ſe nelle
paludi
ſarà fabricata la Città, ſe le paludi uicine al mare riguarderanno al Settentrione, ò uerò tra il Settentrione, &

4440 il Leuante:
pur che ſiano piu alte, che il lito del mare con ragione parerà eſſer fabricata, perciò che tratte le foſſe l’ac-
queal
lito ſe ne corrono, &
dal mare per le fortune ribattute nelle paludi, per uarij mouimenti ſaranno commoſſe, la
doue
per le amare meſcolanze ne i luoghi paluſtri non naſceranno animali uelenoſi, &
quelli, che da piu alti luoghi
uerſo
i liti ſe n’andranno per la uſata ſalſugine ſi morranno;
lo eſſempio di queſte coſe ſi piglia dalle paludi Galli-
ce
, che ſono intorno Altino.
Rauenna, & Aquilegia, & altre terre alle paludi uicine, che in quei luoghi ſono, le qua-
li
per queſte ragioni hanno una incredibil ſalubrità di aere;
ma quelle parti, che hanno le paludi baſſe, & non hanno
uſcite
, per fiumane, per foſſe, come ſon le paludi Pontine, ſtando ferme, &
non hauendo corſo ſi putrefanno,
&
fuori mandano in quei luoghi humori graui, & peſtilenti. Nella Puglia l’antica Salapia, che da Diomede nel ritor-
no
da Troia fu fabricata, ò uerò (come altri dice) de Elfia Rhodiotto, in tai luoghi era poſta, onde gli habitanti infer-
mandoſi
ognianno andarono finalmente à M.
Hoſtilio: & da lui per publico nome chiedendo impetrarono, che egli
5550 luogo idoneo gli trouaſſe, &
eleggeſſe à fabricar la Città, non ritardò. M. Hoſtilio, ma preſto con gran dottrina in-
ueſtigãdo
le Regioni appreſſo il mare in luogo ſano, comprò una poſſesſione, &
chieſe dal Sen, & Pop. Rom. che le-
cito
foſſe trapportare la Città, &
coſi fece le mura, diuiſe il piano, & fatte le parti uendette à ciaſcuno habitãte la ſua
per
due libre, &
mezzo d’argento, & poi aperſe il lago nel mare, & feceil porto di eſſo lago con i doni conccsſi, la o-
ue
i Salapini per quattro miglia lontani dalla loro antica Cittàhabitano in luogo ſano.

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