Vitruvius Pollio, I dieci libri dell?architettura, 1567

Table of figures

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1linea metidiana, che tocca la circonſerenza doue è la lettera. e. Et ſegnare dalla deſtra, &
dalla
ſiniſtra, doue ſono le lettere.
g. h. & poi nella parte Settentrionale, ſi deue ponere il
centro
doue è la lettera F. & ſegnare dalla deſtra, & dalla ſiniſtra, doue ſono le lettere I. K.
& dal g. al K. & dal h. allo L. ſi deono tirare le linee per lo centro, & coſi quello ſpacio,
che
ſarà nel g. & K. ſarà lo ſpatio del uento Oſtro, & della parte meridiana: & quello ſpa
tio
, che ſarà tra'l I. & K. ſarà lo ſpatio del Settentrione.
Le altre parti, che ſono tre dalla
deſtra
, & tre dalla ſiniſtra, eſſer deono egualmente partite.
quelle dell'oriente ſaranno,
doue
ſono le lettere l. & m. & quelle del Ponente, doue ſono le lettere n. & o. dapoi dallo
m
. all'o.
& da l. al n. in croce ſi tireranno le linee: & in queſto modo partiti ſaranno gli
ſpatij
, de gli otto uenti, in tutto il giro diſegnato.
le quali coſe, quando ſaranno in que­
ſta
manicra deſcritte in ciaſcuno de gli anguli della figura d'otto faccie, ſe cominciaremo
dal
mezo : Tra lo Euro, & l'Oſtro, ſarà la lettera.
g. tra l'Oſtro, & l'Affrico la h.
trall
'Affrico, & Fauonio.
n. tra Fauonio, & Cauro. o. tra Cauro, & Settentrione K. tra
Settentrione
, & Aquilone I. tra A quilone, & Solano.
L. tra Solano, & Euro. m. Et diſpoſte
in
tal modo le predette coſe, pongaſi lo ſtile, o gnomone tra gli anguli della figura d'ot­
to
faccie, & in queſta maniera drizzate ſiano le piazze, & le otto diuiſioni de i capi delle uie.
Le figure III. & IIII. di ſopra, dimoſirano, quanto ha detto Vitruuio, benche le lettere ſiano
trappoſte
.
il reſtante è facile. Parerà forſe ad alcuno, che il trattare delle fortificationi ſia coſa
da
eſſer tenuta ſecreta, come che a principi, & a Republiche ſolamente debbia eſſer manifeſta:
Oltra
che io ho udito, che alcuni ſi dolgono che paleſandoſi il modo del fortificare, egli ſi uie­
ne
a giouare a molte genti fuori d'Italia, alle quali par loro, che ſi debbiano tenere le
mani
ſtrette nello inſegnare.
A queſti io non riſpondo, perche da ſe ſteſſi uanno a
baſſo
, come quelli, che eſſendo huomini, uogliono mancare dell'ufficio della humani­
, & poi ſono ingrati, perche hauendo imparato molte coſe belle, dalle genti di di­
uerſi
paeſi, non uogliono uſare queſta gratitudine di ricompenſarle ne i biſogni della ſalu­
te
loro: Oltra che non ſanno gli inuidioſi, che gli eſſempi delle fortezze d'Italia poſ­
ſono
ammaeſtrare ogni buono intelletto ſenza altra ſcrittura.
A quelli, che lodano la ſe­
cretezza
direi, che quello, che appartiene alla ſalute de gli huomini, non ſi deue te­
ner
ſecreto, & ſe pare a molti coſa grande la inuentione delle machine horribili, che
a
ſtrage del genere humano, ſono ſtate ritrouate, & che il truouarne di nuouo ſia meraui­
glioſo
, & la fatica, & industria di fare quelli tormenti, non ſia fuggita da molti: quanto
piu
ci douemo affaticare per la conſeruatione: & ſe le offeſe ſono coſi publiche, come potre­
mo
, o doueremo eſſer pigri a far paleſi, & manifeſte le difeſe?
Ma in ſomma io dirò a tutti i
riprenditori
delle coſe, queſte poche parole, le quali ſiano dette per una fiata; che il giudica­
re
è operatione di una eccellentiſſima uirtù, & come che difficil coſa, & pericoloſa ſia ad ognu­
no
, a coloro maſſimamente è dura, & pericoloſa, i quali o non intendeno, o uengono con pro
ponimento
di biaſimare piu preſto, che di giudicare: & guardando con gli occhi aperti al
poco
di male, ſono ciechi al molto di bene che nelle opere di altri ſi truoua.
Questa ſorte di
gente
(benche pare tra la moltitudine eſſer qualche coſa) perche il riprendere ha in ſe una mo­
ſtra
d'eccellenza, & d'auantaggio: mentedimeno la uerità col tempo ſcuopre il difetto dello ani
mo
, & le opere loro il mancamento della ſcienza, & della buona uolontà.
Alla peruerſità di
queſti
è ſottopoſto ognuno, che ſuol fare, o dare alcuna coſa in publico, quantunque l'hab­
biano
data, o fatta con buona intentione.
però io ſtimo che molti prenderanno maggiore
occaſione
di biaſimare quello, che io con ottimo penſamento ho propoſto di publicare: impe
roche
il trattamento d'un Arte ſola è ſottopoſta al peruerſo giudicio di quelli, che in quel­
l
'arte uogliono eſſer tenuti, o ſi ſtimano, ouero ſono periti, & intendenti: ma il trattare di quel
la
cognitione, che abbraccia molte, & diuerſe ſcienze, & Arti, non puo fuggire il biaſi­
mo
di molti, & diuerſi periti, & artefici inuidioſi.
de i quali ſe in alcun tempo ſe n'è trouate

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