Vitruvius, I Dieci Libri dell' Architettvra di M. Vitrvvio, 1556

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263244LIBRO il peſo andaua allo inſu, ma come queſto ſi poteſſe fare, io dico che nel mezzo del ruotolo era un’altra cordicella auuolta al contrario delle due,
allaquale era attaccato un peſo, ilquale peſando piu dello ſpecchio quando ſi rilaſciaua il capo della cordicella, il peſo che era prima ſalito ca-
laua à baſſo, perche la ſua cordicella ſi ſuolgeua, &
lo ſpecchio ſaliua, perche la ſua cordicella s’inuolgeua. La cordicella adunque del che te-
neua il peſo, era condotta naſcoſamente per un canale di legno ad un’angulo della bottega, &
il peſo era in una tromba aſſaggiato di modo che
calando giu premeua lo aere nella tromba, &
l’aere oppreſſo uſciua con impeto, & faceua ſonare la tromba.
Hauendo adunque Cteſibio auuertito, che dal tirare, & dallo ſcacciare dello aere naſceuano gli ſpiriti, & le uoci, uſando
queſti auuertimenti come principij fu il primo, che ordinaſſe le machine Hidrauliche, &
le eſpresſioni delle acque
da ſe mouentiſi, &
le machine tratte dalla ragione del dritto, & del circolar mouimento, & molte altre ſorte di gen-
tilezze, tra lequali egli eſplicò gli apparecchi de gli horologi d’acqua.
Faceua Cteſibio molte belle coſe moſſo da que principij, che gli moſtrò for ſe il caſo, perche uedendo, che lo aere ſcacciato, & depreſſo con ſuono, &
1110 rumore uſciua dalle trombe in luogo aperto, egli con l’acque rinchiuſe, &
che non poteuano reſpirare, faceua le machine, et le coſe, che da ſe ſi
moueuano che automata ſi chiamano, &
gli horologi d’acqua, & rappreſentaua le uoci de gli uccelli, inalzaua l’acque, ſprimeua diuerſi liquo-
ri da una bocca ſola di uaſo, &
in proportione mandaua fuorii liquori, & faceua ancho de gli Organi.
Primieramente Cteſibio fece uno cauo d’oro, ò d’una gemma forata, perche quelle coſe ne ſi conſumano per la percoſ
ſa dell’acqua, ne riceuono bruttezze, che le otturino.
Et per quel cauo influendo l’acqua egualmente ſollieua un ſec
chiello riuerſcio.
Phello, ò Timpano nominato, nelqual è poſta una regola, & un Timpano, che ſi uolta cõ dẽti egua
li, queſti dentelli ſpignendo l’uno l’altro fanno fare certi piccioli mouimenti, &
riuolgimenti, ſimilmente ci ſono
ancho altre regole, &
altri Timpani dentati allo iſteſſo modo, che da un mouimẽto forzati uoltandoſi fanno effetti,
&
diuerſità di mouimenti, ne i quali ſi mouono le figurine, ſi uoltano le mete, ſi tirano pietruccie, ouero oua. ſuona-
no le trombe, &
ſi fanno altre coſe per bellezza oltra il propoſito. In queſte machine ancho ouero in una colonna,
2220 ouero in un pilaſtro ſi deſcriuono le hore, lequali una figurina uſcendo dal baſſo de una uerga dimoſtra per tutto il
giorno, &
l’aggiunta, ò la leuata de i cunei ogni di, & ogni meſe forza à far le breuità, e longhezze delle hore, Ma il rin
chiuder dell’acque, accioche ſi tẽprino queſti ſtrumenti ſi fa in queſto modo.
Si fanno due mete una ſoda, & una có-
caua fatte al torno di modo, che una poſſa entrar nell’altra, &
con la iſteſſa regola lo allargarſi, & lo ſtrignerſi di quel
le mete faccia il corſo dell’acqua, che uiene in que uaſi ò gagliardo, ò debile.
Coſi con queſte ragioni, & machinatio.
ni ſi compongono gli horologi all’uſo del uerno. Ma ſe per l’aggiunta, per lo leuare de i cunei, non ſaranno approua
te le breuità, ò gli accreſcimentr de i giorni, perche ſpeſſo i cunei ſono diffettoſi, egli biſognerà sbrigarſi in queſto mo
do.
Egli ſi deſcriuerà attrauerſo d’una colonnella le hore preſe dallo analemma, è fondamento loro, & ſi conficche-
ranno nella colonella le linee de i meſi, facendoſi quella colonnella in modo, che ella ſi poſſa girare, acccioche uol-
gendoſi la colonna continuamente alla figurina &
alla nerga, dellaqual uerga la figurina uſcendo dimoſtra l’hore,
3330 faccia le breuità, &
gli accreſcimenti dellhore ſecondo ciaſcun meſe. Fannoſi ancho gli horologi del uerno, che det-
ti ſono Anaporici, d’un’altra ſorte.
Et ſi fanno con queſte ragioni. Si diſpongono le hore di uerge di rame dal cen-
tro nella fronte diſpoſte dalla deſcrittione della analemma, in quella deſcrittione ſono circondati i circoli, che termi-
nano gli ſpacij de i meſi.
Drieto queſte uirgule, ſia poſto un Timpano, nelquale ſia deſcritto, & dipinto il cielo, et il
circolo de i ſegni, &
la deſcrittione di quel circolo ſia figurata da i dodici ſegni celeſti, dal cui centro è formato lo ſpa-
tio di ciaſcun ſegno, uno maggiore, l’altro minore, Ma dalla parte di dietro à mezzo il Timpano è incluſo e ſerrato
un perno, che ſi gira, &
in quell’aſſe è una catena molle di rame in uolta, dallaqual pende da una parte un ſecchiel-
lo, Phellos, ò Timpano, che ſi dica, ilquale è alzato dall’acqua, dall’altra di egual peſo del ſecchiello e una ſaccoma di
ſaorna.
Coſi quanto il ſecchiello ſerà ſolleuato dall’acqua, tanto abbaſlandoſi il contrapeſo uolgerà il perno,
&
il perno uolterà il Timpano, il cui giro fa alcuna uolta, che maggior parte del circolo de i ſegni, alcuna uolta mi
4440 nor nelle riuolutioni ſue ſian à ſuoi tempi diſſegnate le propietà delle hore, perche in ogni ſegno ſono i caui per-
fetti del numero de i giorni di ciaſcun meſe, la cui bolla, che ne gli horologi pare che tenga la imagine del Sole, di-
moſtra gli ſpacij delle hore, quella bolla trapportata di foro in foro fa il corſo ſuo del meſe compiuto.
Adunque ſi
come il Sole andando per lo ſpacio de i ſegni allarga &
riſtrigne i giorni, & l’hore. coſi la bolla ne gli horologi per li
punti contra il giro del centro del Timpano ogni giorno quando è trapportata in alcuni tempi in piu larghi in al-
cuni in piu ſtretti ſpacij con i termini de i meſi fa le imagini delle hore, &
de i giorni. Ma per la adminiſtratione del
l’acqua, in che modo ella ſi tempri alla ragione, coſi biſogna fare.
Drieto alla fronte dell’horologio ſia poſto di den-
tro un caſtello, ò conſerua d’acqua, nelquale per una canna uadi l’acqua, queſti nel fondo habbia un cauo, &
à quello
ſia affitto un Timpano di rame, che habbia un foro, per lo quale uentri l’acqua, che uiene dal caſtello, &
in quello ſia
un timpano minore fatto con i cardini al torno con maſchio, è femina tra ſe conſtretti di modo, che il timpano mino
5550 re come un manico girandoſi nel maggiore uada aſſettato, &
dolcemente. Ma il labro del Timpano maggiore ſia ſe-
gnato con 365 punti egualment te diſtanti uno dall’altro, ma il minor cerchiello nell’ultima ſua circonferenza habbia
fitto una lenguella, la cui cima ſi drizzi uerſo la parte de i punti, &
in quel cerchiello ſia temprato un ſoro da quel-
la parte doue l’acqua in fluiſce nel Timpano, &
conſerua l’adminiſtratione. quando adunque nel labro del Timpa-
no maggiore ſeran le forme de i ſegni celeſti, ſia quello immobile, &
nella ſommità habbia formato il ſegno del Can
cro.
al perpẽdicolo delquale, da baſſo ſia il Capricorno, dalla deſtra di chi guarda la Bilãcia, dalla ſiniſtra il ſegno del
Montone, &
coſi gli altri ſegni tra gli ſpacij loro ſiano diſſegnati al modo, che ſi uedono in cielo: Adunque quando
il Sole ferà nel cerchiello del Capricorno, la lenguella nella parte del maggior Timpano toccando ogni di ciaſcuno
punto del Capricorno hauendo il gran peſo dell’acqua corrente à piombo uelocemente per lo foro del cerchiello lo
ſcaccierà al uaſo, allhora quello riceuendo quell’acqua (perche preſto ſi empie) abbreuia, &
contragge gli ſpatij mi-
6660 nori de i giorni &
delle hore. Ma quando col quottidiano girare la lenguella nel Timpano maggiore entra nello Ac
quario il foro uiene à perpendicolo, &
per lo corſo gagliardo dell’acqua è forzata piu tardamente mandarla fuori, co
ſi con quanto men ueloce corſo il uaſo riceue l’acqua egli dilata gli ſpacij delle hore.
ma ſalendo per li punti d’Ac-
quario, &
di Peſci come per gradi il foro del cerchiello toccando l’ottaua parte del Montone preſta l’hore equinot-
tiali all’acqua temprata, che ſale.
Ma dal Montone per gli ſpacij del Toro, & de Gemelli ſalendo à gli altri punti dcl
Cancro andando per lo foro ò Timpano della ottaua parte, &
da quello tornando in altezza, ſi debilita di forze & co
ſi piu tardamente uſcendo l’acqua allonga gli ſpacij con la dimora, Et fa le hore ſolſtitiali nel ſegno del Cancro.
Vuole Vitr. che gli Equinottij, & i Solſtitij, ſi facciano in otto gradi de i lor ſegni, & comincia l’anno quando il Sol entra in Capricorno.
Ma quando egli inclina dal Cancro, & ua per Leone, & Vergine, ritornando à i punti della ottaua parte della Bilancia,
&
di grado in grado abbreuiando gli ſpacij, egli acorza le hore, & coſi peruen endo à i punti della Bilancia, di no-
7770 uo rende l’hore equinottiali.
Ma per gli ſpacij dello Scorpione, & del Sagittario piu procliuamente deprimendo
ſi il foro ritornando col girarſi alla ottaua parte del Capricorno con la celerità dell’acqua, che ſale e reſtituito alle
breuità delle hore brumali.
Quanto piu commodamente ho potuto, io ho con diligenza ſcritto, che ragioni ſiano
nelle deſcrittioni de gli horologi, &
de gli apparati loro, accioche ageuolmente ſi posſino uſare. Reſta che 10 diſcorra
ſopra le machine, e principij loro, &
però io cominciero à ſcriuere di queſte coſe nel ſeguente uolume, accioche
ſia perfetto, &
finito il corpo emendato dell’ Architettura.

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