Vitruvius, M. L. Vitrvuio Pollione De architectura : traducto di Latino in Vulgare dal vero exemplare con le figure a li soi loci con mirado ordine insignito co la sua tabula alphabetica per la quale potrai facilmente trouare la moltitudine de li vocabuli a li soi loci con summa diligentia expositi & enucleati mai piu da niuno altro fin al presente facto ad immensa vtilitate di ciascuno studioso
# li ſi domandano piele o vero tauelle quale ſo
# no curte, ftricte & baſſe piu de li quadrelli, &
# pero li dice laterculi per diminutione. Beſſali:
# cioe di onze octo, o noue. # 54
Beftia: quefto ſi e vno ſigno quale e in cielo, e ſi
# domanda Hidra, il quale come ſcriue Higi-
# nio ſi e grande & e ornato di ftelle. xxvi. # 89</note>
<head xml:id="echoid-head23" xml:space="preserve">B ante I</head>
<note position="right" xml:space="preserve">
Bibliothece: queſto vocabulo vulgarmente ſi-
# gnifica la libraria, ſi come ſono li loci doue
# ftanno li ftudẽti. Dicta da biblos, & theca, che
# vol dire repoſitione de libri. # 64
Bizantio: queſta fu vna antiꝗſſima Cíta di Thra-
# cia, la quale adeſſo ſi dice Conſtantinopoli
# per che Conſtantino la reedifico dapoi ruina
# ta per le guerre. # 107</note>
<head xml:id="echoid-head24" xml:space="preserve">B ante O</head>
<note position="right" xml:space="preserve">
Boetia: queſta ſi e regione de la Europa ſi come
# ſcriue Strabone. # 79
Boreas: o vero Aquilo: quefto ſi e vno vento, il
# quale e freddo e ſicco ſenza pluuia, e noce for
# te a le herbe & fiori che ſono tenere. # 10
Boriſthenes: quefto ſi e vno fiume, quale e í Aſia
# ſi come ſcriue Ptolemeo. # 77</note>
<head xml:id="echoid-head25" xml:space="preserve">B ante R</head>
<note position="right" xml:space="preserve">
Bruma: queſto ſi dice quando ſono li giorni piu
# curti de lo inuerno, & che ſe fa il Solftitio hi-
# bernale. Dicta quaſi brina. # 88</note>
<head xml:id="echoid-head27" xml:space="preserve">C ante A</head>
<note position="right" xml:space="preserve">
Calidarii: quefti ſono loci da lauarſi con aque ca
# lide. # 53
Calculi: queſti ſono certe piere piccole che ftan-
# no ne la terra, & ne le altre piere groſſe, che
# mai nõ ſe pono rompere ſe bene ſi coceno in
# la fornace. Dicti calculi per che quando ſe cal-
# cano fanno male a li piedi. # 71.79
Calculi: cioe piere rotunde. # 104
Camere: cioe loci facti in volta o vero teftudina
# ti, & anchora camera ſignifica proprio la vol
# ta del loco, cioe di vna caſa, o vero templo, o
# vero ſpelunca. # 77.81
Camene: queſta era vna fonte a Roma, la cui aq̃
# era molte ſalubre a li cantatori, anchora a q̃lli
# che vſauano a recitare in publico. # 77
Camillo quefto era vno vaſe coperto, nel quale
# ſi ſeruaua tutti li vtenſilii di vna ſponſa condu
# cta a marito, dicta coſi da li antiqui. # 105
Candela: quefto vocabulo bẽ che ſignifica la cã-
# dela che abruſcia, non dimeno ſignifica ꝑ in-
# uernicare cõ la politura la candida peza. # 74
Cane minuſculo: quefto ſi e vno ſigno in cielo,
# quale altramente ſi domãda Procion, per che
# va inante al cane magiore, & e ornato de tre
# ftelle in tutto. # 89
Cane magiore: quefto ſi e vno ſigno in cielo di-
# cto Auftrale, & ha in cima de la linguavna ſtel
# la, la quale ſi dice Canicula che quando il ſole
# li agionge fa grandiſſimo caldo, onde ſono
# dicti li giorni caniculari, & e ornato di dece-
# noue ftelle. # 89
Canopo: quefta ſi e vna ftella, la quale e lucidiſſi-
# ma, tanto vicina al brumale polo che nõ aſcẽ
# de di ſopra a la cognitione de li Italiani. # 90
Canonmuſicos: cioe la regula muſicale, per che
# iui ſi fanno li canali per la lui longitudine tan
# to quanto voleno eſſere le conſonantíe, qua-
# le vulgarmente ſono dicti regiſtri. # 103
Capitolio: queſto fu la maſſima arce, o vero ca-
# ftello, quale era in Roma, quale primamente
# da Saturno fu conftructo in forma di Cita, &
# vocata Saturnia. Poi eſſendo ruinata fu con-
# ftructa da Romulo in forma di arce, e nomi-
# nata Capitolio per che iui fu trouato vno ca-
# po humano. # 13
Caprioli: cioe quella compoſitione facta de li-
# gnei tranftri, o vero trabi, quale ſuſtene il col-
# mo del tecto, vulgarmente ſi dice la capriata,
# quale per hauere in mezo vna lignea colõnel-
# la, & doi altri ligni che bicornei appareno co-
# ſi che ſiano preſſo a quel nome. # 35
Capricorno: quefto ſi e vno de li dodeci ſigni
# del cielo, & e formato da ſtelle. xxiiii. La effi-
# gie di quefto ſi e ſimile al Egipane, come ſi di-
# ce, per che ha la pofteriore parte de piſce, & la
# priore de Capricorno. # 89
Capreti: quefti ſono ſigni ſiderei che ſono in for
# ma di capreti. Vede Higinio. # 89
Capſo: queſto ſignifica vna vacuitate, o vero ca
# pacitate, onde e deriuato il vocabulo capſa,
# o vero coffano, cioe vna coſa che habbia va-
# cuitate. # 104
Carcere: cioe la preſone, dícta a coercendo ꝑ che
# conftringe li malfactori. # 47
Carcheſii: quefto vocabulo Carcheſio ſignifica
# la ſumma parte del arbore de la naue, oue ſo-
# no certe cuſelle incluſe, per le quale con facili-
# tate ſe protrahe la corda a la quale e ſuſpenſa
# la vela, quantunche alcuni diuideno eſſa vela
# in tre parte, e la ſuperiore de tutte dimanda-
# no carcheſio. # 97
Cardini: quefti ſono quelli ferri, li qualí ſe metta-
# no a le porte, & a le feneftre doue ſe repoſſa ſu
# ſo le ante perſerrare & aprire, dicti vnlgarmẽ-
# te canchani. # 107.105.
Cardini ſecuriclati: quefti ſi dicono coſi ad dif-
# ferentia de li ſimplici cardini, quali non ſono
# altro che vno polo infixo, ma quefti ſono a
# la forma de vna ſecure, per che hanno vno</note>