Vitruvius, M. L. Vitrvuio Pollione De architectura : traducto di Latino in Vulgare dal vero exemplare con le figure a li soi loci con mirado ordine insignito co la sua tabula alphabetica per la quale potrai facilmente trouare la moltitudine de li vocabuli a li soi loci con summa diligentia expositi & enucleati mai piu da niuno altro fin al presente facto ad immensa vtilitate di ciascuno studioso
# de quadrãguli, o vero de trigoni, anchora ſigni
# fica la inſcriptione dellibro. # 48.
Diaſtilo: queſto vocabulo ſi po dire per cõpoſitio-
# ne da la greca prepoſitione {δι}ιὰ, che ſignifica per
# in latino, & ςΗλος, cioe columna, & pero ſi dice
# Diaſtilos che ſignifica per li colõnati, o vero per
# fectamente colonnato. # 25.
Διαθεοτν: cioe affecto, & e vno de li accidenti del
# verbo: quale li latini lo domandano genus. # 4.
Diapente: queſto e vocabulo greco, il quale ſignifi-
# ca in latino quindeci. # 3.
Diateſſaron: queſto e vocabulo greco, il quale ſigni
# fica in latino quattordece. # 3.
Diatonon: cioe di perfecta tonantia. # 48.
Δι{αυ}λον: queſta e vna menſura che conſta de. Mcc.
# pedi. # 54.
Diazeugmatí: cioe le diſiunctiõe, o vero come vul-
# garmente ſi dice li relaſſi. # 51.
Dicalcha: o vero Tricalcha, queſte erano monete
# minute che valeuano doi, o vero tre dinari ſtipẽ-
# diarii deli predicti, & erano di argento, & chi di
# eramo, & chi di horicalco. # 23.
Δι{δω}ρον, Didoron conſta in longitudine vno pe-
# de, cioe quattro palmi continuati inſieme, e lar-
# go uno mezo pede, che ſono doi palmi. Vede
# Plinio. # 14.
Dimeron: che uol dire dodece. # 23.
Dinocrate: queſto fu uno architecto al tẽpo di Aleſ
# ſandro magno. # 12.
Diogneto: queſto fu nobiliſſimo architecto di rho
# di. # 109.
Dioptre: queſto e uno inſtrumento da liuellare, & e
# uocabulo greco il quale ſi dice da {δι}οια che ſigni
# ſica doi o vero dopiamente, & οπΤ{ον} che ſigniſi-
# ca uedere, inde οπΤικος, cioe viſiuo quaſi che ſia
# uno inſtrumento che habia doi forami da uede-
# re. Ma dioptra ſi po dire a {δι}ιο & οπΤρο che ſigniſi
# ca cooperíre, cioe da laere coperta. Et anchora ſi
# po dire da οπς che ſignifica cauerna, o uero ſucco.
# Per che queſta generatione di uaſe ſi e come vna
# cauerna, la quale contiene ſucco in ſi, o vero li-
# quore di aqua. Ma anchora Dioptre ſono dicte
# quelli enei inſtrumenti regulari, che in li loro ca-
# pi hanno li picoli foramini per li quali ſi guarda
# dentro, quali vſano li aſtronomi con la regula
# enea centricata in li aſtrolabii. # 80.
Διπλα{οι}ωγα: cioe duplicatione. # 23.
Dirachio: queſto e vna Cita la q̈le adeſſo ſi díce Ra-
# goſa, la quale e ſopra il lito dil mare Ionío, e con
# fina con la Macedonica regione. # 78.
Diris: queſto ſecondo Strabone e vno monte in Li
# bia, il quale li greci domãdano Atlante, & li Bar
# bari Dirim. # 77.
Diſciplína: queſta e differente da la ſcientia, per che
# la diſciplina ſi e quelia che con li precepti ſe im-
# para da li magiſtri domente che deſideramo da
# aquiſtare quella. Et e dicta a diſcendo, per che tut
# ti quelli che imparano, o vero di diſcipline ſi eru
# diſſeno dimonſtrano hauere il ſenſo imperſecto,
# ſi come in tutte le arte liberale, o vero mechani-
# ce. Ma la ſcientia e quella che da la verita cõpren-
# ſa ſi ha certa, & immutabile ratione. # 3.
Diſco: queſto ſi era uno inſtrumento col quale li an
# tiqui ſi exercitauano a giucare, il quale era facto
# in forma di uno uaſe tondo poco concauo, ma
# di concauitate plana, che non e altro come una
# piadena, o uero piatello da portare la carne. An-
# chora diſco ſi era una ſpécie di horologio facto
# in quella forma come e dicto diſopra. # 73.92.
Diſpoſitione: cioe una apta collocatione de le coſe.
Diſpluuiati: queſto uocabulo ſi díce a dis, & pluuia,
# cioe díſſipando & ſpartendo la pluuia quaſi di-
# cat deponendo la pluuia diuiſa, cioe che la pioua
# giuſo in diuerſe parte diſpartita. # 61.
Diſtenta: cioe diſtrita, o uero in diuerſe occupatiõe
# tenuta. Ma diſtẽdere anchora ſignifica dilatare, o
# uero implire, & ha molti altri ſignificati. # 44.
Diuaricati: cioe partiti & diſtracti luno da laltro &
# aperti a modo de le gambe di quello che patiſſe
# le uarice cioe che ſiano in cima ſtrecti, e nel baſ-
# ſo in terra largi. # 94.
Diuiſione de la luce diurna, li antiqui haueuano di-
# uiſa la luce diurna in. xii. parte equale di ogní tẽ-
# po di lanno, talmente che le hore de li giorni eſti
# ui erano longe, quelli de li hiberni erano breue,
# e le altre erano mediocre, e coſi erano cognomi-
# nate: Solſtitiale Brumale, & Equinoctíale. # 90.
Dino: cioe aere, o vero ſcoperto cielo, come ſi dice
# vno loco diſcoperto. # 70.</note>
<head xml:id="echoid-head38" xml:space="preserve">D ante O</head>
<note position="right" xml:space="preserve">
Dolate: cioe adequate, e ingualate con la ferrea do-
# labra, quale manera ſi dice. E ſi po dire dolabra a
# dolando, che ſignifica a dolo librare, o vero libe
# rare, p che ogni legno nõ eſſendo recto cõuiene
# ſia adaptato e liberato da q̃lle ſue inequalitate. # 21.
Dolii fictili: cioe vaſi di terra rotundi come olle, o
# vero bocali. # 50.
Dolii: queſti ſono vaſi grandi piu che li cadi dal vi-
# no, ma alcuni li pigliano per vaſi, alcnni per tinel
# li, o vero auelli di pietra. # 65.
Domus: o vero dome, ſi e differente da caſe, per che
# domus ſignifica edificare fundatamente cõ arte,
# e ordinatamente ſimmetriate come ſono le caſe
# ciuile, o vero de magne capacita de loci e de per
# ſone. # 14.
Dorici: cioe a modo de quelli populi che ſi chiama
# uano dorici, ꝑ che erano in li edificii li popoli va
# rií, ſi come Corinthii, Ionici, Dorici, & altri. # 5.36.
Doron: queſto e come vno cubato corpo largo q̃t
# tro digiti per ogni lato, quali digiti formano
# vno palmo. # 14.</note>
<head xml:id="echoid-head39" xml:space="preserve">D ante R. & V</head>
<note position="right" xml:space="preserve">
Dragma: queſta ſie vna menſura, o vero peſo, il q̃le
# e cognito a tutti. # 23.
Ductaria fune: cioe la fune quale per eſſe rodelle gi-
# rando duce, o vero trahe al alto, o vero peril </note>